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Cospito, M5S e Pd incalzano Meloni

Conte: "La premier scappa davanti alle domande". Letta: "Accuse da FdI, la premier acconsente?"

Cospito, M5S e Pd incalzano Meloni
03 febbraio 2023 | 21.22
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"Giorgia Meloni è scappata davanti alle domande dei giornalisti sul caso Delmastro-Donzelli e sulla irresponsabile diffusione di informazioni riservate su mafia e terrorismo, rinviando al futuro una sua presa di posizione". Così Giuseppe Conte, leader del M5S, su Fb si esprime sullo scontro politico in relazione alla vicenda dell'anarchico Alfredo Cospito.

"Fra i disastri a ripetizione di questa storia Giorgia Meloni è l'assente ingiustificata. Non pervenuta per l’imbarazzo. "Ho perso le parole" è una bellissima canzone di Ligabue, ma non può essere la reazione del Presidente del Consiglio di una nazione come l'Italia".

"Le diamo un suggerimento: dica ai due 'Fratelli d’Italia' Delmastro e Donzelli di dimettersi dal Ministero della Giustizia e dal Copasir. È l’unica soluzione. Va percorsa subito. Il tentativo di scaricare responsabilità politiche su parlamentari di opposizione che hanno visitato detenuti -continua il leader M5S- sta solo aggravando la loro posizione, perché conferma l’utilizzo di informazioni acquisite per ragioni di ufficio per finalità di lotta politica. Ogni giorno che passa senza le loro dimissioni è un disastro in più per il Paese".

PD - "I nostri deputati sono sotto un deliberato linciaggio da parte di deputati di FdI che risponderanno delle loro calunnie nelle sedi opportune. Calunnie che non intaccano la nostra storica posizione a favore del 41bis. Il Capo del Governo continua a tacere, e quindi acconsente?", le parole del segretario del Pd, Enrico Letta, su Twitter. "La presidente Meloni continua a non rispondere. E’ d’accordo o no con la campagna di fango orchestrata dai suoi colleghi di partito contro il Pd?", dicono le capogruppo dem Simona Malpezzi e Debora Serracchiani.

"Oggi, parlando da presidente del Consiglio, ha fatto un appello alla responsabilità, all’unità del Paese contro le minacce e le violenze: ma questo appello non va rivolto a noi che abbiamo sempre lavorato per la coesione delle forze politiche e sociali contro ogni tentativo violento contro lo Stato e la democrazia ma ai suoi colleghi di partito. Sono loro che, qualche giorno fa, in uno dei momenti più importanti in cui, con la istituzione della Commissione Antimafia, si celebrava proprio l’unità del Paese contro le mafie, hanno scagliato verso il Pd menzogne gravissime e inaccettabili usando in maniera strumentale documenti riservati come manganelli su di noi", aggiungono.

"Domani, quando dice che parlerà di Delmastro e Donzelli, parlerà da capopartito che condivide e avalla la criminalizzazione del principale partito di opposizione creando un vulnus senza precedenti nei rapporti politici o avrà il coraggio di prenderne le distanze e condannare questi atti ignobili?".

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