La Giunta regionale ha approvato l’elenco degli interventi di bonifica sui siti contaminati
La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’assessore all’Ambiente Gianpaolo Bottacin, di concerto con l'assessore con delega alla Legge Speciale per Venezia Roberto Marcato, ha approvato l’elenco degli interventi di bonifica di siti contaminati ricadenti nel territorio regionale e individuati in qualità di “siti orfani”, in previsione del finanziamento disposto a valere sulle risorse recate dalla misura m2c4 - investimento 3.4 del Pnrr, per la “Bonifica dei siti orfani”, che si prefigge l’obiettivo, entro il primo trimestre del 2026, della riqualificazione di tali siti.
“E’ un passaggio importante, che riguarda interventi per oltre 31 milioni di euro -spiega l’assessore Bottacin- a cui arriviamo dopo una complessa attività di ricognizione delle criticità presenti nel territorio, realizzata anche con il supporto della Città Metropolitana di Venezia, delle Province e delle Amministrazioni comunali e delle competenti strutture ministeriali, che ci ha portato a formulare un elenco di dieci interventi prioritari”.
Per “sito orfano” si intende un sito contaminato il cui ripristino risulta essere, per diverse motivazioni, in capo alla Pubblica Amministrazione, principalmente ai Comuni; per tali interventi il responsabile dell'inquinamento non è stato individuato o non risulta individuabile ovvero, se identificato, non provvede agli adempimenti previsti dalla normativa in materia di bonifiche di siti contaminati, né vi provvede altro soggetto eventualmente interessato (come ad esempio il proprietario privato dell’area).
“La pubblica amministrazione, pensiamo ad esempio a un piccolo Comune -prosegue l’assessore all’Ambiente- qualora tenuta ad intervenire in sostituzione del soggetto inadempiente, risulta spesso nell’impossibilità di provvedere a tali adempimenti per un’insufficiente disponibilità di risorse finanziarie. Dopo un intenso lavoro con il Ministero, ora abbiamo trovato il canale di finanziamento per dare risposta a una serie di criticità”.
Dei dieci interventi individuati, sei sono ricadenti nel territorio del Bacino scolante nella Laguna di Venezia, situati nei comuni di Spinea, Cavallino Treporti, San Martino di Lupari (PD) e Venezia (tre interventi) per un importo pari a 19 milioni di euro; quattro invece nel restante territorio regionale e riguardano i Comuni di Adria, Portogruaro, Isola Rizza e Sarego, per un importo di 12 milioni di euro.
“Prosegue senza sosta il lavoro di tutela dell'ambiente e la nostra preziosa laguna a supporto delle amministrazioni comunali", interviene l'assessore Roberto Marcato.
"Cifre importanti, queste, che confermano il grande impegno di Regione del Veneto per porre rimedio al grave problema dei siti orfani. Negli ultimi anni, a partire dalle risorse legate alla Legge Speciale per Venezia, abbiamo messo in campo un numero crescente di finanziamenti per garantire la restituzione alle rispettive comunità di aree che sono state inquinate da gente senza scrupoli. In questo caso grazie al Pnrr, mettiamo a disposizione ulteriori risorse, d cui una parte importante nel territorio del Bacino Scolante nella Laguna di Venezia", spiega ancora.
A seguito della sottoscrizione di uno specifico accordo di programma tra ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Regione del Veneto e Soggetti attuatori esterni (ovvero le Amministrazioni comunali individuate), si provvederà al trasferimento delle risorse assegnate alla Regione del Veneto dal Pnrr, ai fini dell’attuazione dei suddetti interventi.
“Un lavoro di squadra -concludono i due assessori- con la Regione del Veneto a fare da regìa, come spesso accade, per la salvaguardia del territorio e potenziare anche il risanamento urbano".