La senatrice del gruppo Misto, moglie del sindaco di Benevento Clemente Mastella: "Ritengo, in coscienza, che l’apertura della crisi sia un atto ingeneroso verso le sofferenze che la nostra gente vive"
"Voglio dire, ancora una volta, rispetto alle malelingue mediatiche, ai bugiardi di mestiere, ai ventriloqui della malafede, che non ho aperto alcuna trattativa per avere qualcosa, nessun ministero, niente di niente. Voterò la fiducia perché ritengo, in coscienza, che l’apertura della crisi sia un atto ingeneroso verso le sofferenze che la nostra gente vive". Lo afferma la senatrice del gruppo Misto, Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, sindaco di Benevento.
"Lo faccio - aggiunge - perché è giusto farlo, quasi per istinto, lo faccio, mentre, senza stile ed in modo provocatorio, le sezioni locali del Pd e di 5 Stelle hanno fatto ieri un'intesa per le prossime amministrative contro il sindaco di Benevento. Sono in tanti, quelli che, in questi anni, hanno voluto, a tutti i costi, creare una caricatura del nostro modo di essere, che, da qualche giorno, continuano, con insistenza e noia, a ritenere che io aspiri a qualcosa o abbia chiesto qualcosa".
"A loro andrebbe applicata la briglia della comare, quello strano strumento di cui parlava Gramsci, da mettere sulla bocca delle persone 'malevoli e mettimale'. Non mi asterrò, per poi trattare e chiedere, voterò e basta. La mia gente desidera così ed io, mai come oggi, me ne sento orgogliosamente interprete. Nella mia famiglia, per senso delle istituzioni, vige il principio della rinuncia e delle dimissioni, anche da ministro, nessun ministero della famiglia, sono già ministro della mia famiglia e ne vado fiera", conclude Lonardo.