Mosca punta a raggiungere "gli obiettivi prefissati nell'operazione speciale". Zelensky: "Le sanzioni contro la Russia non bastano, ci penseremo noi"
La Russia si prepara a combattere la guerra in Ucraina fino al 2025, almeno. E' l'obiettivo che il ministro della Difesa, Sergei Shoigu, fissa in un discorso articolato nella riunione del consiglio con i vertici militari del paese. "Continuiamo ad aumentare la potenza di combattimento delle forze armate, anche attraverso la fornitura di armi moderne e il miglioramento dell'addestramento delle truppe, tenendo conto dell'esperienza di un'operazione militare speciale", dice Shoigu.
"La coerente attuazione del piano di attività fino al 2025 ci consentirà di raggiungere gli obiettivi prefissati", afferma il ministro, aggiungendo che le truppe del Distretto Militare Meridionale (Smd) riceveranno quest'anno cinquemila unità di moderno equipaggiamento militare. "Nel distretto militare meridionale quest'anno verranno implementate più di 170 misure organizzative, le truppe riceveranno cinquemila e cinquecento unità di armi ed equipaggiamenti moderni e sarà completata la messa in servizio di oltre cinquecento infrastrutture".
Shoigu evidenzia che "dall'inizio dell’anno, il numero degli ufficiali nel distretto è aumentato di 11mila persone e il personale militare a contratto di 30mila unità". Secondo il ministro, nel distretto militare meridionale "il sistema di addestramento al combattimento viene migliorato, i campi vengono modernizzati e sono introdotti nuovi materiali e mezzi tecnici".
La potenza di fuoco della Russia è una priorità anche per il presidente ucraino. Volodymyr Zelensky afferma che un'analisi della situazione nell'industria militare russa dimostra che la pressione su Mosca dovrebbe essere aumentata.
"C'è stato anche un incontro separato con il Ministero della Strategia e dell'Industria a Stavka - dice il capo dello Stato ucraino - Ho visionato un rapporto dell'intelligence sulla situazione nell'industria militare russa. Possiamo vedere chiaramente quali aree di pressione sulla Russia dovrebbero essere rafforzate affinché le possibilità terroristiche non aumentino. Le sanzioni non bastano. Ci sarà di più. Ci saranno anche altre azioni nostre, ucraine, contro lo stato terrorista. Finché continua l'aggressione della Russia, anche le perdite della Russia dovrebbero farsi sentire".
Sull'asse Mosca-Kiev, spazio alle news sull'ammiraglio Viktro Sokolov. Il comandante della flotta russa del Mar Nero secondo Kiev sarebbe morto nel raid compiuto nei giorni scorsi sul quartier generale di Sebastopoli. Nelle ultime ore, però, Sokolov è comparso in collegamento video nella riunione presieduta da Shoigu.
Le immagini rimbalzate online hanno ovviamente alimentato dubbi e domande. "Verificheremo", la posizione del ministero della Difesa ucraino. Intanto, il video viene vivisezionato alla ricerca di elementi che possano fornire indicazioni utili. Il volto di Solokov è immobile durante il collegamento, l'ammiraglio non si muove praticamente mai.