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Dopo il passaggio di Renzi e Zingaretti, terzo giro di colloqui al Quirinale dopo le dimissioni del premier Conte. Mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico
Crisi di governo e consultazioni, terzo giro di colloqui al Quirinale dopo le dimissioni del premier Conte. Mandato esplorativo al presidente della Camera Roberto Fico.
21.45 - Sul mandato esplorativo ricevuto da Roberto Fico "sono molto fiducioso. Il presidente ha riferito di aver rilevato una grande convergenza tra le forze politiche della maggioranza, quelle più rilevanti". Lo ha detto Goffredo Bettini al Tg2. "Il Movimento 5 stelle ha detto nettezza Conte, non ci sono diverse possibilità. Una posizione molto simile al Pd. Voci di dissenso è naturale che ci siano ma si può andare avanti", ha aggiunto il dirigente del Pd.
21.02 - "Sosteniamo con fiducia e lealtà lo sforzo che il Presidente della Repubblica sta compiendo e le iniziative assunte per risolvere questa crisi che si conferma, così come avevamo paventato, grave ed ingiustificata" si legge in una nota del Pd. "Ribadiamo la nostra disponibilità a sostenere un governo guidato da Giuseppe Conte, con solida base politica e numerica, fondata sulla convergenza delle forze europeiste presenti in Parlamento, dando così vita ad una maggioranza più coesa e rafforzata".
20.35 - "Verificare la prospettiva di una maggioranza parlamentare a partire dai Gruppi che sostenevano il precedente governo". E' quanto ha detto Roberto Fico, dopo il colloquio con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, spiegando il perimetro del suo mandato esplorativo. "Nei prossimi giorni sarò impegnato con gli esponenti di queste forze politiche", sottolinea il presidente della Camera che sarà chiamato a riferire entro la giornata di martedì. "Ringrazio il Presidente Mattarella della fiducia che mi ha accordato" aggiunge.
"E' un momento molto delicato per il Paese, siamo chiamati ad affrontarlo con la massima responsabilità per dare le risposte che i cittadini attendono"
20.01 - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha affidato al presidente della Camera, Roberto Fico, il compito di verificare la possibilità di una maggioranza a partire dai Gruppi che sostenevano il governo precedente, chiedendogli di riferire entro la giornata di martedì.
19.32 - Il presidente della Camera Roberto Fico è arrivato al Quirinale, ad accoglierlo il picchetto d'onore nel cortile del Palazzo. La terza carica dello Stato sta incontrando il Presidente della Repubblica nel suo studio.
19.28 - Il presidente della Camera Roberta Fico ha lasciato Montecitorio diretto al Quirinale dove a breve vedrà il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
19.21 - "E’ doveroso far vita presto ad un governo con un adeguato sostegno parlamentare". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine delle consultazioni e prima dell’annuncio della convocazione al Quirinale del presidente della Camera, Roberto Fico. "Dai colloqui svolti al Quirinale in queste 32 ore con le forze politiche e parlamentari e’ emersa la prospettiva di una maggioranza politica composta a partire dai Gruppi che sostenevano il governo precedente. Questa possibilità a me manifestata nel corso delle consultazioni va peraltro doverosamente verificata in una sua concreta praticabilità. A questo scopo adotterò con immediatezza un’iniziativa", ha spiegato Mattarella.
19.14 - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato al Quirinale alle 19.30 il presidente della Camera, Roberto Fico.
18.55 - "Nessun rancore con chi non la pensa come me, ma io questa linea non la condivido. Se non condivido una cosa io mi faccio da parte e mi vivo la mia vita, di certo non faccio scissioni o mi metto a creare correnti... non è da me". Lo spiega Alessandro Di Battista, in un messaggio inviato ad alcuni parlamentari a lui vicini e visionato dall'Adnkronos.
18.46 - "Se ci trasformiamo in dorotei ne prenderò atto e tornerò a casa. Io sono in una casa politica per fare la 'guerra' per il cambiamento: se il cambiamento questa casa politica non lo vuole più fare ne prenderò atto e non escludo le dimissioni". Lo dice, interpellato telefonicamente dall'Adnkronos, Nicola Morra, senatore M5S e presidente della Commissione Antimafia.
18.42 - Al termine delle consultazioni il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è riunito con i suoi collaboratori. La riunione è ancora in corso e intorno alle 19 sono attese comunicazioni, come ha annunciato il consigliere per la Comunicazione del Capo dello Stato, Giovanni Grasso.
18.30 - Il centrodestra, unito, avrebbe fatto presente al capo dello Stato, durante le consultazioni al Colle, che in caso di mandato esplorativo, l'incarico fosse assegnato al presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, anziché al presidente della Camera, Roberto Fico. Sarebbe stato il leader della Lega Matteo Salvini, a nome della coalizione, raccontano fonti parlamentari dell'opposizione, a porre la questione.
18.12 - "Noi saremo soddisfatti da qualunque soluzione". Ettore Rosato di Iv risponde così a Rainews sulle decisioni in merito all'incarico che prenderà il presidente Sergio Mattarella. "Noi ci affidiamo a Mattarella che conosce benissimo la situazione e le posizioni delle forze politiche".
18.10 - Ora il Movimento 5 Stelle apre a Renzi e Italia Viva? Ci ripensi "altrimenti arrivederci e grazie". Così Alessandro Di Battista reagisce su Facebook alle dichiarazioni rilasciate dalla delegazione pentastellata al termine delle consultazioni al Quirinale. "Il 12 gennaio scorso - scrive Di Battista - condivisi la linea presa dai principali esponenti del Movimento 5 Stelle e scrissi queste parole: 'Non so quel che farà o meno nelle prossime ore il manipolo di anti-italiani. Mi interessa quel che farà il Movimento. Ebbene io credo che se i renziani dovessero aprire una crisi di governo reale in piena pandemia, nessun esponente del Movimento dovrebbe mai più sedersi a un tavolo, scambiare una parola, o prendere un caffè con questi meschini politicanti'. Prendo atto che oggi la linea è cambiata. Io non ho cambiato opinione".
17.50 - "Questo annunciato da Carelli è un repentino cambio di linea al quale, per essere legittimato, deve seguire un voto degli iscritti. I due governi formati dal 2018 hanno visto centrale il voto dei nostri iscritti. Anche in questo caso è necessario". Lo scrive su Facebook la senatrice M5S Barbara Lezzi, postando il tweet con cui il collega, Emilio Carelli, annuncia la linea del Movimento, ovvero no veti su Iv e avanti con Conte.
