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Camere, scontro Meloni-Letta sulla scelta dei Presidenti

Il segretario del Pd: "Fatte le scelte peggiori. Inizio legislatura con logica incendiaria". La replica della leader Fdi: "Parole gravissime"

(Fotogramma)
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16 ottobre 2022 | 07.50
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E' scontro tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta dopo l'elezione a presidente delle Camere di Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, rispettivamente, al Senato e alla Camera dei deputati. Commentato le scelte fatte dal centrodestra, il segretario del Pd ha affermato che "la legislatura comincia con una logica incendiaria, che conferma i timori dell'Ue". Prole definite "gravissime" dalla leader di Fratelli Italia.

MELONI - "Sono gravissime le parole pronunciate dal segretario del Partito democratico Enrico Letta a margine del congresso dei Socialisti europei a Berlino". Così in una nota la leader di Fdi Giorgia Meloni. "Affermare all'estero che l'elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento italiano sia motivata da una sedicente 'logica perversa' e 'incendiaria' e che la scelta dei parlamentari italiani confermi 'le peggiori preoccupazioni in giro per l'Europa' è scandaloso e rappresenta un danno per l'Italia, le sue più alte istituzioni e la sua credibilità internazionale. Letta si scusi immediatamente", conclude la premier in pectore.

LETTA - A stretto giro la replica su Twitter di Enrico Letta: "Non è la maggioranza a dire all’opposizione cosa dire e come dirlo". In un precedente tweet Letta ha espresso "solidarietà mia e di tutto il PD al Presidente del Senato #LaRussa. Quelle scritte sono inaccettabili" con riferimento alle scritte contro Ignazio La Russa apparse alla sede Fdi alla Garbatella a Roma.

PROVENZANO - A replicare a Meloni è anche il vicesegretario del Pd, Peppe Provenzano: "Giorgia Meloni pretende le scuse da noi, primo partito d’opposizione. Si assuma la responsabilità di aver diviso il Paese con scelte estremiste ai vertici delle istituzioni. Pensi a formare un governo e dare risposte, se ne è capace. Non ha il potere di dirci come fare opposizione".

SERRACCHIANI - "Giorgia Meloni si dia una calmata - afferma Debora Serracchiani, capogruppo del Pd alla Camera - Ad essere gravissime sono le sue parole rivolte a Letta. Impari ad accettare e rispettare le critiche dell'opposizione, non siamo al pensiero unico".

LOLLOBRIGIDA - "Dopo aver trascorso gli ultimi anni a denigrare l’opposizione e a spiegarci addirittura come sarebbe dovuta essere la destra italiana, oggi il Pd accusa Giorgia Meloni e Fdi di voler comprimere l’azione politica della sinistra all’opposizione per il sol fatto di aver definito inaccettabili le gravi dichiarazioni di Letta, fatte oltre tutto dall’estero, rivolte alla seconda e alla terza carica dello Stato. Ruoli istituzionali, degni di rispetto perché previsti nella nostra Costituzione ed eletti secondo le modalità in essa contenute con ampie maggioranze", dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida. "Insultare le Istituzioni solo perché non si riesce ad occuparle per volontà popolare è -ha rimarcato Lollobrigida- un atteggiamento grave e in contrasto con i principi dello stato di diritto e del buon costume democratico di cui troppo spesso la sinistra si riempie la bocca senza capirne il significato. Quindi, i colleghi Letta, Provenzano, Serracchiani, Zingaretti non facciano finta di non capire: un segretario di partito, che sia di opposizione o di maggioranza, che va all’estero ad insultare e delegittimare la seconda e la terza carica dello Stato è semplicemente inopportuno e arreca un gravissimo danno all’Italia, prim’ancora che ai diretti interessati. Il livore e l’amarezza di questa sinistra per le continue sconfitte elettorali non giustificano una reazione tesa ad indebolire il nostro Paese".

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