L'ex ambasciatrice accende la puntata sul conflitto tra Israele e Hamas
"Lei mi ha pregato di venire qui, altrimenti non sarei venuta". Elena Basile, scrittrice ed ex ambasciatrice, alla fine si alza e se ne va da Piazzapulita dopo una serata di botta e risposta con Corrado Formigli in una puntata culminata con lo scontro finale e i saluti anticipati.
"Credo in un giornalismo che non fa spettacolo ma che cerca risposte...", dice Basile rivolgendosi al conduttore nel corso della discussione. "Lei dovrebbe domandarsi cosa si può fare per i bambini" di Gaza "che moriranno domani. Si può fare che i grandi paesi europei, invece di proibire le manifestazioni pro Palestina, potrebbero chiedere l'apertura del valico" con l'Egitto "per permettere il sostentamento dei bambini, per far uscire i malati, per far arrivare medicine. Se ci sono 200 ostaggi, dovremmo dire 'dobbiamo salvare gli ostaggi perché in cambio Israele prometterà di non bombardare le case'", afferma davanti ad un perplesso Formigli.
La trasmissione si snoda tra i duelli con gli altri ospiti. Mario Calabresi prova a esporre la propria opinione. "Dottor Calabresi, ora parlo io...", ripete Basile. Nathalie Tocci, direttore dell'Istituto Affari Internazionali, viene 'redarguita' da Basile. Formigli cerca di riportare la discussione in carreggiata, ma la situazione appare compromessa. "Io me ne vado, non mi calmo se penso ai bambini di Gaza che stanno aspettando di morire mentre stiamo qui a disquisire se Hamas sia un'organizzazione terroristica e se Israele debba rispettare le regole. Non è una questione giuridica, è una questione politica", dice Basile lamentandosi per presunte interruzioni. Alla fine, la frattura si rivela insanabile. L'ex ambasciatrice si alza: "Lei mi ha pregato di venire qui, altrimenti non sarei venuta. Grazie", dice rivolgendosi a Formigli. La replica del giornalista chiude la parentesi: "E' stato un piacere".
Nel giro di 24 ore, Basile quindi è protagonista per 2 volte sugli schermi di la7. Nella serata di mercoledì 11 ottobre, a Otto e mezzo provoca la reazione di Aldo Cazzullo, che sbotta quando l'interlocutrice si addentra in un'analisi sugli ostaggi nelle mani di Hamas: "La Casa Bianca pensa che siano pochissimi gli ostaggi americani in mano ad Hamas", dice Lilli Gruber. "Pochissimi ostaggi americani è una brutta notizia - dichiara Basile - se fossero tanti gli ostaggi credo che gli Stati Uniti potrebbero avere quel ruolo di moderazione...". Cazzullo subito interviene e sbotta: "Come fa a dire che non è una buona notizia che ci siano pochi ostaggi americani, ma si vergogni della sua erudizione!". L'ex ambasciatrice tenta di correggere il tiro spiegando che "Washington avrebbe il dovere se ci fossero ostaggi americani di avere una maggiore influenza". E rivolta a Cazzullo: "Non ha capito il problema". Basile continua ancora a parlare e Gruber interviene a chiudere la questione.