17.47 - "Per il Movimento 5 stelle l'unica persona in grado di condurre con serietà il Paese in questa fase è Giuseppe Conte. Nel corso dell'ultimo anno, in condizioni gravi e difficili, ha dimostrato senso di equilibrio, capacità decisionale e spirito di sintesi". Lo ha detto Vito Crimi al termine delle consultazioni al Quirinale. La politica deve rispondere adeguatamente risolvere i problemi" e disinnescare una crisi le cui ragioni sono "incomprensibili persino a noi" oltre che "ai cittadini".
17.24 - "La crisi, causata dai litigi, dalla vanità e dagli interessi personali di chi stava al governo, necessita di una soluzione rapida e incisiva". Lo ha sottolineato il leader della Lega, Matteo Salvini, con al fianco gli alleati, parlando al termine delle consultazioni al Colle.
17.16 - "Il centrodestra auspica che sia così offerta agli italiani la possibilità di dare vita in breve tempo ad un governo coeso con un programma comune condiviso dagli elettori e con una maggioranza forte per affrontare in tempi brevi i gravi problemi della nazione". Lo ha detto Matteo Salvini al termine delle consultazioni al Colle.
17.08 - "Tutti i componenti" della coalizione di centrodestra "si sono riservati, ove non si andasse ad elezioni, di valutare con il massimo rispetto ogni decisione che spetta costituzionalmente al Capo dello Stato all'esito delle consultazioni in corso". Lo ha detto Matteo Salvini al termine delle consultazioni al Colle.
17.02 - "Abbiamo confermata" al capo dello Stato "la richiesta di scioglimento Camere e ricorse a elezioni, così sia offerto a italiani possibilità di dare vita a governo coeso e forte". Lo ha detto Matteo Salvini, parlando ai giornalisti dopo le consultazioni con il presidente Mattarella al Quirinale. "C'è - ricorda Salvini - assoluta compattezza del centrodestra".
16.50 - La delegazione M5S, composta dal capo politico Vito Crimi e dai capigruppo di Senato e Camera, Ettore Licheri e Davide Crippa, è appena arrivata al Quirinale per le consultazioni con il Capo dello Stato.
16.39 - “Il grande lavoro portato avanti per riformare la nostra Giustizia è stato riconosciuto anche oggi, durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario. Sono tanti i punti dove si è concentrata l’azione del ministro Bonafede per migliorare le carenze e le fragilità del sistema, potenziare la lotta alle mafie, all'usura e alla corruzione e, anche in questo anno difficile, la giustizia non ha mai smesso di operare, aumentando la digitalizzazione e concentrandosi su interventi mirati e rapidi, per mettere in sicurezza per esempio le persone più fragili all’interno degli istituti penitenziari”. Lo dichiarano i deputati e le deputate del MoVimento 5 Stelle della commissione Giustizia alla Camera.
16.25 - "Per molti viene Prima la poltrona. Per noi vengono Prima gli Italiani. Basta perdere tempo. Fiducia, parola e futuro ai cittadini". Lo scrive Matteo Salvini, in un Tweet, con selfie dal Quirinale.
16.17 - "Se il centrodestra sale al Quirinale per chiedere un governo di centrodestra oppure, in alternativa, la corsa alle urne, vuol dire che nel centrodestra stanno prevalendo le spinte più irresponsabili e impolitiche. Chi invoca il governo di centrodestra è un po’ distratto perché finge di non sapere che dovremmo anche noi metterci a caccia di responsabili, cioè praticare lo sport poco dignitoso che rimproveriamo al centrosinistra". Lo dichiara Osvaldo Napoli (Fi).
15.55 - Ultimi incontri del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’ambito delle consultazioni per la soluzione della crisi di governo. Alle 16 il Capo dello Stato riceverà la delegazione del centrodestra (Lega, Fdi, Forza Italia, Cambiamo-Idea, Noi con l’Italia) alle 17 quella del Movimento 5 stelle. Quindi Mattarella avrà gli elementi per decidere come procedere e potrebbe indicare già stasera i tempi per le prossime scelte.
15.30 - Tutti i leader del centrodestra si recheranno insieme al Colle per le consultazioni. E' quanto trapela dal vertice della coalizione.
15.26 - "Il filo conduttore è che noi chiediamo da mesi un confronti sui contenuti, questo confronto non è stato mai concesso e si è aperta una crisi. Ora si riprendano i temi e si mettano al centro di questa crisi. Abbiamo bisogno di risposte su questo. Poi se viene definito il perimetro della maggioranza e se si trova una sintonia su questi temi, allora sono certo che può nascere un governo più forte". Lo dice Ettore Rosato di Iv a Tgcom24.
15.22 - "In queste ore stanno attaccando @TeresaBellanova perché non ci sono le foto di quando faceva la bracciante. Era un argomento di cui avevamo parlato alla scuola di formazione di Castrocaro. Gli attacchi personali per coprire la mancanza di idee". Lo scrive Matteo Renzi in un tweet che ha ricevuto la replica da parte della Bellanova: un cuoricino blu.
15.14 - "La democrazia è fatta anche di esempi, di pedagogia, di insegnamento, di dignità, altrimenti perde l'anima, perde il suo valore fondamentale. Se dovessi dire che la democrazia italiana in questo momento ha dignità, vi direi una cosa che non credo". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, commentando nel corso di una diretta Facebook la situazione politica nazionale.
14.59 - "Più che puntare l'attenzione su una persona bisogna focalizzarsi sull'agenda politica. Poi si penserà al migliore interprete di quell'agenda. Se non sarà Conte, si troverà un altro soggetto altrettanto attendibile. L'importante è che sia una persona affidabile, al di sopra delle parti, che faccia rispettare un'agenda politica e gli accordi con autorevolezza". Parole della senatrice M5S Bianca Laura Granato, che interpellata dall'Adnkronos sulla crisi di governo non chiude a un ritorno al tavolo con Italia Viva: "Visto che Renzi non è affidabile, se Iv ha intenzione di fare un passo indietro rispetto al suo leader e tornare in maggioranza, allora sì al dialogo. Altrimenti, trovarci nella stessa situazione a distanza di mesi non conviene. I senatori eletti col Pd e confluiti in Iv potrebbero fare quell'atto di responsabilità necessario per evitare tutto ciò", osserva la parlamentare.
14.55 - Bocche cucite fino all'arrivo al Colle per le consultazioni. Ma, a quanto apprende l'Adnkronos da autorevoli fonti, il M5S sarebbe intenzionato a non porre veti su Iv e su Matteo Renzi nel corso delle consultazioni al Quirinale dove la delegazione pentastellata, capitanata da Vito Crimi, è attesa alle 17. Nessun veto ma un punto fermo: Giuseppe Conte premier, la condizione sine qua non per tornare a sedersi al tavolo con i renziani. Altrimenti si torni al voto. Una posizione che rappresenta una inversione a U rispetto ai proclami bellicosi dei giorni scorsi ("mai più con Renzi") e che ora rischia di dividere se non spaccare il Movimento.
