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Lombardia, De Felice (Protom): "Regione guidi consolidamento digitale e innovativo Paese"

L'imprenditore: "Centrodestra ha potuto capitalizzare il vantaggio di assicurare maggiore interrelazione con l'attuale assetto governativo e ciò è stato considerato un aspetto dirimente, anche in vista degli impegni dei progetti del Pnrr, diventati ormai stringenti"

Fabio De Felice, fondatore di Protom
Fabio De Felice, fondatore di Protom
15 febbraio 2023 | 16.14
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"La Lombardia guidi il consolidamento nel digitale e nell'innovazione del Paese. Come ha dichiarato il presidente di Assolombarda Alessandro Spada ora 'l'auspicio è quello di rafforzare un modello vincente di collaborazione tra pubblico e privato tipico' della regione. Un modello che deve contagiare in positivo anche il Sud, il cui rilancio è strategico per tutto il Paese". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Fabio De Felice, fondatore di Protom prima kti (knowledge & technology-intensive), company italiana che vanta collaborazioni con le più importanti aziende operanti nei vari mercati quali ABB, Leonardo, Airbus, Atr, Hitachi Rail, Accenture, Ntt Data, Gi Group, e docente alla Luiss Guido Carlo e all'università Partenope. "La Lombardia - ricorda - con le sue più di 813 mila imprese attive e i 4,2 milioni di occupati produce il 23% del pil nazionale, parliamo di circa 400 miliardi, e ha un export di 136 miliardi, il 26% del paese. Questi numeri rappresentano chiaramente la responsabilità che avranno sia la nuova giunta guidata da Attilio Fontana che le opposizioni".

"In Lombardia e in genere in tutto il Nord - spiega - il corpo elettorale chiamato al voto premia tendenzialmente la coalizione che con più convinzione persegue obiettivi di integrazione sistemica tra apparato istituzionale e mondo delle imprese, ritenuto a giusta ragione quest'ultimo il motore dell'economia e la leva prioritaria del traguardo della crescita del pil e dell'occupazione. Ha prevalso nelle elezioni concluse ieri, a mio avviso, l'intento di garantire continuità sinergica tra territorio e il governo centrale, perché la stabilità in un paese di democrazia matura viene considerata un bene oltre che elemento puntualmente premiato nella valutazione dai mercati finanziari".

"In questa tornata - commenta - il centrodestra ha potuto capitalizzare il vantaggio di assicurare maggiore interrelazione con l'attuale assetto governativo e ciò è stato considerato evidentemente un aspetto dirimente, anche in vista degli impegni dei progetti del Pnrr, diventati ormai stringenti".

"Fa riflettere - osserva l'imprenditore - il dato dell'astensionismo, fenomeno che ormai è consolidato corollario delle elezioni italiane. Segno inequivocabile che è necessario un ripensamento del rapporto tra istituzioni e territori, un argomento che impatta il tema, ormai ineludibile, delle riforme strutturali necessarie al nostro Paese, anche a costo di modifiche non di superficie del dettato costituzionale".

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