Il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione non ha dubbi: ''Dal primo giugno inizierà una nuova era". Poi l'affondo: ''La sinistra è spaccata perchè non ha realizzato programmi promessi e qualche dirigente locale prova disagio per suo partito''.
''Noi siamo convinti di vincere, la Liguria vuole cambiare". Parola di Giovanni Toti, candidato del centrodestra, voluto da Silvio Berlusconi per lanciare la sfida a Raffaella Paita alle regionali liguri. Il consigliere politico di Fi non ha dubbi e dice all'Adnkronos: ''L'arroganza del Pd, che governa da 10 anni in modo inconcludente e dannoso e che oggi vorrebbe addirittura un terzo mandato con Paita, un Burlando in maglietta rosa, che si è distinta nella pessima gestione delle ultime due alluvioni, mentre aveva le deleghe alla Protezione civile, verrà punita dagli elettori".
"Dal primo di giugno -assicura l'eurodeputato azzurro- comincerà una nuova era in grado di far tornare i cittadini a sperare in un po' di occupazione, una sanita' migliore, meno sprechi, meno clientelismo e piu' opportunità per tutti, non solo per quelli che hanno in tasca la tessera del Pd, o le imprese che lavorano con il marchio Coop...''. L'ex Pippo Civati e il 'ribelle' Stefano Fassina mettono i bastoni tra le ruote alla Paita, invitando a votare per l'altro ex Dem Luca Pastorino: ''Sono problemi del centrosinistra, noi facciamo la nostra partita, fatta di proposte e di programmi'', sottolinea Toti.
"Il centrosinistra -avverte- si è spaccato perchè per 10 anni non ha realizzato nessun programma a livello nazionale e continua un congresso permanente che Renzi scarica sempre sul paese. Senza contare che a livello locale qualche dirigente evidentemente comincia a provare disagio per un Pd che si vernicia di nuovo ad ogni elezione, promette cose che non ha saputo realizzare 5 anni prima e si spaccia per renziano ,ma è rimasto sostanzialmente all'epoca del Pci''.