Carroccio in rosso nel 2018, sulle casse del partito il macigno del sequestro giudiziario disposto dal Tribunale di Genova lo scorso anno nell'ambito dell'inchiesta sulla maxi truffa ai danni dello Stato
di Francesco Saita e Vittorio Amato
Conti in rosso nel 2018, con un disavanzo di oltre 16 milioni di euro, per la 'Lega Nord per l'Indipendenza della Padania'. Sulle casse del Carroccio pesa il sequestro giudiziario disposto dal Tribunale di Genova lo scorso anno nell'ambito dell'inchiesta sulla maxi truffa ai danni dello Stato, stimata in 49 milioni di euro, per i rimborsi elettorali non dovuti dal 2008 al 2010.
Secondo l'ultimo bilancio del partito, approvato oggi dal Consiglio federale, di cui è in possesso l'Adnkronos, ''la Lega Nord per l'Indipendenza della Padania chiude l'esercizio 2018" (al 31 dicembre) "con un disavanzo" pari esattamente "a 16 milioni 452 mila 997,49 euro''.
''Tale disavanzo - si legge nella relazione gestionale - è causato esclusivamente dall’allocazione tra i debiti, dell’importo corrispondente al valore netto attualizzato delle somme oggetto del noto sequestro giudiziario, (procedimento penale n. 16647/14/21 R.G.N.R. – Tribunale di Genova), che ha determinato l’insorgere di una sopravvenienza passiva di importo pari ad euro 18.421.578,67".
Nonostante il disavanzo consistente, la Lega, però, ha prospettive di crescita sotto il profilo finanziario, grazie all'aumento dei proventi. ''L'esercizio 2018, in continuità rispetto all’esercizio precedente - scrive nella relazione il tesoriere Giulio Centemero - è stato caratterizzato dal robusto incremento del consenso sul territorio -confermato anche dai risultati elettorali - che ha garantito al partito un sensibile incremento proventi attivi".
Dal bilancio emerge anche un 'attivo' da 9 milioni di euro e un 'tesoretto' in banca di oltre 900mila euro. Carte alla mano, il partito presenta nel 2018 un attivo di 9 milioni 139 mila 518,48 euro e ha 'disponibilità liquide' pari a 875mila 321,50 euro, di cui la parte del leone spetta ai 'depositi bancari e postali' (865mila 329,03 euro) e 9mila 992,47 euro di 'denaro e valori in cassa'. Nel 2017 la liquidità era ben inferiore, pari a 41.868mila euro.
Circa 7 milioni di euro. A tanto ammonta il contributo versato nelle casse di via Bellerio dagli 'eletti', a cominciare da deputati e senatori. Spulciando le carte si scopre che le "contribuzioni da persone fisiche" sono pari a 6milioni950mila598,80 euro, mentre le "contribuzioni da persone giuridiche", ovvero aziende pubbliche o private, "associazioni, partiti e movimenti politici" sono stimate in 151mila350euro. Ammontano a 34mila786,88 euro i proventi "da attività editoriali. manifestazioni, e altre attività". Circa tremila euro, per la precisione, 2.822,40 euro, i proventi che arrivano dai tesserati del Carroccio, registrati nella voce 'quote associative annuali'. Si registra un netto calo rispetto al 2017, dove i versamenti erano pari a 7.506 euro.