Saranno siglati diversi accordi, fra cui alcune nuove intese private
Ha un ruolo chiave, ormai decisivo per la difficile partita - innescata con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia - che ha portato l'Italia a recidere la dipendenza energetica da Mosca. L'Algeria, battuta non a caso già due volte da Mario Draghi nei suoi 20 mesi di governo, torna nell'agenda di Palazzo Chigi.
La premier Giorgia Meloni è atterrata nel pomeriggio all'aeroporto Houari Boumédiéne di Algeri, accolta in aeroporto dal primo ministro algerino Aimen Benabderrahmane.
La prima visita ufficiale bilaterale si inserisce in un contesto di rapporti eccellenti fra i due Paesi. Meloni ha già incontrato il presidente della Repubblica Algerina, Abdelmadjid Tebboune, a margine dei lavori della Cop27 in Egitto, immediatamente dopo il suo insediamento. Oggi è ad Algeri per un nuovo giro di incontri e appuntamenti. Dopo la visita al Monumento del Martire, per la deposizione di una corona di fiori, Meloni è ha visitato la nave della Marina militare italiana 'Carabiniere' ancorata nel porto di Algeri.
"Nel Mediterraneo viaggia la stragrande maggioranza dei nostri interessi nazionali. Questo per noi è un territorio cruciale, e particolarmente io, in rappresentanza dell'attuale governo italiano, credo che il lavoro che state facendo sia estremamente strategico perché stiamo tornando a proiettare prioritariamente l'Italia nel Mediterraneo per i suoi interessi strategici, ma se non ci fosse il vostro lavoro di pattugliamento, di lotta ai traffici illegali, di difesa e monitoraggio delle infrastrutture strategiche noi non avremmo le precondizioni per fare il lavoro che vogliamo fare", ha detto portando il suo saluto all'equipaggio della 'Carabiniere.
In serata la cena ufficiale tra i due primi ministri nel ristorante Daq Daq, dove è stato dispiegato un imponente schieramento di agenti e forze della sicurezza.
In occasione della visita in terra algerina saranno siglati diversi accordi, fra cui alcune nuove intese private. I rapporti economico-commerciali costituiscono del resto una delle dimensioni pregnanti ed essenziali del partenariato bilaterale, insieme alla cooperazione in materia di sicurezza e di contrasto al terrorismo. Un partenariato puntellato dalla vicinanza geografica, dalla comune vocazione mediterranea, dai legami storici e dal patrimonio di fiducia reciproca, costruito anche grazie alla scelta dell'Italia, e delle sue imprese, di non abbandonare l'Algeria neppure durante il ‘decennio nero’ degli Anni '90.
Le relazioni bilaterali fra Italia e Algeria sono dunque solide, antiche e strategiche e attraversano una fase particolarmente positiva. L’Italia - prima con Mario Draghi, ora con Meloni al timone del governo - è al lavoro per rafforzarle, ampliarle e consolidarle ulteriormente, come testimoniato dalle visite politiche al più alto livello che si sono susseguite negli ultimi mesi, complice la crisi energetica generata dalla guerra in Ucraina che ha visto Algeri trasformarsi nel nostro primo fornitore di gas. I numeri, d'altronde, la dicono lunga: nel 2021 il valore dell'interscambio Italia-Algeria è stato pari a 7,33 miliardi di euro, di cui 5,57 miliardi di nostre importazioni e 1,76 miliardi di export.
Il gas costituisce la quasi totalità delle nostre importazioni, mentre l'Italia esporta principalmente macchinari, prodotti petroliferi raffinati, prodotti chimici e siderurgici. Nel primo semestre 2022 l'Algeria è diventata il primo fornitore di gas naturale dell'Italia, con un ruolo chiave per raggiungere l'indipendenza energetica da Mosca, ormai ad un passo.
L'Italia è il terzo partner commerciale dell'Algeria a livello globale (primo cliente e terzo fornitore). L'Algeria è il primo partner commerciale dell'Italia nel Continente africano. Oltre allo storico rapporto energetico, i pilastri della presenza imprenditoriale italiana nel Paese sono i grandi lavori e l'industria della difesa. Le imprese italiane con presenza stabile sono circa 200.
Ad Algeri Meloni vedrà il presidente della Repubblica Tebboune e il primo ministro algerino Aimen Benabderrahmane. Il dossier migranti, assicura chi lavora alla missione del premier, resterà secondario. Sono previsti incontri con imprenditori italiani presenti in Algeria. Il premier farà anche visita ai militari di una nave della Marina Militare ancorata al porto di Algeri, oltre a rendere omaggio alla figura di Enrico Mattei con una tappa simbolica al Giardino intitolato all’imprenditore italiano nel cuore della capitale algerina, inaugurato nel novembre 2021 dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
'Personalità italiana, amico della rivoluzione algerina, difensore tenace e convinto della libertà e dei valori democratici, impegnato a favore dell'indipendenza del popolo algerino e del completamento della sua sovranità', reca l'iscrizione della stele commemorativa in lingua araba e in italiano del Giardino Mattei di Algeri. La visita del presidente del Consiglio nel Paese nordafricano rientra, del resto, nella cornice del cosiddetto ‘Piano Mattei’ per l’Africa, annunciato da Meloni durante il suo discorso di insediamento di fine ottobre alla Camera dei deputati e più volte citato nei suoi interventi pubblici, non ultima la conferenza stampa di fine anno.
L’obiettivo è quello di consolidare e rafforzare un partenariato con un Paese molto importante per l’Italia su diversi fronti, a partire dall’energia. Un dossier inteso non solo in termini di approvvigionamento e diversificazione energetica, ma anche in una prospettiva che vede l’Italia quale hub energetico – di gas ma anche di idrogeno verde- del Mediterraneo, ponte fra Africa e Europa.
La questione energetica è ovviamente una priorità, ma al centro della visita ci saranno anche altre questioni di grande interesse come l’industria, l’innovazione, le start-up e le microimprese. Sulle Pmi il governo di Algeri vorrebbe beneficiare della competenza dell’Italia, come le autorità algerine hanno dichiarato in diverse occasioni. Anche in quest'ottica vanno inquadrati i diversi accordi che saranno siglati durante la visita di Meloni, comprese le nuove intese private. Segno di un seguito concreto agli impegni presi fra i due Paesi.