Dalla Lega Giorgetti al Mef e Piantedosi al Viminale
Mentre si cerca di trovare l'intesa sui ministri azzurri, dopo l'incontro tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, le caselle in quota Lega del ministero restano in stand-by, ma pressoché definite, almeno nello schema dei 5 dicasteri di spettanza del Carroccio, con l'ipotesi - che torna a circolare con forza - del leader Salvini che farebbe il vicepremier, assieme all'azzurro Antonio Tajani.
Dopo il passo indietro per la presidenza del Senato, Roberto Calderoli pare destinato agli Affari regionali, per portare a casa il tema delle riforme, a partire dall'autonomia regionale. Su Giancarlo Giorgetti la Lega punta per il Mef, dopo aver preso atto della richiesta di Giorgia Meloni, arrivata dopo il no dei tecnici consultati. Anche il Viminale vedrà un nome espresso dalla Lega, quello del prefetto Matteo Piantedosi. Alle Infrastrutture potrebbe accomodarsi Matteo Salvini, che culla ancora una speranza per il Viminale. All'Agricoltura, infine, potrebbe tornare Gian Marco Centinaio. Nomi del sottogoverno in quota Lega restano quelli di Federico Freni (Mef), Lucia Borgonzoni (Cultura), Vania Gava (Transizione ecologica).