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Italia-Germania, Ahk Italien: cresce valore aziende tedesche in Italia

Berlino primo investitore estero per numero di imprese, la pandemia non ferma lo sviluppo

Jörg Buck, consigliere delegato Ahk Italien
Jörg Buck, consigliere delegato Ahk Italien
27 febbraio 2023 | 16.17
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Sono 1.712 le aziende tedesche presenti in Italia, con un fatturato di circa 96 miliardi e 193.000 occupati. E' quanto emerge da uno studio sugli investimenti diretti tedeschi in Italia, realizzato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per la Camera di Commercio Italo-Germanica (Ahk Italien). Secondo i dati Eurostat, la Germania è il primo Paese per numero di imprese estere in Italia, con il 15,7% del totale delle controllate, e il terzo per fatturato generato (16,1% del totale del fatturato prodotto dalle controllate estere nel nostro Paese). Dal 2010 al 2019, è diminuito il numero di imprese a controllo tedesco, seppur con un calo meno marcato rispetto alla media delle controllate estere in Italia (rispettivamente -0,8% e -1,7% medio annuo). Nello stesso periodo, tuttavia, le controllate tedesche hanno registrato un aumento sia del fatturato (+3,3% medio annuo) sia del numero di occupati (+39.000 unità).

Nel periodo 2019-2021, tra le imprese a controllo estero, quelle tedesche hanno registrato una crescita del fatturato (+7,6%) seconda solo a quella delle controllate statunitensi (+8%), rispetto a una media del +6,3% delle multinazionali estere attive nel nostro Paese. La Germania è, inoltre, il primo Paese per investimenti Greenfield in Italia: questo tipo di operazione rappresenta il 69% degli Ide tedeschi e il 21% del totale degli investimenti esteri. Le controllate tedesche si distinguono anche per una redditività elevata e in crescita, con un Roe pari a 11,3 nel 2021, e una concentrazione di brevetti nei settori automotive e farmaceutico. Le aziende a controllo tedesco sono attive principalmente nel commercio (54,7% del totale per fatturato e 45,2% per numero di imprese) e nel settore manifatturiero (28,7% per fatturato e 26,5% per numero di imprese). La ripartizione settoriale degli addetti delle controllate tedesche in Italia si concentra nella meccanica (24,1%) e nell’automotive (21,5%); seguono metallurgia (7,4%) e industria farmaceutica (6,7%).

La distribuzione a livello territoriale, invece, vede la Lombardia quale principale destinazione degli Ide tedeschi: quasi la metà (47,4%) delle aziende a controllo tedesco ha sede nella regione, una percentuale che si attesta al 43,8% nel caso del manifatturiero. Rilevante la presenza di aziende tedesche anche in Trentino-Alto Adige (13,8%), Veneto (10,2%), Emilia-Romagna (7,4%) e Piemonte (6,6%). "La Germania non è solo il nostro primo partner commerciale. Gli investimenti tedeschi in Italia si concretizzano in un ecosistema produttivo che genera valore e crescita per tutto il sistema Paese", ha dichiarato Jörg Buck, consigliere delegato Ahk Italien. "Le aziende tedesche attive in Italia sono fortemente integrate nei settori-chiave che continuano ad alimentare i rapporti economici bilaterali. Le controllate tedesche trovano nel nostro Paese un tessuto produttivo ricco di eccellenze e di realtà a vocazione esportatrice tradizionalmente legate al mercato tedesco", ha concluso.

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