Sostenere la richiesta delle imprese di abbattimento del cuneo fiscale e richiamare l’urgenza di una riforma dell’Irpef che tuteli i redditi da lavoro e semplifichi gli adempimenti. E' la posizione di Federmanager, espressa nel corso dell'assemblea nazionale dell'associazione a Roma.
Secondo l'organizzazione i "conti pubblici della previdenza e dell’assistenza vanno separati. Così come non è pensabile che ancora si sottovaluti l’importanza della previdenza complementare: si sottolinea che, da più di 20 anni, il limite per la deducibilità fiscale per chi si iscrive a un fondo pensione sia rimasto invariato. Infine, Federmanager considera inammissibile che si proponga di eliminare la tassazione sui rendimenti e di portare a tassazione ordinaria ciò che oggi è già tassato al 15%, disincentivando ciò che dovrebbe essere incentivato.
Secondo Federmanager "i fondi di previdenza complementare raccolgono un risparmio potenzialmente strategico e andrebbero considerati nel loro ruolo di investitori istituzionali. Un ruolo che stanno dimostrando di esercitare, iniziando a investire nell’economia reale, sostenendo settori come infrastrutture, Pmi, real estate. Un ruolo strategico che può andare a beneficio del nostro Paese, che oggi ha oltre 1.000 miliardi di euro di risparmio privato parcheggiati sui conti correnti".