Colpiti 85 obiettivi. Il presidente americano: "Non cerchiamo la guerra, risponderemo a chi vuole colpirci"
Raid degli Stati Uniti contro obiettivi in Iraq e in Siria. Alle 22 ora italiana del 2 febbraio, le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti hanno condotto attacchi aerei in Iraq e Siria contro obiettivi riconducibili ai Guardiani della rivoluzione iraniani e gruppi di milizie affiliati. "Gli attacchi continueranno", ha detto il presidente americano Joe Biden.
Nelle azioni, che hanno colpito più di 85 obiettivi, sono stati utilizzati anche bombardieri a lungo raggio provenienti dagli Usa. Negli attacchi aerei sono state impiegate più di 125 'munizioni di precisioni'. L'elenco degli obiettivi comprende centri di comando e controllo, centri operativi e di intelligence, depositi di razzi, missili e droni, strutture logistiche e centri di approvvigionamento di munizioni per gruppi di milizie e per i Guardiani della rivoluzione che hanno favorito gli attacchi contro le forze statunitensi e della coalizione.
Sei giorni fa, un attacco con droni ha ucciso tre soldati americani in una base in Giordania. Gli Stati Uniti hanno accusato dell'attacco le milizie sostenute dall'Iran in Iraq.
"Domenica scorsa, tre soldati americani sono stati uccisi in Giordania da un drone lanciato da gruppi militanti sostenuti dal Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica iraniana. Oggi ho assistito al dignitoso ritorno di questi coraggiosi americani alla base aerea di Dover e ho parlato con ciascuna delle loro famiglie", ha detto Biden, che in Delaware ha accolto le salme dei militari.
"Questo pomeriggio, su mia indicazione, le forze militari statunitensi hanno colpito obiettivi nelle strutture in Iraq e Siria che i Guardiani della rivoluzione e le milizie affiliate utilizzano per attaccare le forze statunitensi. La nostra risposta è iniziata oggi", ha aggiunto il presidente. "Continuerà nei tempi e nei luoghi in base alla nostra scelta. Gli Stati Uniti non cercano il conflitto in Medio Oriente o in qualsiasi altra parte del mondo. Ma tutti coloro che cercheranno di farci del male sappiano questo: se fai del male a un americano, risponderemo".
"E' l'inizio della nostra risposta", ha detto Lloyd Austin, segretario alla Difesa. "Il presidente ha dato indicazioni per ulteriori azioni" contro i Guardiani della Rivoluzione e delle milizie "responsabili per i loro attacchi contro gli Usa e le forze della coalizioni". Le azioni degli Stati Uniti "verranno condotte in momenti e luoghi di nostra scelta. Non cerchiamo il conflitto in Medio Oriente o altrove, ma il presidente e io non tollereremo attacchi contro le forze americane. Adotteremo tutte le azioni necessarie per difendere gli Usa, le nostre forze e i nostri interessi".