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Di Maio strizza l'occhio ai gilet gialli

(Fotogramma/Ipa) - FOTOGRAMMA
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08 gennaio 2019 | 06.30
LETTURA: 6 minuti

Di lotta, anche adesso che sono al governo. Mentre non si placa il caso trivelle, divampa la polemica politica sul Consiglio superiore di sanità (Css) e, a fatica, si tenta di fronteggiare l'ennesimo caso migranti, Luigi Di Maio strizza l'occhio ai gilet gialli e mette a disposizione del movimento di lotta francese la piattaforma Rousseau, cuore pulsante del M5S. E' successo ieri, nel giorno in cui, in una location a due passi da Castel Sant'Angelo, riunisce Alessandro Di Battista e Davide Casaleggio attorno a un tavolo assieme allo staff comunicazione del Movimento.

Si studia la strategia per affrontare l'appuntamento elettorale delle europee, già al centro del ritrovo di Di Maio e 'Dibba' nei giorni a cavallo di capodanno e ora di un'iniziativa, settimana prossima, che li vedrà in pubblico nuovamente insieme. E che potrebbe tenersi addirittura all'estero, a Strasburgo se non a Parigi, stando ai rumors che si rincorrono nelle ultime ore che non escludono un possibile incontro con i leader della protesta francese.

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Al lavoro per rivoluzionare l'Europa

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Intanto fonti M5S parlano all'Adnkronos di una possibile toccata e fuga del leader 5 Stelle domani a Bruxelles, dove Di Maio -questa è l'ipotesi che circola- potrebbe avere alcuni incontri utili a cercare convergenze e a tratteggiare la geometria del gruppo europeo di cui il Movimento si propone come capofila. Al momento sul tema vige il massimo riserbo. L'entourage del vicepremier si limita a dire che non ci sono impegni pubblici di cui dare notizia.

L'obiettivo da centrare è sempre lo stesso: lavorare a un fronte nuovo che apra una breccia tra i gruppi preesistenti a Bruxelles. Con movimenti europei innovativi, che facciano della democrazia diretta e della lotta alla povertà le loro battaglie bandiere. Uno di questi potrebbe essere Liike Nyt, il Movimento finlandese incontrato a novembre scorso a Helsinki proprio da Casaleggio, il figlio del cofondatore del M5S e presidente dell'Associazione Rousseau oggi in prima linea nella riunione capitolina.

Nel vertice di ieri era invece assente Beppe Grillo, sempre più defilato nelle vicende del M5S, ma che potrebbe far capolino in qualche evento spot per le europee. Sotto traccia, Di Maio e i suoi lavorano anche all'appuntamento elettorale in Abruzzo, il prossimo 10 febbraio, mentre sulla Sardegna -al voto il 24 dello stesso mese- l'impegno sembra essere minoritario, vuoi per i problemi dei 5 Stelle sul territorio vuoi per la consapevolezza di avere poche chance di spuntare risultati allettanti nell'elettorato sardo.

Ma il fronte su cui più si concentra l'attenzione del Movimento è quello europeo, ed è qui che si delinea l'endorsment di Di Maio ai gilet gialli. Un sostegno che fa discutere la politica -dopo gli scontri di sabato scorso- ma che trova il pieno appoggio di Di Battista, convinto che il Movimento di lotta francese vada sostenuto con convinzione. Nei manifestanti che agitano Parigi lo stesso spirito delle origini del Movimento voluto da Grillo e Casaleggio: su questo l'intesa tra i due sarebbe di piena sintonia.

Ai gilet gialli Di Maio manda a dire "non mollate" e assicura l'appoggio di M5S, per "una dura battaglia che possiamo combattere insieme". Tra le righe del blog delle stelle spunta anche l'affondo al governo Macron: "Non si sta rivelando all'altezza delle aspettative - l'accusa del leader del Movimento - e alcune politiche portate avanti sono addirittura dannose non solo per i cittadini francesi, ma anche per l'Europa".

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