In Senato 156 voti a favore, 140 contrari e 16 astenuti. Il premier: "Ora l’obiettivo è rendere ancora più solida questa maggioranza. L'Italia non ha un minuto da perdere"
"L'Italia non ha un minuto da perdere. Subito al lavoro per superare l'emergenza sanitaria e la crisi economica". Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte interviene così, su Twitter, al termine di una convulsa giornata che ha visto il governo incassare la fiducia al Senato con 156 voti a favore, 140 contrari e 16 astenuti. "Ora l’obiettivo è rendere ancora più solida questa maggioranza" scrive il premier, "priorità a piano vaccini, Recovery Plan e dl ristori". A quanto apprende l'Adnkronos, si terrà una riunione di maggioranza a Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio, hanno riferito fonti di governo, comunicherà in mattinata l'orario della riunione.
Probabilmente questa mattina Conte salirà al Colle per riferire al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le sue valutazioni dopo la due giorni di maratona parlamentare.
"Dovevano asfaltarci, non hanno maggioranza. Non sarà game over per il governo ma se continuano così è game over per il Paese" ha commentato dopo il voto Matteo Renzi, leader di Italia Viva, a Porta a Porta.
In Senato c'è stato caos sul voto di Alfonso Ciampolillo, ex-M5S del gruppo Misto. Il senatore aveva chiesto di votare ma la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, lo ha fermato: "Avevo già chiuso la votazione della seconda chiama". Casellati ha quindi chiesto di vedere la registrazione video della seduta. Dopo l'esame dei video, Casellati ha quindi riammesso al voto per la fiducia i senatori Ciampolillo e Riccardo Nencini. "E' stato effettuato un accertamento sulla chiusura della votazione. Risulta che Ciampolillo sia arrivato alle 22.14. Io ho dichiarato la chiusura alle 22.15. Siccome ha alzato la mano e non ho potuto vederlo, riammetto alla votazione Ciampolillo", ha spiegato Casellati, riammettendo anche Nencini "che era arrivato subito dopo".
La fiducia al governo Conte è stata votata anche da Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, senatori di Forza Italia. Dopo il caso di Renata Polverini, è scoppiato in particolare quello della senatrice azzurra Rossi, considerata fedelissima di Silvio Berlusconi.