La replica di Kiev: "Basta piagnucolii da Mosca, se vuole dialogare la strada è chiara". Zelensky: "Russia non fermerà aggressione anche dopo la sua sconfitta"
I negoziati sono il modo ideale per risolvere tutti i problemi, dalla situazione in Ucraina all'espansione della Nato. Ma ''il problema è che si rifiutano di negoziare con noi''. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin intervenendo al secondo Forum economico Russia-Africa in corso a San Pietroburgo e puntando il dito contro la Nato e l'Ucraina, accusati di non voler negoziare.
"Loro, lo ripeto ancora una volta, si rifiutano di negoziare per garantire uguale sicurezza a tutti, compresa la Russia. E la stessa Ucraina, o meglio l'attuale regime ucraino, si rifiuta di negoziare, è stato annunciato ufficialmente. Il presidente dell'Ucraina ha adottato un decreto su questo vietando i negoziati", ha dichiarato Putin. Rivolgendosi ai leader africani al vertice ha detto che ''ovviamente siamo d'accordo con voi sul fatto che tutte le contraddizioni dovrebbero essere risolte durante i negoziati, ma il problema è che si rifiutano di negoziare con noi''.
Sui negoziati è intervenuto anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "La parte russa rimane aperta, cosa che non si può dire degli ucraini", ha detto. "Gli ucraini mantengono la loro posizione inconciliabile, soprattutto ora che si trovano in una situazione piuttosto precaria, ma nonostante ciò continuano a rifiutare ogni possibilità di dialogo", ha aggiunto.
"Se Mosca vuole negoziare, la strada è chiara", scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, denunciando i "piagnucolii" della Russia per il fatto che Kiev si rifiuta di dialogare. "Perché non ha senso. Perché è la Federazione Russa che mina il diritto internazionale e l'ordine per la sicurezza globale", ha spiegato Podolyak, secondo cui l'esercito russo "terrorizza" gli ucraini "con missili da crociera, uccidendo migliaia di persone. Di cosa dobbiamo parlare e con chi?".
Nel tweet Podolyak ribadisce i quattro punti che, secondo Kiev, la Russia deve osservare perché si creino le condizioni per un negoziato ovvero il ritiro delle truppe dall'Ucraina, l'ammissione dei crimini di guerra, l'estradizione dei responsabili e il cambiamento dell'élite politica.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato intanto di non credere che la Russia fermerà la sua aggressione contro l'Ucraina, anche dopo che sarà sconfitta. Parlando alla Giornata dello Stato, Zelensky ha detto che spera che le vacanze del prossimo anno possano essere celebrate in un paese completamente liberato.
"Non crediamo che la Russia non vorrà tornare ad aggredirci anche dopo che li avremo cacciati da tutte le nostre terre", ha detto Zelensky. "La vittoria dell'Ucraina può e deve essere tale da scoraggiare qualsiasi tentativo di ritorno da parte del nemico".