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Crisi: Confassociazioni, territori come prodotto d'impresa

Crisi: Confassociazioni, territori come prodotto d'impresa
17 febbraio 2016 | 14.10
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“Riflettere sul nuovo ruolo che i territori devono assumere per diventare un prodotto d'impresa di valore europeo, e ragionare sulle nuove alleanze della conoscenza tra soggetti pubblici e privati, è oggi di basilare importanza per agganciare una ripresa più solida e durevole”. Lo ha dichiarato in una nota Enrico Molinari, vicepresidente esecutivo di Confassociazioni International, in vista del convegno 'Il nuovo linguaggio del territorio: l’economia dello sviluppo regionale tra politiche europee e identità locali', organizzato per il 19 febbraio, a Genova (alle 17, al complesso di Santa Maria di Castello), da Cwg - Coworking Porto Antico e dal suo presidente Luca Dolmetta.

“Il nuovo linguaggio per la crescita dei territori - ha affermato Molinari - passa oggi da un’economia regionale collegata alle politiche europee e, contemporaneamente, da competenze manageriali che hanno come obiettivo la valorizzazione dei patrimoni diffusi ripensati per competere in un contesto globale”.

Confassociazioni e Confassociazioni International rappresentano oggi in Italia e in Europa 215 associazioni in rappresentanza di oltre 400mila professionisti e 120mila imprese facenti parte del mondo del management, della finanza, dell'immobiliare e di tutte le professioni del futuro per le quali economia dello sviluppo significa partecipare con le proprie competenze alla crescita dei territori.

“Sostenere modelli di gestione e di sviluppo innovativi, integrati e partecipati al patrimonio locale facendo rete - ha detto il vicepresidente esecutivo di Confassociazioni International - significa poter convertire concretamente sul territorio le sinergie e il networking generato dall'apertura di nuovi mercati, aumentando così la sostenibilità dei sistemi e delle economie locali in chiave europea".

"Economia, rating territoriale, capacità di creare innovazione e sviluppo locale grazie a nuovi strumenti finanziari, e capitalizzazione dei modelli di successo nella valorizzazione dei patrimoni tangibili e intangibili legati al territorio, saranno alcuni dei temi che verranno affrontati in questa giornata. Argomenti su cui ragionare in termini di benefici e prospettive future”, ha concluso.

Dalle ore 16 del 19 febbraio, in via del tutto eccezionale, il complesso di Santa Maria di Castello sarà visitabile grazie ai volontari dell’Associazione culturale Santa Maria di Castello.

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