"Probabilmente il nuovo governo aggiusterà l'approccio alla guerra e ai rapporti con Mosca"
"L'Occidente ha raggiunto il limite della sua capacità di pressione", è "molto improbabile cioè che ci saranno nuove e più severe sanzioni contro la Russia" e "l'Ucraina è finanziariamente in bancarotta, l'economia in ginocchio, le infrastrutture distrutte e non ha risorse" mentre "in Europa nessun Paese ha più sistemi d'arma da inviare" e "ci sono interessanti dinamiche politiche in corso". Dmitrij Suslov dirige il Centro di Studi europei e internazionali presso la Scuola superiore di Economia di Mosca e con il Corriere della Sera parla dei "sondaggi secondo cui il centrodestra guidato da Fratelli d'Italia dovrebbe vincere le elezioni" italiane mentre il conflitto in Ucraina è "diventato guerra di logoramento".
"Probabilmente il nuovo governo aggiusterà l'approccio alla guerra e ai rapporti con Mosca. E questo potrebbe fare da laboratorio per altri Paesi dell'Ue - dice - Ma guardando anche all'America, alle elezioni di midterm, dove i repubblicani appaiono in testa, c'è una probabilità crescente che la posizione dell'Occidente collettivo cambierà sia sull'appoggio militare che sulle sanzioni. Potrebbe accadere all'inizio del prossimo anno".
E a quel punto "bisognerà vedere dove sarà il fronte, probabilmente la Russia avrà preso il controllo di tutti i rimanenti territori del Donbass". E, conclude, "sappiamo che c’è un gruppo di duri al Cremlino, che spinge per la conquista di quasi tutto il territorio ucraino, ma Odessa sembra il minimo per poi realizzare la continuità territoriale con la Crimea".