Il capo politico M5S: "Era un esperimento, abbiamo visto che si tratta di una strada non praticabile, il Movimento va meglio quando va da solo. Ma la sconfitta non ferma il governo"
"Voglio innanzitutto fare gli auguri alla nuova governatrice dell'Umbria, Donatella Tesei", "per me il voto è sacro e non si discute". Così il capo politico del M5S e ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'intervista a SkyTg24. Quello tentato in Umbria dalle forze di maggioranza " era un esperimento - sottolinea - Non ha funzionato questo esperimento. Tutta la teoria per cui si diceva che se ci fossimo alleati con un'altra forza politica saremmo stati un'alternativa, non ha funzionato. Abbiamo visto che si tratta di una strada non praticabile". Di Maio dice anche "che il M5S va meglio quando va da solo", sbarrando dunque la strada ad altre alleanze in vista di nuovi tagliandi elettorali.
Domani pomeriggio, in vista delle elezioni del prossimo gennaio in Calabria ed Emilia-Romagna, "ci sarà un incontro con gli eletti" M5S di entrambe le Regioni, annuncia il capo politico del M5S, spiegando che "la terza via, secondo me, il Movimento la può creare al di fuori dei due poli, non entrando nei due poli" perché, ribadisce, "va meglio quando va da solo".
La sconfitta in Umbria, però, "non ferma il governo", che "lavora per portare avanti il programma", quindi da qui a fine legislatura: "Sto lavorando per far durare il governo altri tre anni e poi per farlo valutare dagli italiani, il voto arriverà. Saranno gli italiani, a quel punto, a dire se avremo lavorato bene o male". "Al governo siamo una squadra - osserva Di Maio - si vince e si perde insieme. Questo governo è nato quest'estate, ha mantenuto la promessa sul taglio dei parlamentari e la promessa di evitare l'aumento dell'Iva, ha approvato misure che nei prossimi mesi daranno frutti e miglioreranno la vita degli italiani, ma ora - ribadisce - serve innovare e migliorare il programma, perché ci possono essere delle migliorie".
Quanto alla manovra, "questo testo deve definire dove vanno i soldi per le famiglie che fanno i figli, quale sia lo strumento per erogare le risorse. C'è la questione delle partite Iva, bisogna capire a chi va il taglio del cuneo fiscale e poi c'è tutta la questione legata ai meccanismi plastic tax. Non vorrei trasmettere un messaggio sbagliato: sono d'accordissimo con la sugar tax e la plastic tax, ma altri tipi di intervento sulle entrate vanno visti bene e avremo modo di discuterne".
Secca la replica al leader della Lega. Matteo Salvini ha detto 'mai più insieme'? "Le dico di più, Salvini è l'ultima cosa a cui penso" risponde il capo politico del M5S.
Di Maio torna poi sul voto in Umbria in un lungo post su Facebook. "In Umbria ci abbiamo provato, quello delle alleanze con altre forze politiche in occasione delle regionali era un tema che ci portavamo avanti da troppi anni. Adesso abbiamo la certezza che non rappresenta la soluzione" scrive Di Maio. Il voto in Umbria "certifica che quest’esperimento" delle alleanze sul territorio "non ha funzionato. Ci abbiamo provato perché era troppo tempo che si sosteneva che andando insieme avremmo rappresentato un’alternativa, ma è emerso un dato di fatto: che allo stesso modo, sia che stiamo con il Pd che con Lega al governo, il MoVimento perde consenso. Succede perché non abbiamo mai considerato l’ipotesi di governare con altre forze politiche, ma è anche vero che, per evitarlo, sarebbe servito il 51%".
"Questo dato però non deve abbatterci - suona la carica ai suoi il capo politico del M5S - Quando nel 2013 dicevamo 'in parlamento ci alleeremo con chi ci sta sui nostri temi', il MoVimento ha sempre rivendicato il suo ruolo di movimento post ideologico, provando ad oltranza a far capire che non esistono idee di destra o di sinistra, bensì solo idee valide o meno valide. E per me si deve continuare ad oltranza a far passare questo concetto".
"Siamo la terzia via, che va oltre la destra e la sinistra. E questa diversità - secondo Di Maio - dobbiamo rimarcarla di più: da sempre rappresenta il nostro punto di forza". Per il capo politico dei pentastellati, "adesso non possiamo che pensare con umiltà al MoVimento 5 Stelle. Abbiamo diverse occasioni per ricominciare con lo spirito giusto. Dobbiamo azzerare tutte le aspettative e ricominciare da zero. A me non interessa la percentuale, a me interessa che quando presentiamo una lista alle comunali o alle regionali, permettiamo a cittadini che combattono battaglie importanti per il loro territorio di entrare nelle istituzioni. Senza sacrificare ciò in cui crediamo".
Poi la manovra. "Dobbiamo dare maggiore chiarezza sulla legge di bilancio. In queste settimane, mentre giravo per i mercati, gli umbri mi hanno chiesto delucidazioni sulla manovra. Stava passando un messaggio sbagliato sul pos, sulle partite iva e su tanto altro. Non mi interessa se siamo stati accusati di andare contro la lotta all’evasione, per noi la lotta all’evasione non è criminalizzare commercianti, artigiani e professionisti con pos, carte di credito e abolizione del regime forfettario" sottolinea Di Maio.
"Più ascolto le persone più capisco che il governo deve agire con una voce univoca che non crei dubbi e perplessità tra la gente - dice il ministro - E per fare questo vanno chiarite il prima possibile tutte le misure in manovra. Così da evitare fraintendimenti o strumentalizzazioni. Forse serve anche un programma di governo più dettagliato, che ci permetta di indicare le cose da fare e che implicitamente contenga anche quelle che non vanno mai fatte".
"Penso ad esempio a Quota 100. Come ho avuto modo di ribadire nei giorni scorsi questa misura rimarrà intatta. Ma in svariate circostanze è stata messa in discussione, generando confusione anche tra la gente - osserva Di Maio - Se avessimo avuto un contratto di governo, ciò che non c’era scritto non si sarebbe potuto neanche ipotizzare e quindi alcune incomprensioni magari non si sarebbero nemmeno verificate".