14.47 - Mini-proroga di un mese, dunque al 28 febbraio, del congelamento della riscossione delle cartelle fiscali, che scadeva al 31 gennaio. A quanto si apprende, il decreto è stato approvato dal Consiglio dei ministri che si è concluso da pochi minuti a Palazzo Chigi.
14.45 - “Ieri è stato detto in modo chiaro che da parte nostra non ci sono veti verso persone e partiti, attendiamo di capire se anche nei nostri confronti sia così. Mi auguro che anche i 5S non pongano veti verso di noi”. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, il senatore di Italia Viva Eugenio Comincini.
Crede ci sia qualche veto su di voi? “Spero non ci sia”. Quindi sareste disponibili a fare un governo con Giuseppe Conte? “Se ci sediamo ad un tavolo e troviamo le soluzioni ai problemi che poniamo da settimane direi di si. Io ho sempre cercato di ricucire e resto su questa posizione”. Qualcuno in queste ore le ha chiesto di lasciare il suo partito per sostenere un Conte Ter? “No, nessuno”.
14.36 - Mini-proroga di un mese, dunque al 28 febbraio, del congelamento della riscossione delle cartelle fiscali, che scadeva al 31 gennaio. A quanto apprende l'Adnkronos, il decreto è arrivato sul tavolo del Consiglio dei ministri in corso a Palazzo Chigi. A chiedere il rinvio di un mese il M5S. Ora la discussione è in corso, ma sembra prevalere l'ok per un rinvio secco via decreto.
14.12 - Al via il vertice del centrodestra. Con fuori-programma per Giorgia Meloni che si presenta dagli alleati con due stampelle. La leader di Fratelli d'Italia, è reduce da un piccolo infortunio, capitato mentre si allenava. Non perde però il buonumore: "Vedete, sono la rappresentazione plastica di come sarebbe il Conte ter", scherza arrivando alla Camera, ironizzando sul governo zoppo.
14.11 - "Gli esperimenti contro natura non funzionano: mettere insieme tante forze politiche che la pensano diversamente su quasi tutto non è la soluzione. Per questo al presidente della Repubblica chiederemo ancora una volta di ricorrere al popolo”. Lo ha detto al Tg2 il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.
14.07 - "Le parole di Renzi confermano le divisioni che ci sono nella sinistra. Non hanno i numeri per governare. Noi ci rimettiamo alla saggezza del Capo dello Stato". Lo scrive su Fb Antonio Tajani, vicepresidente di Fi, prima del vertice di centrodestra per fare il punto della situazione in vista delle consultazioni al Colle di oggi pomeriggio.
14.03 - E' iniziato a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri.
13.59 - Che sia Giuseppe Conte a tentare di riannodare i fili della coalizione di governo o che tocchi a Roberto Fico percorrere l'ipotizzata pista del mandato esplorativo, alla Camera si sono portati avanti con il lavoro e sono già state predisposte le sale che dovranno ospitare le consultazioni. Non è una novità che la Camera metta a disposizione del presidente incaricato i propri uffici. Già nel 2018 Conte aveva lavorato per diversi giorni nelle sale al primo piano, adiacenti agli uffici e allo studio del presidente dell'assemblea di Montecitorio, nel cosiddetto Corridoio dei Busti. Mentre nel maggio di tre anni fa il piano della presidenza venne reso inaccessibile per ragioni di riservatezza, oggi, nella stagione del Covid, l'esigenza di impedire il via vai di giornalisti e troupe, è raddoppiata dalle regole per la profilassi sanitaria.
Al pari di quanto è stato deciso al Quirinale, con una serie di limitazioni negli accessi al Palazzo e di riorganizzazione nell'utilizzo degli spazi, anche a Montecitorio é stato stabilito un numero chiuso di giornalisti (massimo 15) che potranno partecipare a eventuali conferenze stampa, che saranno comunque trasmesse on line sul canale internet della Camera. Anche per le immagini la Camera si è organizzata in proprio. Video e foto degli incontri verranno messe a disposizione direttamente dal servizio allestito in occasione delle consultazioni.
13.40 - “Il Paese è ostaggio di una crisi irresponsabile. Ora bisogna fare in fretta, gli italiani non vogliono più assistere a veti e ricatti. Serve un governo solido in grado di fare cose concrete con la velocità che l’emergenza impone. In alternativa bisogna seguire i naturali percorsi democratici che la pandemia non può sospendere”. Lo ha detto Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato, in una dichiarazione al Tg1.
13.33 - "Suggerisco ai miei dirigenti del Pd di non farsi ossessionare da Renzi. Non abbiamo bisogno di stabilire le nostre mosse sempre sulla base di quello che dichiara o stabilisce prima Renzi. Tutti si chiedono cosa vuole Renzi, io vorrei chiedermi cosa vuole l'Italia. Partiamo da cosa vuole il Pd: io non posso credere che nel mio partito ci sia chi spera di andare alle elezioni anticipate. Una volta che ci è chiaro cosa vogliamo noi, qual è il progetto di governo, quali sono i problemi su cui rimettere le mani, se crediamo davvero al Mes, come usare i fondi del Recovery, allora andiamo a parlare con chiunque, con grande serenità, parliamo con Italia Viva ma anche con Forza Italia". Lo ha detto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, intervenendo a 'L'aria che tira' su La7. "I 5 Stelle non accetterebbero altri governi politici guidati da altri esponenti, neanche del Pd. Sminuire il valore di Conte, che peraltro nei sondaggi è anche molto popolare, come solo un fatto tattico secondo me è un errore. Credo che alla fine si stia giocando con il fuoco. E il fuoco significa o le elezioni anticipate o un Governo tecnico per arrivare a fine legislatura", ha continuato, aggiungendo: "Credo che la prima questione sia ridare un governo ed evitare le elezioni anticipate. Penso che ancora non si sia ad uno scacco matto, per dirla con termini degli scacchi, ma il rischio è la patta, ovvero quando perdono tutti. Il vero rischio è che o si va a elezioni anticipate o si va a uno di quei famosi e odiati governi tecnici che porterà alla fine della legislatura. Se si vogliono evitare le elezioni anticipate non resta purtroppo che una soluzione tecnica, che rappresenterà la sconfitta di questa politica romana che, nonostante le dichiarazioni, continua ad andare avanti a veti, pregiudizi, recriminazioni, blocchi reciproci. La patta è la sconfitta della politica. Poi Italia Viva cosa ha vinto? Cosa ha portato a casa?".
