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Elezioni, Armigero (Politecnico Bari): "Tetto gas priorità governo uscente e attuale"

Il docente in gestione e sostenibilità delle imprese auspica una seria interconnessione tra il mondo degli inoccupati e il pianeta degli Istituti tecnici superiori

Ciro Armigero
Ciro Armigero
23 agosto 2022 | 15.38
LETTURA: 2 minuti

"La priorità del governo uscente e del prossimo è rappresentata dal tetto al prezzo del gas: il costo dell’energia sta erodendo le redditività delle nostre imprese. Il governo deve e dovrà intervenire". Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Ciro Armigero, docente in gestione e sostenibilità delle imprese presso il Politecnico di Bari e consulente nelle attività di organizzazione e controllo di gestione, specializzato nel supportare le imprese per la rendicontazione sociale d’impresa e per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria.

"L’Agenda 2030 e l’adozione dei criteri esg - suggerisce - devono diventare centrali nei modelli di business delle nostre imprese se vogliamo rallentare questa emergenza climatica che sta mettendo a dura prova la sopravvivenza dei nostri territori. Una sfida che il prossimo governo dovrà cogliere sarà quella di accelerare questa transizione".

"Occorre riconsiderare - spiega - gli 'intangible' delle nostre imprese valorizzando e premiando chi si impegna in politiche sociali e ambientali di risultato di medio e lungo termine. Il sistema bancario è già a lavoro per questo. Ma non basta".

"Il nostro Paese - osserva Ciro Armigero - è affetto da diverso tempo da una particolare sindrome che ha generato una accentuata asimmetria tra domanda e offerta di lavoro. Sindrome, causata dalla incapacità di interconnettere le informazioni, le risorse, le opportunità. Auspico una seria interconnessione tra il mondo degli inoccupati e il pianeta degli Istituti tecnici superiori: si tratta di un ventaglio formativo assolutamente gratuito che in 2 anni circa è in grado di formare risorse umane specializzate in qualcosa".

"Connettere il mondo dei percettori dei redditi di cittadinanza a questi istituti - sottolinea - significherebbe: colmare il vuoto occupazionale che assilla le imprese dal nord al sud dell’Italia ma soprattutto si concederebbero delle vere opportunità di lavoro a chi ne è realmente alla ricerca. Occorre un cambio di paradigma dove l’assistenzialismo deve lasciare il passo al merito".

"Merito che - assicura Armigero - vedrà premiate tutte quelle imprese che accoglieranno i ragazzi già formati dagli its. Merito che evidentemente non consentirà più di erogare un reddito di cittadinanza a chi non ha dimostrato interesse verso la formazione professionale. Ed ecco che a invarianza di costi, mettendo in semplice connessione due facce di una stessa medaglia apparentemente mondi lontani tra loro si potrebbe agevolmente generare valore sociale e redditività aziendale".

Per il consulente "Nei primi cento giorni del nuovo governo occorre investire in formazione. Gli enti territoriali si troveranno a gestire una quantità di risorse finanziarie senza precedenti. Se da un lato il Pnrr ammutolisce i lamenti provenienti dagli amministratori locali circa la carenza di risorse, dall’altro apre un tema del tutto inedito relativo alle competenze e professionalità utili ad intercettare e ben spendere queste risorse".

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