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Next group, far ripartire eventi con patto etico tra aziende

Marco Jannarelli presidente Next group
Marco Jannarelli presidente Next group
16 luglio 2021 | 14.01
LETTURA: 3 minuti

"Ho lanciato l'idea di un patto etico tra aziende per la ripartenza del mercato degli eventi perché moltissime realtà oggi fanno dell'etica e della sostenibilità un cavallo di battaglia della loro comunicazione e obiettivi aziendali". Così all'Adnkronos/Labitalia Marco Jannarelli, presidente di Next group. "Il settore - spiega - sta attraversando una crisi nera. Parliamo di un complessivo -64% per l’anno 2021 e la preoccupazione per tutti gli operatori di dover ridurre significativamente il numero di contratti continuativi o semi-continuativi che, in questo ambito, riguardano in particolare il mondo femminile (il 40% delle società prevede tagli per il 25% degli addetti)". "Tradotto in cifre - ricorda - un bilancio devastante per una industry che - tra fiere, congressi, eventi aziendali, conferenze e incontri nazionali e internazionali - in epoca pre-pandemica occupava circa 569.000 addetti generando un giro d’affari di 65,5 miliardi di euro, con un impatto diretto sul pil di 36,2 miliardi e 15,5 miliardi di entrate tributarie (stima su dati Oxford Economics e Astra Ricerche/Adc group)".

"Ci auguriamo che - rimarca - il ministero del Turismo faccia in fretta a dare le regole su come utilizzare i fondi per ripartire. Il settore non hanno mai avuto una grande considerazione, soprattutto sugli aspetti creativi. Noi abbiamo il problema che quando facciamo una nostra proposta per una gara con le aziende, investiamo tantissimi soldi e risorse umane in termini di creatività per creare un progetto ad hoc.

"Come club eventi - precisa Marco Jannarelli - abbiamo creato sei punti su cui riteniamo possano essere fatti accordi con la maggior parte delle aziende del settore. E' sicuramente un lavoro lungo, ma anche culturale perché oggi dobbiamo creare cultura tra le agenzie di eventi e regole aziendali. Come sta accadendo in diversi ambiti dei servizi, anche molte realtà del nostro settore non riusciranno a reggere l’impatto e purtroppo scompariranno. Ma quelle che riusciranno a resistere hanno bisogno più che mai di poter contare sulla relazione con interlocutori aziendali consapevoli del valore del lavoro delle agenzie".

"Il patto etico - aggiunge - che proponiamo alla committenza vuole essere un invito a trattare i fornitori, specie in sede di gare d’appalto, con maggiore attenzione e senso etico rispetto al passato. Moltissime aziende già adottano criteri eccellenti nelle procedure, ma il lavoro di sensibilizzazione da fare ancora in questo ambito è enorme".

Questi i punti che il Club degli eventi e Live Communication punta a condividere con il mercato della domanda.

1.Limitare le gare, preferendo valutazioni basate su credenziali (case history, workshop, chemistry meeting).

2.Predisporre e condividere briefing chiari ed esaustivi con obiettivi chiari, budget definiti, tempi adeguati al lavoro da svolgere e criteri di valutazione oggettivi dichiarati in sede di gara.

3.Limitare il numero delle agenzie chiamate in gara a 3 partecipanti.

4.Chiedere aggiustamenti e rework alla sola agenzia assegnataria della gara.

5.Riconoscere un rimborso spese pari all’1% del budget ai partecipanti in gara.

6.Anticipare alle agenzie incaricate tutti i costi vivi relativi alla realizzazione dell’evento.

Per Jane Reeve, cheef communication officer di Ferrari, "è giusto dare una spinta per aiutare un comparto che ha sofferto in modo particolare".

"Ora - dice - che tutto sta riaprendo speriamo che le cose vadano meglio. La cosa più importante è il dialogo: la volontà tra azienda e agenzia di capire e discutere le esigenze dell'altro. Mi sembra giusto limitare il numero di agenzie nelle gare, altrimenti si rischia di non avere le idee chiare; le persone devono sapere cosa stanno cercando".

"Negli eventi - fa notare - una grande componente è la capacità delle agenzie di lavorare sul campo come la parte logistica, reattività, velocità, sintonia con il team. Se ci si trova bene con un'agenzia la si può comunque richiamare, ma se la sua idea non funziona si può indire la gara".

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