13.08 - "Voci interessate e assolutamente prive di fondamento". Così il senatore Domenico De Siano, coordinatore regionale campano di Forza Italia, smentendo appunto le voci stampa di una presunta trattativa con le forze parlamentari di maggioranza per un eventuale sostegno ad un governo di centrosinistra.
"Chiunque conosca anche solo approssimativamente la mia storia politica, così come quella del senatore Cesaro, anch’egli tirato in ballo sulla stampa tra coloro che nel partito campano potrebbero appoggiare un Conte ter o un governo di centrosinistra - spiega De Siano - sa bene che questa ipotesi è completamente inverosimile e improponibile. Naturalmente non ci sfugge l'obiettivo di certe illazioni e non potremo non valutare di volta in volta eventuali azioni a tutela dell'immagine nostra e, soprattutto, del partito", conclude De Siano.
13.05 - "Renzi, anziché mostrarsi col capo coperto di cenere e chiedere scusa al Paese per averlo immobilizzato quando più ha bisogno di andare avanti, ha dettato le sue condizioni con arroganza più sfacciata del solito. Per noi la strada resta: sempre col presidente Conte, ma senza Renzi". Lo scrive su Twitter il senatore M5S, Elio Lannutti.
13.02 - "Come Fondazione Marisa Bellisario, rivolgiamo un appello al Presidente Mattarella perché dia a una donna l’incarico di formare un nuovo governo. Non potrebbe esserci momento più opportuno e favorevole per avere il primo premier donna". Così Lella Golfo, presidente della Fondazione Marisa Bellisario.
“Se vogliamo marcare la differenza rispetto al passato, cambiare passo e far ripartire il Paese, servono la forza, la determinazione e lo spirito di servizio di una donna e il nostro Paese può contare su figure di grande spessore, competenza ed equilibrio - chiedono dalla fondazione - . Il Presidente Mattarella ha sempre mostrato grande attenzione e sensibilità nei confronti del contributo femminile e sono certa sarebbe ben felice di aprire la strada a una simile 'rivoluzione' per il nostro Paese". "Senza contare il grande danno di immagine che questa crisi sta causando: la scelta di una donna sarebbe un segnale di discontinuità, il messaggio all’Europa e al mondo di un’Italia che ha il coraggio di cambiare, di ripartire e rinascere dalla crisi più forte di prima", conclude Golfo.
12.48 - O Conte o voto. E' la posizione del senatore M5S Emanuele Dessì, fedelissimo della vicepresidente di Palazzo Madama Paola Taverna. "La narrazione secondo cui il M5S ragionerà sulla base dell'attaccamento alle poltrone mandando giù qualunque cosa è completamente errata", dice all'Adnkronos il parlamentare grillino commentando lo stallo politico creatosi con la crisi di governo. "Siamo disposti a sederci al tavolo con Italia Viva - rimarca Dessì - solo con Conte premier. Se non c'è Conte, qualunque altra soluzione è inesistente". O Conte o elezioni, dunque: "Sì. Tutte le altre ipotesi prevedono un passaggio elettorale. Se non c'è Conte premier io non sono disposto a votare la fiducia". Sono in molti a pensarla come lei, nel gruppo dei senatori M5S? "Questa è la mia posizione, non sono in grado di parlare a nome di nessun altro", replica. A chi gli chiede un commento al discorso pronunciato ieri da Matteo Renzi dopo le consultazioni, il senatore di Frascati risponde ironico: "Mi è sembrato lungo. L'unica cosa degna di nota è l'irrituale lunghezza...".
12.44 - "Conte, Conte... ancora Conte, ora basta. Al massimo parlo dell'allenatore dell'Inter". Lo ha detto Matteo Salvini, che ha incontrato i lavoratori del settore sportivo, che protestano di fronte a Montecitorio.
12.12 - "Mentre assistiamo allo spettacolo indecoroso di Conte che lotta per la propria sopravvivenza, tra telefonate notturne e calciomercato, il piano da 209 miliardi per l’Europa viene bocciato e l’Italia sprofonda, sempre più, in una crisi economica. Basta con questo teatrino, all’Italia serve o un governo forte e autorevole oppure la strada maestra restano le elezioni’’. Lo dichiara Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia.
12.09 - "Ora ci sono le consultazioni con il Capo dello Stato e ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Io penso che dobbiamo occuparci dei problemi del paese e che dobbiamo avere in fretta un governo che affronti le emergenze, penso ai nuovi ristori per le aziende costrette alla chiusura, al piano dei vaccini, alle risorse del Recovery. Queste sono le priorità e dobbiamo costruire su queste una maggioranza a partire da quella del precedente governo cercando di allargarla e di renderla più forte. La posizione del Pd è chiara: siamo per un nuovo incarico a Conte, per ricomporre e confermare la maggioranza, l’unica esistente in Parlamento, allargata a quelle forze europeiste, popolari e liberali che pensano che sarebbe una follia in questo momento storico interrompere con una crisi l’azione del governo". Così Franco Mirabelli, vice presidente dei senatori del Pd, questa mattina a Rainews.
11.59 - "Un pronostico sul Conte ter con Renzi dentro? 1 X 2, mi giocherei una tripla, ma il risultato sarebbe lo stesso: un governicchio incapace di rilanciare il Paese e di affrontare le sfide drammatiche di abbiamo davanti...''. Maurizio Lupi, presidente di 'Noi per l'Italia', oggi salirà al Colle per le consultazioni insieme agli altri leader del centrodestra che compongono la delegazione unitaria.
L'ex ministro azzurro non fa previsioni, la crisi di governo è al buio, con esiti imprevedibili. Insomma, per Lupi tutto è possibile. Il suo auspicio, dice all'Adnkronos, non è certo un Conte ter, ma un ''governo politico forte e autorevole, altrimenti la strada è quella delle elezioni''.
Lupi non crede alla coalizione Ursula in caso di fallimento di Conte. ''L'unica Ursula che conosco è Ursula Andress, perché siamo vecchi ormai...'', scherza il presidente della componente politica 'Noi con l’Italia-Usei' del gruppo Misto della Camera.
11.56 - "Con il Paese stretto tra le emergenze sanitarie ed economiche ed un governo finito a causa di liti interne, Forza Italia ha dato la sua disponibilità per affrontare i problemi reali e immediati: la proposta del presidente Berlusconi è stata sempre rifiutata da Pd e 5stelle. Per questo l’unica alternativa rimane il voto". Così in una nota Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato, al GrRai.
