"Se non esiste una coalizione, come si fa a trattare i collegi?"
"Smentisco" una candidatura sicura nel collegio di Modena. "Aggiungo poi una cosa tecnica: entro il 14 agosto bisogna presentare simboli e coalizione, poi le liste. Ma se non esiste una coalizione, come si fa a trattare i collegi?". Lo ha detto il ministro agli Affari esteri Luigi Di Maio, a capo di 'Italia per il Futuro', ospite di 'Mezz'ora in più' su Rai3.
"Credo che si sia formato, sia nato in questi mesi un fronte draghiano: se è disunito allora vincono quelli che hanno fatto cadere Draghi", ha aggiunto.
"Lasciamo le divisioni alla destra, proviamo ad eccellere con la capacità di unire", dice ancora Di Maio. Alla domanda sui rapporti con Roberto Speranza, che continua a battersi per un dialogo con il M5S, "io ho un ottimo rapporti con tutti i ministri, ma questo non è un tema di rapporti personali. Qui stiamo costruendo un fronte per ricostruire questo paese, non perdere i soldi del Pnrr, realizzare le infrastrutture necessarie, investire nei servizi pubblici: questo non può farlo chi ha fatto cadere Draghi perché ha dimostrato di non avere il coraggio di governare".
Quanto al dialogo con Enrico Letta, "non è che abbiamo iniziato a parlarci adesso - ha detto Di Maio -. Con il Pd abbiamo costruito insieme le politiche che hanno permesso di superare la pandemia e affrontare la guerra in Ucraina. Con Enrico Letta c'è un rapporto di stima reciproca" e "spero si arrivi con chiarezza" un perimetro "in cui si possa formare la volontà di votare dei cittadini. La frammentazione - per Di Maio - non piace ai cittadini, e abbiamo una legge elettorale che mette un candidato contro l'altro. I cittadini vorranno conoscere i programmi ma anche evitare la frammentazione. Oggi parlare di estremismi può sembrare retorica, ma c'è una parte che pensa di poter fare a meno dell'Europa: questo vuol dire non avere i soldi del Pnrr e rinunciare al tetto al prezzo del gas. Su questo bisogna essere onesti. L'unità ci consente di portare stabilità".