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Di Maio: "No ad attacchi, chi lascia il Governo abbandona il Paese"

Il ministro: "Mettere da parte interessi di partito, l'Italia ha bisogno di sicurezza". E sul neonato 'Insieme per il futuro' chiarisce: "Non è un partito, faremo costituente dei territori"

(Fotogramma)
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25 giugno 2022 | 12.24
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"L'Italia in questo momento ha bisogno di serietà, stabilità e sicurezza, e per farlo bisogna mettere da parte gli interessi di partito. Bisogna mettere da parte gli attacchi al Governo, bisogna mettere da parte le polemiche". Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, parlando con i cronisti a Napoli. "Chi vuole lasciare il Governo - ha aggiunto Di Maio - abbandona il Paese in questo momento storico". 

"Insieme per il Futuro non è un partito. Io non ho fondato un partito, lo voglio dire chiaramente. Non ho voluto e non voglio fondare un partito personale, ma stiamo promuovendo una costituente dei territori. Nulla può nascere semplicemente all'interno delle istituzioni, deve nascere sui territori. Noi - ha aggiunto Di Maio - stiamo promuovendo un grande cammino e tutti coloro che vorranno aggiungersi saranno i benvenuti. Dobbiamo continuare a ispirarci ai nostri sindaci, i sindaci di tutta Italia sono persone che ogni mattina si rimboccano le maniche e senza fare polemiche, senza perdere tempo, cercano di risolvere problemi concreti. Questo è il motivo per cui è nata Insieme per il Futuro. Stanno arrivando tanti segnali dai territori e nei prossimi giorni - ha anticipato Di Maio - incontrerò tanti sindaci, consiglieri regionali, tanti consiglieri comunali in tutta Italia, ma anche i presidenti delle autorità territoriali, perché queste persone in questo momento storico vogliono collaborare a un progetto concreto che tenda a risolvere problemi dei territori".

"Collaboriamo con queste persone guardando e costruendo il futuro - ha aggiunto il ministro - e vogliamo essere un forum di riferimento per gli amministratori italiani, i sindaci e altri amministratori che hanno problemi di amministrazione del territorio. Ci stanno contattando e sono orgoglioso di questo, perché se dobbiamo costruire un progetto insieme ad altri e non personale, non si costruisce solo nelle istituzioni, si deve costruire sui territori insieme alle istituzioni del territorio, braccia e volto della nostra Repubblica".

Quanto alle critiche di Davide Casaleggio che ha parlato di "operazione di palazzo" da parte di Di Maio, l'ex capo politico dei 5 Stelle è netto: "Voglio andare avanti, non posso mettermi a rispondere a tutti coloro che mi attaccano o alcuni, non è questo il caso, che nutrono odio nei nostri confronti, usano parole di odio, offese personali. Non possiamo che andare avanti, se ci mettiamo a discutere tra forze politiche o tra soggetti politici non facciamo che allontanare ulteriormente i cittadini dalle istituzioni e dalla politica. Se in questo momento qualcuno pensa di poter alimentare il dibattito politico con l'odio - ha concluso - in noi non troverà un interlocutore. In noi troverà solo persone con il sorriso e con l'ottimismo che cercano di risolvere i problemi del Paese".

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