11.46 - A quanto si apprende si terrà oggi un nuovo vertice del centrodestra in vista delle consultazioni che vedranno Laga-Fdi-Fi e alleati centristi salire al Colle, per l'appuntamento delle 16. L'incontro è previsto alla Camera alle 13.45, con i leader Salvini, Meloni e Tajani in presenza, mentre Berlusconi dovrebbe collegarsi via Zoom.
11.35 - "Personalmente ho trovato offensivo il discorso di Renzi! Ha utilizzato uno spazio istituzionale, la casa del Presidente della Repubblica, per fare il suo comizio, sciorinare fuffa, perfino indignarsi per lo stallo politico, dimenticandosi però che la crisi l'ha generata lui. Sta dando al mondo uno spettacolo deplorevole: da una parte un'Italia in ginocchio che implora ascolto e risposte immediate, dall'altra il teatrino indecente di chi vive per i suoi 15 minuti di celebrità". Lo scrive in un post su Facebook la deputata M5S Vittoria Baldino. "Il mio Paese non merita questo! Non è per questo che siedo in Parlamento, non per avallare le manie di protagonismo di chi vive la politica e le istituzioni come il backstage delle sue conferenze strapagate in Arabia Saudita, di colui che sta sfruttando l'emergenza sanitaria per sfoderare le sue abili doti da stratega sfasciagoverni. Mi dispiace per quei colleghi di Italia Viva - insiste Baldino - che sono scesi in politica per difendere un ideale e adesso si trovano ad essere svenduti per un posto alla Nato, ma per me il loro leader non è nella posizione di poter dettare condizioni, agenda o linea, semplicemente perché nel mondo reale non esiste!".
"Il MoVimento non scenda sul suo terreno viscido: non sediamoci al tavolo con un baro! Per noi deve essere imprescindibile la figura di Giuseppe Conte per guidare una maggioranza senza Renzi, ma con una chiara agenda politica da realizzare fino alla fine della legislatura. Liberiamoci di Renzi una volta per tutte!", conclude la parlamentare pentastellata.
11.29 - "Uno spettacolo da dimenticare quello che ieri sera Matteo Renzi ha fornito di sé. Il palcoscenico di cui si è appropriato si chiama Palazzo del Quirinale e gli spettatori a cui ha imposto la sua vuota requisitoria contro il Governo sono stati i cittadini italiani. Questo si chiama disprezzo della più alta Istituzione dello Stato e non può essere consentito. È anche vero che a simili teatrini avevamo già assistito ai tempi di Berlusconi ma non si può tollerare che il momento delle consultazioni del Capo dello Stato con le forze politiche di riduca ad un comizio. Il mio invito ai colleghi di Iv è di sottrarsi da questo giogo retorico e rancoroso e di tornare ad esprimere liberamente il proprio pensiero svincolandosi da rese dei conti personali che contrastano con l'interesse del Popolo Italiano". E' quanto dichiara, in una nota, il deputato M5S Giorgio Trizzino.
11.25 . "L'Italia, un Paese che ha avuto 66 governi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, è abituata all'incertezza politica. Ma l'instabilità provocata dalle dimissioni di Giuseppe Conte ora arriva in un momento delicato: non solo l'Italia combatte contro la pandemia del Covid e la recessione economica, ma è anche nel mezzo della stesura di un ambizioso piano per rilanciare l'economia del Paese utilizzando i 200 miliardi di euro del Recovery Fund". E' quanto scrive oggi il Financial Times avvisando che "Roma rischia di rimanere indietro rispetto agli altri Paesi, compresa la Spagna, nella preparazione del piano a causa dell'instabilità politica".
11.19 - "Se le elezioni non sono alternativa credibile, ci consegnamo a Italia Viva, data la condivisa impraticabilità del campo di destra. Il problema non è di antipatie o simpatie tra singoli, ma di distanza del Palazzo dalla realtà: Italia Viva ha un comportamento autoreferenziale, è sostenuta dal 2% dell’elettorato, non può dettare l’agenda". Lo ha detto il deputato di Leu, Stefano Fassina, ospite a "Agorà" su Raitre. "M5s-Pd e Leu convergono per un governo Conte Ter. Il presidente Mattarella deciderà le modalità per verificare la sussistenza delle condizioni politiche per allargare uno schieramento già maggioranza assoluta alla Camera e maggioranza relativa al Senato".
"In tale contesto, Italia Viva dirà se intende tornare a sostenere Giuseppe Conte Presidente di un governo rafforzato nella squadra e impegnato a correggere i limiti dell’esecutivo uscente. Se invece, legittimamente, conferma le posizioni espresse per motivare il ritiro delle sue ministre, si va al voto. Le elezioni non sono l’apocalisse", conclude Fassina.
11.11 - Salvini fa il tifo per il Conte Ter, cioè per un governicchio che riparte stentando. E’ esattamente quello che i sovranisti vogliono. Come Più Europa siamo disposti a metterci in gioco per una maggioranza Ursula che allarghi quella attuale, per un nuovo governo più forte, con un nuovo premier, e che abbia slancio”. Lo ha detto ad "Agorà" su Raitre, il segretario di Più Europa, Benedetto Della Vedova.
“Diciamo no a Conte perché un premier non può essere per tutte le stagioni: ha governato con la Lega condividendone le politiche sulle migrazioni e ha provato a governare con il Pd ma ha fallito perchè la maggioranza è saltata. Ripartire con Conte vuol dire riaffossare la maggioranza e il Paese. Noi vogliamo un governo che guardi avanti, che si occupi del Next Generation Eu e - ha concluso Della Vedova - della campagna vaccinazioni”.
10.59 - "Siamo stati molto chiari con il presidente della Repubblica: siamo per il Conte ter, non vogliamo neanche trovarci nella condizione di fare una riflessione su un governo senza Conte, perché bruciare l’ipotesi Conte significherebbe tenere aperta la crisi per un’altra ventina di giorni, a quel punto meglio andare a votare”. Lo ha detto il senatore Andrea Causin, vicepresidente del gruppo Europeisti a palazzo Madama, intervenendo a “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus. “Se non dessimo fastidio non ci avrebbero attaccato – ha aggiunto Causin - il fatto che siamo riusciti a costituire questo gruppo ha dato fastidio a molti, quindi l’ironia che viene fatta nei nostri confronti ci sta. Qualcuno si aspettava che mettessimo dentro personalità che meglio si prestavano ad attacchi, invece siamo tutte persone normali, che hanno una visione comune dell’Europa.
