Il leader di Sinistra Italiana: "Con questa destra e con questa legge elettorale serve convergenza"
"Sono felice se vinciamo le elezioni, non se qualcuno va o arriva". Così Nicola Fratoianni, leader di Sinistra Italiana, oggi ospite degli 'Incontri al caffè', sul palco de La Versiliana, commenta lo strappo di Calenda. E sottolinea: "Anche battere la destra è un programma".
Allargare l'alleanza a M5S in vista delle elezioni politiche del 25 settembre 2022? "Quello che penso l'ho detto più volte. Di fronte a una destra che parte in vantaggio, perché quando arriva il momento delle elezioni si unisce al volo e si mette d'accordo, e di fronte alle proposte della destra italiana", che oggi "è una destra sempre più estrema" e con questa legge elettorale, "occorre costruire una convergenza. Io ho lavorato per questo".
"Ho l'impressione che questo Paese che ha molti problemi voglia sentirsi dire da chi si candida cosa vuole fare per il Paese, che idee ha. E che la discussione infinita fatta di veti, quello sì quello no, non sia la prima priorità di questo paese, per nessuno", ha aggiunto.
"L'agenda Draghi ha un nome: Draghi. Mario Draghi due giorni fa ha fatto una conferenza stampa e ha detto che l'agenda Draghi non esiste. Quell'agenda, bella o brutta che possa sembrare, era il frutto di una mediazione tra la destra e chi non è di destra. Pensare che l'agenda di un governo in cui c'erano tutti e due possa essere la piattaforma per il futuro non è tanto serio", ha detto ancora Fratoianni.