La presidente dell'Associazione: "Silenzio assordante intorno a noi, serve un tavolo e misure urgenti per sopravvivenza settore"
"Siamo di fronte a una vera e propria emergenza nazionale per il turismo, una crisi mai vista prima d'ora per il nostro comparto, un vero e proprio cataclisma". E' l'allarme che, intervistata da Adnkronos/Labitalia, lancia Maria Carmela Colaiacovo, presidente dell'Associazione italiana Confindustria Alberghi, sugli effetti della nuova ondata di Omicron sul settore del turismo.
"E le 27mila imprese del comparto, con 200mila lavoratori, la stanno affrontando praticamente da soli", sottolinea amara Colaiacovo.
"Il nostro settore -insiste la numero uno di Confindustria Alberghi- ha bisogno di risposte, subito, senza esitazione. Il 2021 si è chiuso con dati pessimi. E invece stiamo ancora attendendo, c'è solo un silenzio assordante, la scadenza dell'Imu ad esempio è passata senza nessun cenno al riguardo...", sottolinea ancora.
Ma la misure più urgente per il settore, sottolinea Colaiacovo, "è la cassa integrazione Covid per le imprese del turismo, che è scaduta lo scorso 31 dicembre. E' indispensabile per le nostre aziende per andare avanti", aggiunge ancora.
Aziende che devono essere sostenute, specie in questo momento, e per questo "serve un tavolo per determinare le misure di sostegno per garantire la sopravvivenza delle imprese del turismo, noi l'abbiamo chiesto da tempo ma ancora non si vede niente".
E come se non bastasse, conclude Colaiacovo, il super green pass negli alberghi 'aggrava' la crisi del turismo internazionale. "Adesso praticamente il turismo internazionale è fermo ma quando, speriamo presto, questa situazione rientrerà, si dovrà trovare una soluzione per quanto riguarda il super green pass in albergo e i turisti internazionali", conclude.