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Prezzi, Zonta: "E' 'effetto-euro', non torneranno più come prima"

L'esperto di procurement: "La crisi è endemica, abbiamo tutto ma mancherà tutto. Ne prendano atto le aziende e si evolvano rapidamente"

Fabio Zonta, esperto di procurement
Fabio Zonta, esperto di procurement
12 ottobre 2022 | 13.38
LETTURA: 2 minuti

“Il costo dell’energia potrà forse, considerata l’attenzione e le manovre degli Stati al contenimento del prezzo, ritornare ai livelli precedenti ma gli aumenti che hanno toccato, a catena, i beni di consumo quotidiano, che in certi casi sono triplicati o quadruplicati, non ritorneranno più a quelli passati. Sarà una sorta di effetto-euro, così come quando con l’introduzione della moneta comune i prezzi dei beni in Italia sono di fatto raddoppiati". Lo dice ad Adnkronos/Labitalia Fabio Zonta, uno dei massimi esperti di ‘acquisti’ in Italia e autore insieme a Lorenzo Zacchetti del libro “Procurement Rievolution” (Franco Angeli), che stimola organizzazioni e aziende a cambiare il loro modello approcciandosi ad un ‘procurement - ovvero all’organizzazione degli approvvigionamenti – adeguato alla realtà mutata.

“Allo stesso modo dobbiamo, noi manager e aziende, entrare nell’ottica che questa crisi degli approvvigionamenti è endemica. Come sintetizzo in un paradosso ‘abbiamo tutto ma mancherà tutto’ – continua Zonta-. E’ l’architettura economica mondiale e locale che si è evoluta e se le aziende, soprattutto quelle italiane che sono in prevalenza piccole e medie imprese (pmi), non realizzeranno velocemente sarà a rischio la loro continuità”.

Cosi come rilevato, ad esempio, da Federmeccanica in un recente report, cita Zonta "il 79% delle imprese registra un impatto significativo sui costi di produzione dovuti ai rincari delle materie prime e dell’energia: per oltre 1 azienda su 2, il 52%, ciò ha comportato la riorganizzazione del lavoro e dell’attività produttiva, ma per e per il 7% si profila un futuro a rischio interruzione dell’attività industriale".

Sul tema Zonta e il giornalista Lorenzo Zacchetti hanno appena pubblicato un libro titolato “Procurement Rievolution” (Franco Angeli), sulla quotidianità dei fatti che vede, oggi come non mai, aziende ed economie internazionali e locali fortemente stressate da shock globali, soprattutto sul tema degli approvvigionamenti, tali da minare non solo i commerci, ma l’intera stabilità globale dei del sistema-paese.

Un fenomeno epocale che le aziende più evolute lato procurement (approvvigionamenti), come le multinazionali, riescono a gestire ma che impatta oggi, con conseguenze preoccupanti, sulle aziende italiane che per la maggior parte sono pmi, "realtà brillanti ed efficienti ma pericolosamente impreparate su una gestione degli approvvigionamenti e della catena di fornitura moderna ed efficace, caratterizzata da AI, machine learning e sofisticate capacità predittive", spiega Zonta.

“Non è tanto un’evoluzione quella che il procurement, la cosiddetta direzione acquisti, deve necessariamente e urgentemente affrontare per attualizzarsi ai veloci contesti di mercato, agli eventi socio-politici e agli accadimenti imponderabili che impattano sulle aziende, grandi o PMI esse siano, quanto più una vera e propria ‘rivoluzione’, strutturale e concettuale”, suggeriscono Fabio Zonta e Lorenzo Zacchetti, che in un neologismo, “rievolution”, che dà il titolo al libro, sintetizzano questa convinzione.

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