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Conte: "Fase 2 sarà convivenza con il virus"

Il premier firma il Dpcm che proroga fino al 13 aprile 2020 le misure per il contenimento del contagio epidemiologico da Covid-19. Cosa c'è nel nuovo decreto

(Fotogramma)
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02 aprile 2020 | 06.42
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“Non siamo nella condizione di poter allentare le misure restrittive che abbiamo disposto. Non siamo nella condizione di poter alleviare i disagi e di risparmiare i sacrifici a cui si è sottoposti”. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, annuncia in conferenza stampa di aver firmato il Dpcm che proroga fino al 13 aprile 2020 le misure per il contenimento del contagio epidemiologico da Covid-19.

“Il nostro Paese sta attraversando la fase acuta dell'emergenza - dice il premier - Abbiamo superato 13155 decessi. Questa è una ferita che ci addolora particolarmente, una ferita che mai potremo sanare”.

“Siamo sempre in stretto contatto con gli esperti del Comitato tecnico-scientifico - riferisce Conte - i quali ci rappresentano che si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure restrittive sin qui adottate. Ma, ripeto, non siamo ancora nella condizione di potere iniziare ad abbracciare una prospettiva diversa”.

"Una decisione politica deve avere una base di evidenza scientifica, ma i decisori politici devono assumersi le loro responsabilità. Non ho mai detto che seguiamo alla lettera le indicazioni del Comitato tecnico-scientifico - chiarisce - ma che alla base delle nostre decisioni mettiamo i suggerimenti degli esperti. Stiamo affrontando un nemico invisibile, sconosciuto alla politica e anche agli stessi scienziati. A guidarci ci sono i valori costituzionali come i diritti fondamentali dei cittadini, quindi il decisore deve cercare di leggere e interpretare, sulla base dei dati scientifici, i bisogni della propria comunità sapendo che la priorità è la tutela della salute, e contemporaneamente cerchiamo di ottemperare le necessità dell'economia".

Il presidente del Consiglio spiega che "lo sforzo che stiamo facendo ci consentirà di valutare una prospettiva. Nel momento in cui il consiglio degli esperti ce lo permetterà cominceremo con l'allentamento delle misure. Non posso dirvi se sarà dal 14 aprile, non sono ancora nelle condizioni di farlo. Valutando quello che succederà, inizieremo a valutare la prospettiva di una fase 2, quella della convivenza con il virus, per poi entrare nella fase 3 che è quella dell'uscita dell'emergenza con il ripristino delle attività lavorative e sociali".

"Ci rendiamo conto che vi chiediamo un ulteriore sforzo ma questo lo dobbiamo afferrare tutti: se noi smettessimo di rispettare le regole, se iniziassimo ad allentare le misure, tutti gli sforzi fin qui fatti sarebbero vani - scandisce il premier - Pagheremmo un prezzo altissimo, oltre al costo psicologico, economico e sociale saremmo costretti a ripartire di nuovo. Un doppio costo e non ce lo possiamo permettere".

Conte, dunque, invita "tutti a continuare a rispettare le misure, c'è una sparuta minoranza" che non lo fa. Per queste persone sono previste "multe onerose e severe" perché "non ci possiamo permettere che qualche irresponsabile possa comportare danno nei confronti di tutti".

"Mi dispiace - dice ancora il presidente del Consiglio - che queste nuove misure capitino in una solennità come la Pasqua, purtroppo dovremo affrontare anche questi giorni di festività con questo regime restrittivo".

Conte si sofferma anche sul capitolo bambini. "Noi non abbiamo affatto autorizzato l'ora del passeggio coi bambini - puntualizza - In fase di interpretazione abbiamo semplicemente detto che se ci sono minori e se un genitore va a fare la spesa, allora quei minori possono accompagnare il genitore. Ma questo non vuol dire andare a spasso. Non c'è alcun allentamento delle misure restrittive, tanto più che proprio adesso stiamo vedendo i primi effetti positivi. Non dobbiamo abbassare la soglia di attenzione".

Poi l’Europa. "Io sono stato molto chiaro con i miei partner europei: il Mes è uno strumento inadeguato per far fronte a questa emergenza" torna a ribadire il presidente del Consiglio. Siamo di fronte a "uno tsunami epocale" e il fondo salva Stati così com'è è uno strumento vecchio, figlio di un'altra epoca. "Il Mes è uno strumento inadeguato" ma "non con le regole attuali, snaturando diciamo quelle che ci sono, senza condizionalità, allora potrebbe essere uno strumento, tra gli altri, per mettere in piedi una strategia europea".

ECCO IL DPCM – Il Dpcm che proroga fino al 13 aprile le misure restrittive è fotocopia del precedente. Unica differenza, la sospensione degli allenamenti degli atleti "onde evitare - spiega il premier in conferenza stampa - che delle società sportive possano pretendere l'esecuzione di una prestazione sportiva anche nella forma di un allenamento. Ovviamente gli atleti non significa che non potranno più allenarsi: non lo faranno in maniera collettiva ma individuale", sottolinea Conte.

Ecco il testo del comma 2 dell'articolo 1 del nuovo Dpcm: "La lettera d) dell'art.1 decreto del presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 è sostituita dalla seguente: 'd) sono sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Sono sospese altresì le sedute di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, all'interno degli impianti sportivi di ogni tipo'".

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