"Siamo andati al Quirinale, abbiamo detto quello che volevamo dire e stiamo facendo il nostro lavoro. Lo spirito del nostro gruppo parte dall’intervento del Presidente Conte e dal fatto che oggi l’Italia si salva solo grazie all’Europa. Non oso pensare cosa succederebbe se ci fosse un governo sovranisti che entrasse in rotta di collisione con l’Ue", ha concluso Causin.
10.57 - "Stando ai sondaggi, in caso di elezioni il centrodestra risulterebbe vincente, perciò andiamo anche contro i nostri interessi ma ci sta a cuore la sorte del Paese: con la tragica epidemia in atto una conclusione anticipata della Legislatura potrebbe creare ulteriori danni. C'è la necessità di una assunzione collettiva di responsabilità in un progetto di ricostruzione del Paese e di corretta gestione dei fondi europei. Per Forza Italia la prima condizione è che questa iniziativa sia condivisa da tutto il centrodestra; l’altra è che in questa fase c’è bisogno di idee politiche e non di soluzioni tecniche". Così in una intervista al 'Mattino' il senatore di Forza Italia e consigliere politico di Silvio Berlusconi Renato Schifani che, sull'ipotesi di Berlusconi Capo dello Stato, afferma: "Berlusconi è stato ed è un protagonista indiscutibile della vita politica del Paese, motivo per il quale può legittimamente aspirare al Quirinale. Però ritengo che l'elezione del presidente della Repubblica e la crisi di governo siano due questioni distinte, i due piani non vanno sovrapposti".
10.36 - "Posso sbagliarmi ma alla fine di ieri la maggioranza giallo rossa tiene. Anche grazie a una telefonata. Nessuno pone veti su Conte e nessuno pone veti su Renzi. E tutto il resto è noia e anche perdita di tempo di fronte ai problemi del Paese. A mio avviso, è fondamentale che tenga l’asse democratico e riformista composto da Leu, Pd e M5stelle, per l’oggi e per il domani, quando ci saranno le elezioni si dovrà battere questa destra trumpiana, amica di Orban, nazionalista e xenofoba. E Italia viva decida con chi stare ma attenzione perché chi distrugge la coalizione giallo rossa non potrà poi chiedere di farne parte". Lo scrive su Facebook Enrico Rossi, ex presidente della Toscana e attuale commissario del Pd in Umbria.
10.27 - "Appoggiare il Conte ter? Io sono eletto nella lista 'Berlusconi presidente' e dunque in questa legislatura voterò solo un governo Berlusconi. Se alle elezioni ci sarà da scegliere tra Salvini e Conte ci penserò". Lo ha affermato il vice capogruppo di Fi alla Camera, Gianfranco Rotondi, rispondendo a "Agorà" su Raitre a una domanda sulla possibilità di un allargamento della maggioranza.
10.20 - "Adesso i giochini sono finiti. Se qualcuno continua a giocare lo fa a proprio rischio e pericolo. Per 'rischio e pericolo' intendo le elezioni". Lo sottolinea Pierferdinando Casini secondo il quale Giuseppe Conte è sotto scacco. "Se avesse lasciato il giorno dopo le dimissioni delle due ministre di Italia Viva - dice il senatore centrista a 'Avvenire' - avrebbe guadagnato tempo e credibilità. Il peccato enorme sono stati questi 15 giorni a cercare qualcosa che non c’è (...) aggravato dal fatto che lo scopo non è stato nemmeno raggiunto. Il risultato è che se 15 giorni fa il problema era Renzi, ora il problema è Conte" che "per fare un altro governo, deve mettersi nelle mani di Renzi, nella bocca del leone".
10.13 - “Rabbrividisco a pensare che faranno l’ammucchiatona. Questo modello parlamentare ci ha abituato a tutto e il contrario di tutto. Tutti dicono viva la Costituzione quando gli fa comodo, ma abbiamo visto che il modello di elezione dei sindaci e dei presidenti Regioni dà stabilità, con il modello nazionale invece le maggioranze sono sempre instabili. Il M5S dice che gli va bene il tutti insieme appassionatamente". Lo ha affermato Federico Pizzarotti, sindaco di Parma e fondatore di Italia in Comune, intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.
"Renzi è inaffidabile, mi chiedo dove sia la sua serietà. Ma se crolla tutto voglio vedere cosa faranno i singoli parlamentari. Adesso non hanno trovato i costruttori perché tutti pensano che si troverà una soluzione e non si andrà a votare, ma basterà premere un po’ e secondo me usciranno fuori. Lo spirito di conservazione e di sopravvivenza prevarrà. Di Battista? Non so se ci è o ci fa, fa l’oltranzista, voglio vedere se gli daranno un posto se sarà meno oltranzista”, ha concluso Pizzarotti.
10.00 - "Io non sto dialogando con Renzi". Lo assicura Matteo Salvini, ospite di Agorà, su Rai3, smentendo retroscena che parlando di un suo asse con il leader di Italia Viva. "Renzi - spiega - ha fatto nascere questo governo, quello che gli italiani stanno subendo, questo teatrino disgustoso, è tutto made in sinistra". "Renzi - conclude - lo vedo in Senato, come incontro tanti altri colleghi senatori".
9.46 - "Io conosco parecchie persone che votano a destra nella mia regione e al voto ci vuole andare quasi nessuno. E non per ragioni di sopravvivenza di quello o quell’altro gruppo parlamentare ma perché le inquietudini delle persone oggi sono più legate al rischio di perdere il lavoro, di abbassare la saracinesca della propria impresa e non alzarla mai più, dei figli che non riescono ad andare a scuola e rischiano di perdere l’anno scolastico". Così il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, intervento questa mattina ad Agorà su Rai 3.
"Credo ci sia un distacco talmente alto tra le questioni di pura propaganda elettorale che diversi esponenti legittimamente dicono e mi sembra vivano su Marte – aggiunge -. Noi siamo in piena pandemia, c’è un piano vaccinale da mettere in campo, c’è un Ricovery Fund che ancora non va bene ed è una grande opportunità. Cosa facciamo?".
9.45 - "Questa maggioranza ha in Conte l’unico punto di equilibrio. Ora tutte le forze devono sedersi a un tavolo e trovare con umiltà e responsabilità un accordo. Occorre fare presto, c’è il rischio di rallentare il Decreto Ristori e che partano milioni di cartelle esattoriali” Così il senatore Pietro Grasso (LeU) in diretta su Radio Anch’io.
9.40 - "E' ragionevole pensare che oggi il presidente Mattarella ponga la questione del Conte ter e valuti se da parte di qualcuno di noi nel centrodestra ci sia la disponibilità a sostenere un altro governo Conte. Ipotesi che a me sembra non sia assolutamente in campo. Vediamo come si conclude oggi ma credo ci saranno altri giri di consultazioni. Io spero che alla fine il presidente della Repubblica decida di sciogliere le Camere". Lo ha detto la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, ospite a Radio Anch'io su Radio Raiuno.
