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ORE 9.15 - La Gran Bretagna ha annunciato oggi che sta discutendo con i suoi alleati del possibile invio di navi da guerra nel Mar Nero per proteggere i mercantili che trasportano grano ucraino. Il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis, che ha tenuto un incontro sul possibile corridoio navale protetto da Odessa attraverso il Bosforo per l'esportazione di grano con la sua controparte britannica Liz Truss, ha parlato di una coalizione di partecipanti che potrebbe includere alcuni paesi della Nato ed altri paesi, dipendenti dalle importazioni di grano.
ORE 8.50 - Sono 234 i bambini uccisi e 433 quelli feriti dall'inizio del conflitto in Ucraina con la Russia. Lo rende noto l'Ufficio del Procuratore generale ucraino precisando che il maggior numero delle vittime si registra nelle regioni di Donetsk, Kiev, Kharkiv e Chernihiv. I bombardamenti di città e villaggi ucraini da parte delle forze armate russe - aggiunge la nota - hanno danneggiato 1.848 istituzioni educative, 173 delle quali sono andate completamente distrutte.
ORE 8.40 - L'Ue raggiungerà l'accordo sull'embargo petrolifero alla Russia "entro pochi giorni". A dirsene convinto è stato il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, parlando con la Zdf. "Raggiungeremo una svolta in pochi giorni", ha dichiarato, sottolineando però che un embargo non indebolirà automaticamente il Cremlino: l'aumento dei prezzi globali del petrolio dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato un embargo ha consentito a Mosca di incassare maggiori entrate pur vendendo volumi inferiori di greggio.
ORE 8.24 - Ammonterebbero a 29.350 le perdite fra le fila russe dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente.
Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 29.350 uomini, 1302 carri armati, 3194 mezzi corazzati, 606 sistemi d'artiglieria, 201 lanciarazzi multipli, 93 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 205 aerei, 170 elicotteri, 2213 autoveicoli, 13 unità navali e 480 droni.
ORE 8.10 - Mosca si dedicherà in futuro ad approfondire le relazioni con la Cina, e farà in modo di dipendere solo da paesi "affidabili" non legati all'Occidente 'russofobo'. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, rispondendo a domande nel corso di un evento a Mosca. Se l'Occidente "vorrà offrire qualcosa in termini di ripresa delle relazioni, valuteremo seriamente se ne avremo bisogno o meno", ha aggiunto, secondo una trascrizione riportata sul sito del ministero degli Esteri.
ORE 8 - “La situazione più difficile oggi è nel Donbass. I combattimenti sono in corso a Bakhmut, Popasna e Severodonetsk, dove gli occupanti stanno concentrando la maggiore parte delle loro attività, massacrando e cercando di distruggere tutto ciò che c'è lì. Nessuno ha letteralmente distrutto il Donbass tanto quanto l'esercito russo sta facendo adesso”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso alla nazione della scorsa notte. "Le prossime settimane di guerra saranno difficili. E dobbiamo esserne consapevoli. Eppure non abbiamo altra alternativa che combattere... e vincere. Dobbiamo liberare la nostra terra e il nostro popolo. Perché gli occupanti vogliono portarci via non solo qualcosa, ma tutto ciò che abbiamo. Compreso il diritto alla vita degli gli ucraini”, ha aggiunto.
ORE 7.28 - La Russia "ha aumentato l'intensità delle sue operazioni nel Donbass", ma finora "ha raggiunto solo successi localizzati, in parte concentrando le unità di artiglieria". E' quanto riferisce il ministero della Difesa britannico nel consueto aggiornamento sulla guerra in Ucraina.
ORE 7.09 - Gli specialisti del ministero della Difesa russo hanno sminato circa 50 chilometri di costa sul mar d'Azov, nei pressi del porto di Mariupol. E' quanto sostengono le autorità di Mosca, a qualche giorno dalla caduta dell'acciaieria Azovstal dove era asserragliata l'ultima sacca di resistenza della città.