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Governo, Conte a Meloni: "Non arretriamo su diritti? Lo dica a Roccella e Gasparri"

"Mi preoccupa vedere le immagini di cariche e manganelli alla Sapienza"

(Fotogramma)
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25 ottobre 2022 | 19.11
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"Ha detto che non arretrerete sui diritti, lo dica alla sua ministra alla famiglia e al senatore Gasparri, che ha depositato una legge sull'aborto giustappunto". Lo ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo alla Camera. "Per me è la prima volta da questo lato dell'emiciclo. Presidente Meloni, si invertono i ruoli".

"'Noi siamo pronti' -le rubo lo slogan che ha usato in campagna elettorale- pronti a denunciare le vostre incongruenze e inadeguatezze, ma non raggiungeremo mai i livelli di 'compostezza' raggiunti da lei in pandemia. La nostra opposizione sarà solida e puntuale, ancorata ai bisogni dei cittadini e per questo sarà implacabile e intransigente".

GOVERNO MELONI - "Questo governo è frutto della volontà popolare e ha piena legittimazione. E' vero, è giusto. Ma "è una legittimazione che questa legge elettorale vi ha consegnato", attacca Conte. "L'intera coalizione di centrodestra è stata votata da un elettore su 4 degli aventi diritto, non avete la maggioranza dei cittadini. L'ho vista molto volitiva e sicura di sé, ma le consiglierei prudenza".

PNRR - "Presidente Meloni, non menta agli italiani, dica la verità: al Parlamento europeo non avete votato il Next Generation Eu e poi in Italia il Pnrr. Se fosse stato per voi non l'avremmo avuto".

BOLLETTE - "Presidente Meloni, in un'ora di intervento lei non ha speso una sola parola per darci una indicazione concreta sulle misure che intende adottare sul caro bollette, sul caro prezzi, che è la questione più urgente che abbiamo. Nulla di nulla. Non ci ha detto nulla sugli extraprofitti, sullo scostamento di bilancio: prima o poi dovremo decidere". "Il segnale più evidente della continuità con il governo Draghi è il ministero dell'economia a Giorgetti. Questo spiega l'opposizione morbida al governo uscente, non è che alla fine l'agenda Draghi la vuole scrivere lei?", chiede polemico l'ex premier diretto al neo presidente del Consiglio.

UCRAINA - "Lei ha indicato alla Difesa chi fino al giorno prima ha fatto gli interessi dell'industria bellica", prova "di una corso al riarmo che lei farà e sta facendo in continuità col governo precedente. Ma è una corsa che il M5S ha già arginato e continuerà a farlo fermamente". "Il conflitto russo-ucraino non può essere il pretesto per nuovi investimenti nell'industria bellica", investimenti che andrebbero fatti ad esempio "nell'istruzione, ma anche nella ricerca che lei non ha nominato". "Lei non ha mai accennato all'unica via d'uscita: pace, le ricorda qualcosa?" dice Conte, rivolgendosi alla Meloni.

LA SAPIENZA - "Rispettiamo il diritto di manifestazione del pensiero. Mi rivolgo anche al ministro dell'interno: mi preoccupa vedere le immagini di cariche e manganelli alla Sapienza, mi preoccupa da cittadino e da docente universitario".

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