9.39 - "Abbiamo bisogno di un governo che governi, a Mattarella diremo che se c'è un governo che governa bene, lo ribadiremo con la massima serenità, noi siamo pronti a portare avanti le nostre proposte" sulla vita reale. Così Matteo Salvini, ospite di Agorà, su Rai3, riferendosi alle "proposte di legge per l'azzeramento delle cartelle di Equitalia, per salvare quota cento", "altrimenti, c'è il voto". "Un governo a guida centrodestra, alternativo a Pd e Cinque Stelle, che mette al centro taglio tasse, salvataggio di quota cento", spiega ancora parlando delle possibilità di soluzione della crisi, dopo aver parlato di ricorso al voto, assicura che un eventuale governo di centrodestra non lo vedrebbe inseime a Pd e M5S.
9.35 - "Chiunque può essere messo in discussione se hai come obiettivo quello di non portare il Paese al voto, per ragioni, non di timori politici o di destino personale, ma per le condizioni in cui il Paese oggi si trova, con sfide così importanti" tuttavia "io ripartirei da Conte, come ha fatto Zingaretti". Lo ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, intervento questa mattina ad Agorà su Rai 3. Per quanto riguarda Conte, "io ho votato sì l’altro giorno alla direzione del mio partito, perché quel mandato era giusto – sottolinea Bonaccini -. Io con Conte ho lavorato bene, l’ho sempre detto".
Ma, precisa il governatore, "se ci sarà un Conte ter, come spero, servirà un Governo più robusto come compagine di governo, non per dare pagelle ai singoli ministri, ma per una composizione, in un momento così particolare, con un po’ più di autorevolezza". "Io mi auguro succeda questo – conclude -. Dopo di che non possiamo stare un altro mese senza sapere che interlocutori avere".
9.34 - "Ho sentito le parole dette ieri da Berlusconi e mi sembra che abbia escluso categoricamente questa ipotesi. Una maggioranza Ursula mi preoccuperebbe perché penso che l'Italia abbia bisogno di un governo di patrioti, non di sedicenti governi europeisti, che poi fanno gli interessi di Francia e Germania". Lo ha detto la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, ospite a Radio Anch'io su Radio Raiuno.
9.33 - "Renzi ha sbagliato, ha fatto un errore grave perché ha creato una crisi, con tutto quello che ne consegue, nel momento peggiore in cui poteva farlo, se mai ne avesse avuto le ragioni, e alcune ragioni c’erano". Lo ha detto il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, intervenendo questa mattina ad Agorà su Rai 3.
Ora, prosegue, "i numeri in Parlamento ci dicono che se non metti insieme un’alleanza che riparta da quello che c’è, rischi di avere il Ciampolillo di turno che ti condanna ogni giorno a una pena infinita e non riesci più a governare".
9.24 - "Leggo tutti i giorni che il centro destra è spaccato, che sarebbe stato devastato dai tentativi di acquisizione dei 'responsabili'. Mi sembra invece che non sia andata così, che Conte si sia dovuto dimettere. Quindi credo che la compattezza del centrodestra sia stata dimostrata dai fatti. Siamo già stati dal presidente della Repubblica e mi pare che la posizione sulla quale siamo tutti d'accordo, sia quella elettorale, perché quella più praticabile e più giusta. Non ho motivo di credere che le cose cambieranno". Lo ha detto la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, ospite a Radio Anch'io su Radio Raiuno.
9.10 - "La crisi è ancora aperta dai primi giorni di dicembre, sono due mesi che il governo va avanti con questa pantomima e in due mesi si poteva andare a votare. Attenzione a ritenere impraticabile la soluzione delle elezioni anticipate. In Portogallo come abbiamo visto si è votato". Lo ha detto la presidente di Fdi, Giorgia Meloni, ospite a Radio Anch'io su Radio Raiuno. "Al di là dell'ipotesi del voto, qualsiasi altra scelta darà all'Italia un governo ancora più debole di quello che abbiamo avuto. O si ricompone questa maggioranza, con una maggiore diffidenza di quella che c'è stata finora e quindi con problemi ancora più forti; oppure avremo una maggioranza ancora più eterogenea, con altri partiti che si aggiungono a quelli che ne facevano già parte e che in questi mesi non sono stati in grado di governare", ha concluso Meloni.
9.08 - "Questo è nelle disponibilità del presidente della Repubblica, io ho troppo rispetto per Mattarella, riconosco la sua saggezza. Per noi andrà bene quello che il presidente deciderà". Lo ha detto la senatrice di Iv, Teresa Bellanova, ospite a "Radio anch'io" su Radio Raiuno, rispondendo a una domanda su un eventuale incarico esplorativo al presidente della Camera, Roberto Fico, nel tentativo di risolvere la crisi di governo. "Io non parlo di nomi - ha concluso Bellanova - non pongo veti. Dico che c'è bisogno di una forte discontinuità sui contenuti e sulle persone".
8.26 - "Renzi non può più essere coinvolto. Non è affidabile, saremmo costretti a subire ancora i suoi capricci e sono certa che riaprirebbe una crisi tra qualche mese. Non siamo all'asilo, dove possiamo aspettare che il bambino faccia il bravo". Lo dice, intervistata da, La Stampa, Barbara Lezzi, senatrice M5s, ex ministro per il Sud. A proposito della telefonata tra Conte e Renzi riferisce poi: "Non darei la fiducia a un altro governo con Renzi, per di più potenziato da questa crisi. Su questo punto il Movimento deve essere determinato. La prospettiva di lavorare serenamente alla ricostruzione del nostro Paese, senza la presenza di Renzi, può dare forti motivazioni a molti dei nostri parlamentari. Farlo entrare di nuovo in squadra, invece, avrebbe l'effetto contrario. Sarebbe un deterrente per alcuni di noi".
Sulle voci dei 3 senatori del Movimento che non voterebbero la fiducia, compresa la stessa Lezzi precisa: "Non faccio nomi né numeri. Posso dire che c'è un malessere diffuso su questo tema, sia alla Camera che in Senato". E sul rischio espulsione dal movimento dichiara: "A me fa più paura vedere Renzi che si siede al tavolo delle trattative da vincitore. L'unica ambizione che ha è quella di avere la testa di Conte, comandare e decidere nomine, investimenti, occupare ministeri. Andrebbe peggio di prima. Non possiamo permettere una cosa del genere. I cittadini non lo capirebbero".
