Quali sono i lavoratori precoci che possono accedere alla pensione anticipata? Chi è stato licenziato deve rinunciare alla NASpI per poter richiedere l'Ape Sociale? Per rispondere a questi e tanti altri quesiti la Fondazione Studi Consulenti del Lavoro ha elaborato un documento contenente 10 Faq sull' Ape sociale ed i lavoratori precoci.
Riguardo all'Ape sociale, i consulenti, tra le altre cose, fanno presente che ci sono requisiti che possono essere maturati anche dopo l’invio di richiesta di certificazione all'Inps. Infatti "sono sempre valutati in via prospettica dall’Istituto (dunque maturabili anche dopo l’invio della richiesta di certificazione) il requisito anagrafico dei 63 anni di età; l’anzianità contributiva di 30 anni e dei 36 anni per lavoratori ‘usurati’; l’assenza di qualunque indennità connessa allo status di disoccupazione e la cessazione di qualsiasi attività lavorativa prima della decorrenza della indennità".
"Per chi richiede la Pensione Anticipata ‘Precoce’, la Circolare Inps 99/2017 -spiegano ancora gli esperti della Fondazione Sudi Consulenti del Lavoro- ha chiarito i requisiti che possono essere maturati anche dopo la richiesta di certificazione: il requisito di 41 anni di contribuzione accantonata in Gestioni INPS, Casse Professionali o Forme di Sicurezza Sociale UE o di Stati Convenzionati; la cessazione dell’attività lavorativa. Per i lavoratori disoccupati i 3 mesi di inoccupazione successivi alla indennità di disoccupazione spettante. Per i lavoratori ‘usurati’ i 6 anni di svolgimento in via continuativa dell’attività difficoltosa negli ultimi sette prima della decorrenza della indennità o in alternativa i 7 anni negli ultimi 10 o la metà della propria vita lavorativa in una delle condizioni di lavoro richieste dall’art. 1 del D.lgs. 67/2011".