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Berlusconi e la porta segreta a palazzo Grazioli, giallo risolto

L'ex azzurro Giro: "Quello era il mio ufficio quando lavoravo in via del Plebiscito"

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi
09 maggio 2024 | 21.40
LETTURA: 2 minuti

Il giallo della porta segreta a palazzo Grazioli sembra risolto. La porta spuntata dietro una libreria nell'appartamento che fu la casa-ufficio a Roma di Silvio Berlusconi per oltre vent’anni, non nasconde nessun passaggio misterioso, che conduce direttamente all'esterno dell'edificio quattrocentesco, lontano da occhi indiscreti.

Quando il corrispondente del 'Times' di Londra, Tom Kington, un mese fa, scoprì cosa c'era sotto la scaffalatura a muro in legno di una delle stanze del quartier generale del Cav, ora sede della stampa estera, postò un video e pose una domanda con una chiara allusione alle cosiddette cene eleganti del bunga bunga: ''E' un buon modo per consentire agli ospiti delle festa di andarsene in fretta?''. In realtà quel varco non costituisce nessuna via di fuga per eventuali scappatelle o, più semplicemente, per situazioni di pericolo.

''Ma quale stanza segreta del bunga bunga...", sorride l'ex parlamentare azzurro Francesco Giro, che assicura all’Adnkronos: ''Quello era il mio ufficio quando lavoravo in via del Plebiscito, al primo piano nobile di palazzo Grazioli. Che si trovava esattamente all’incrocio tra via della Gatta e piazza Grazioli. Lì c’erano le mie carte e dietro la libreria si nascondeva una porticina, che portava sul pianerottolo''. Nel dettaglio, spiega Giro con la 'mappa della casa di Berlusconi' in mano, ''c'era un doppio ingresso che conduceva sul pianerottolo. L'ingresso principale introduceva al corridoio centrale che portava dritto, in fondo, allo studio del presidente Berlusconi. L'ingresso secondario, riservato di solito alla servitù, era quello nascosto dietro la libreria del mio vecchio ufficio, che poi venne chiuso e per qualche anno adibito a deposito di carte e quadri...".

"I due ingressi non portavano fuori dal palazzo ma nel cortile interno attraverso l'ascensore o lo scalone che finiva davanti all'attuale portineria, una volta presidiata 24 ore su 24 dai cronisti al seguito del leader azzurro'', racconta Giro, esponente storico di Fi, che il 15 maggio presenterà il suo nuovo libro scritto proprio sul Cav dal titolo 'Silvio Berlusconi e la città ideale'.

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