"La perdita della Liguria sarà di particolare preoccupazione" per il premier
Sconfitta per Matteo Renzi alle elezioni regionali , con il Pd che ha persone una regione chiave come la Liguria, mentre i partiti populisti hanno portato a casa un buon risultato in diverse competizioni. E' la sintesi del voto di ieri secondo il 'Financial Times', che sottolinea come, "nonostante il partito di Renzi abbia conquistato cinque delle sette regioni dove si votava, le urne abbiano prodotto qualche risultato inquietante per l'ex sindaco di Firenze arrivato al governo nel febbraio del 2014 con il piano di dare una scossa all'asfittica economia italiana e rinnovare il suo sistema politico".
"La perdita della Liguria, tradizionalmente un bastione della politica di sinistra, sarà di particolare preoccupazione per Renzi", sottolinea il giornale democratico, ricordando che Raffaella Paita, candidata del Pd, era sostenuta con forza da Renzi e che alla sua sconfitta "ha contribuito la presenza di un candidato della sinistra Pd, fortemente criticato delle politiche di Renzi".
Parallelamente, continua l'analisi del 'Financial Times', la Lega antieuro ed anti-immigrati è diventata "il partito principale della destra italiana: in cinque delle sette regioni in cui si è votato, è andata meglio di Forza Italia", mentre il M5s ha dimostrato che "resta una forza potente della politica italiana". "Il trofeo principale" di Renzi è invece la sconfitta di Stefano Caldoro, di centrodestra, a opera di Vincenzo De Luca, anche se la sua vittoria "è oscurata dal fatto che potrebbe doversi dimettere, almeno temporaneamente, a causa di una condanna per abuso di ufficio".
Telegraph: primo grande colpo a carriera politica Renzi - I partiti euroscettici hanno fatto registrare un aumento di popolarità alle elezioni regionali di ieri in Italia, dando "il primo, grande colpo alla nascente carriera politica di Matteo Renzi". Il britannico 'Telegraph' legge così l'esito del voto, sottolineando come la Lega, "partito anti euro e anti-immigrati abbia ottenuto successi formidabili anche fuori il suo nucleo tradizionale al nord, consolidando ulteriormente la sua posizione come partito principale del centrodestra". Non solo, a parte la Lega, osserva il quotidiano, anche il Movimento 5 stelle ha aumentato i consensi, con "una forte performance che rispecchia quello dello spagnolo Podemos lo scorso fine settimana".
Wsj: risultato è campanello d'allarme per Renzi - "Vittoria di misura" per Matteo Renzi nelle elezioni regionali, dove il Pd del premier è "inciampato" su un "forte risultato" del Movimento 5 Stelle e della Lega Nord. Così il 'Wall Street Journal' commenta il risultato del voto di ieri, ritenuto il "primo test elettorale" per Renzi dalle elezioni europee dello scorso maggio, quando il Partito democratico ottenne il "record" del 41% dei consensi. Il Pd, sottolinea il Wsj, è andato "peggio del previsto". Si tratta di un "campanello d'allarme" per il premier, che per far avanzare la sua "ambiziosa agenda delle riforme" deve affrontare l'opposizione dei sindacati e della minoranza di sinistra del suo partito. Il "forte risultato" del M5S di Beppe Grillo e della Lega Nord di Matteo Salvini, rileva il quotidiano finanziario Usa, "che hanno capitalizzato su un diffuso sentimento anti Ue e sul crescente flusso di migranti che sbarcano sulle coste italiane, rispecchia la recente avanzata dei partiti populisti in Europa, come il movimento anti austerity spagnolo Podemos".