8.07 - "Sarà che sono un indomito ottimista, ma credo che i problemi programmatici e le esigenze di rilanciare l'azione di governo con un patto di legislatura non impediscano un accordo. Lo stesso Pd aveva sollevato i temi di gestire meglio il Recovery plan e di avere una campagna vaccinale efficiente. Così come l'esigenza di gestire la crisi sociale. Poi, la situazione è talmente grave che certo c'è un forte appello al senso di responsabilità di tutti". Lo dice, intervistato da, La Stampa, Andrea Marcucci, capogruppo del Pd al Senato. Considera inoltre "positiva la telefonata tra Matteo e Giuseppe".
Marcucci inoltre non esclude un reincarico a Conte: "Io esco - sottolinea - dalla giornata odierna con la convinzione che si possa lavorare su un'ipotesi di reincarico a Conte, che potrebbe avere anche un placet da Renzi". Secondo il capogruppo del Pd inoltre non è vero che il reincarico non abbia il placet di Renzi. "Ma invece - riferisce - risulta che non siano stati posti i veti e quindi la telefonata ha sbloccato qualcosa: in una telefonata c'è chi telefona, ma anche chi risponde...". "Io credo - afferma - che sia evidente a tutti l'esigenza di fare presto, non può essere una crisi gestita in mesi o settimane lunghe di trattativa. Il paese richiede tempi rapidissimi, il presidente deve concludere il suo giro di consultazioni e poi trarrà le conclusioni, ma mi sembra che la volontà sia di agire in tempi rapidi".
"L'esigenza di verificare una disponibilità di condividere un percorso ovviamente c'è, se si vuole dare spazio ad un progetto ambizioso di legislatura. Questa - aggiunge - deve emergere con chiarezza e credo che il presidente lo stia verificando. Alla fine, domani o stasera ci dirà se ci sono le condizioni per un incarico e ci auguriamo di sì. Dopo aver capito che non ci sono veti da parte di Iv a rientrare in maggioranza, vuole capire se ve ne sono nei confronti di Iv. Sicuramente non dal Pd".
7.45 - “Magari fosse incaricata una donna come premier! Il Paese cambierebbe simbolicamente e sostanzialmente, credo. Ovvio che non basta essere donne per essere migliori, anche se gli uomini l’hanno sempre pensato di se stessi”. Così Emma Bonino a Repubblica che però precisa di “non aver indicato al presidente Mattarella alcun nome. In primo luogo, perché è una prerogativa del capo dello Stato la scelta dell’incaricato/a e ci sono prerogative che non vanno travalicate. E poi perché non vorrei bruciare nessuno”.
Una donna rappresenterebbe il massimo della discontinuità, secondo storica la storica leader radicale e senatrice di +Europa, "se è competente. Le donne italiane hanno competenze, capacità e non devono smettere di lottare per i loro diritti. È che il potere è un afrodisiaco. Crea dipendenza: chi ce l’ha se lo tiene ben stretto. Ma non entro nel toto nomi. Ripeto: tifo per una donna autorevole e competente”. Quanto a Pd, 5Stelle e Leu, che hanno blindato Conte per il quale chiedono un nuovo incarico, “è impressionante - afferma l’ex ministra degli Esteri - che questi tre partiti della maggioranza non riescano a pensare a una personalità politica più autorevole. Ci vogliamo mettere davanti alle necessità di questo Paese? Servono un piano vaccinazioni credibile, un piano scuola, la ripresa e il rilancio del lavoro con l’utilizzo dei fondi europei di Next generation Eu. Non si può continuare così. Basta fare un giro negli ospedali o parlare con le famiglie, con le aziende che chiudono, con i disoccupati. Aggiungo che il Recovery Plan che circola dal 12 gennaio è improponibile va corretto rapidamente. Mi accusano di volere far vincere Salvini e Meloni: è il contrario. Vincono con un governo che tira a campare”.
Una ‘maggioranza Ursula’? “È una allocuzione un po’ per iniziati - conclude - Allude alla maggioranza che ha eletto Ursula von der Leyen presidente della commissione Ue con socialisti, liberali e una parte del Ppe, senza Salvini e Meloni. Sarei molto felice se accadesse con una donna in Italia”.
7.04 - Nei giorni della crisi di governo, delle dimissioni di Conte e delle consultazioni, la Lega guadagna oltre un punto percentuale nella settimana tra il 21 e il 28 gennaio. Questo il dato principale del nuovo sondaggio Index Research per Piazzapulita sulle intenzioni di voto degli italiani. Secondo la rilevazione, in calo il Partito democratico al 19,2% (-0,3%), così come Fratelli d'Italia al 16,7% (-0,3%) e il M5S al 14,6% (-0,4%). Stabile Forza Italia, che resta al 6,5%, in leggero calo Azione, che in sette giorni perde lo 0,1% attestandosi al 3,7%. Al 3,7% anche la Sinistra (+0,1%) mentre restano invariati i numeri di Italia Viva, che rimane al 2,9%.
6.26 - Crisi di governo, terzo round di consultazioni oggi al Quirinale. Gli incontri si terranno nel pomeriggio e a salire al Colle per il centrodestra saranno 13 persone, tra leader e capigruppo. Sarà un delegazione in versione maxi dunque. Salvo cambiamenti di programma dell'ultima ora, sono attesi al Colle per la Lega Matteo Salvini, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari; per Fdi, Giorgia Meloni, Francesco Lollobrigida e Luca Ciriani; per Fi Antonio Tajani, Maria Stella Gelmini e Anna Maria Bernini. L'Udc sarà rappresentata dal senatore Antonio De Poli, presidente della formazione centrista, mentre per 'Idea-Cambiamo' ci saranno Giovanni Toti e Gaetano Quagliarello. Per 'Noi per l'Italia' ci sarà Maurizio Lupi.
6.25 - C'è la "disponibilità a sostenere Conte premier". Così il segretario del Pd Nicola Zingaretti, ieri, al termine delle consultazioni al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Con il segretario Zingaretti, al Colle sono saliti i capigruppo di Senato e camera, Marcucci e Delrio, la presidente dem Valentina Cuppi e il vicesegretario Orlando.
6.24 - "No all'incarico a Conte ora, sì a un mandato esplorativo". Così fonti di Italia Viva al termine delle consultazioni al Quirinale. Come Matteo Renzi "ha detto a Mattarella 'noi non siamo ancora disponibili all'incarico a Conte. Prima di tutto c’è da chiarire politicamente se c’è la maggioranza. Nel caso non ci sia a noi va bene un governo del Presidente'" spiegano le fonti di Italia Viva. "Se c’è maggioranza, Pd e Cinquestelle devono chiedere l'impegno di Italia Viva. E allora si discute sui contenuti".