Oltre quattro ore di incontro tra il governo e l'azienda a Palazzo Chigi. Il premier: "Pronti a coinvolgimento pubblico"
"Durante l'ampio confronto di questa sera, alla fine i Mittal si sono resi disponibili ad avviare una interlocuzione immediatamente volta a definire un percorso condiviso sul futuro delle attività dello stabilimento ex Ilva a Taranto". E' il premier, Giuseppe Conte ad aprire così la conferenza stampa al termine dell'incontro, durato oltre quattro ore, con i vertici di ArcelorMittal sul futuro degli stabilimenti dell'ex gruppo Ilva. "L'obiettivo di questo percorso è pervenire alla elaborazione di un nuovo piano industriale che contempli nuove soluzioni produttive con tecnologie ecologiche e che assicuri il massimo impegno nel risanamento ambientale", spiega ancora Conte che ribadisce come su questo punto "sono stato molto chiaro"."Torneremo presto a Taranto con un pacchetto di rilancio. Cercheremo di realizzare un progetto di continuità aziendale con il massimo di risanamento ambientale possibile". "E' stata valutata anche la possibilità di un coinvolgimento pubblico nel nuovo progetto" sottolinea il premier, precisando di aver "assicurato in questa prospettiva la disponibilità anche di un coinvolgimento pubblico". "Il governo è disponibile a sostenere" il negoziato con ArcelorMittal sull'Ex Ilva, ha detto Conte, "anche con misure sociali in accordo con le associazioni sindacali. Dal nostro punto di vista, andrà garantito il massimo livello di occupazione".
In quest'ottica, aggiunge Conte, "siamo disposti a concedere un differimento del processo a condizione che Mittal assicuri e garantisca l'attività produttiva anche in fase negoziale". "Il 27 novembre è stata fissata l'udienza per il procedimento cautelare d'urgenza: una nostra reazione questa rispetto all'iniziativa di Mittal. Ma per consentire questa interlocuzione che possa partorire quello che sarà un piano industriale avanzatissimo sul piano tecnologico e di energie pulite, dobbiamo assicurare un rinvio dell'udienza. Chiederemo dunque ai Commissari una breve dilazione dei termini processuali: chiederemo di posporre l'udienza ad un periodo congruo successivo per consentire che si realizzi l'interlocuzione", prosegue. "Non abbiamo discusso di scudo penale, abbiamo discusso di come risolvere il problema di un polo industriale che in prospettiva ha un rilievo per l'intero sistema manufatturiero italiano. Da domani inizierete con il dilemma scudo sì, scudo no", un argomento "che vi appassiona. Se volete parlare di scudo in tutto questo, non lo facciamo.. lo fate sa soli". "Prendiamo atto di questa mutata disponibilità, di questa grande apertura" da parte dei Mittal, "fermo restando che non abbiamo incassato nessun risultato. Si avvierà una negoziazione che sarà complicata e faticosa, ci saranno tanti risvolti".
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