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Ucraina, Kiev prova il blitz in Russia. Zelensky: "Presto nostri missili"

Per Mosca, l'Ucraina non ha risposto alle proposte di pace avanzate il mese scorso da Vladimir Putin

Volodymyr Zelensky
Volodymyr Zelensky
07 agosto 2024 | 00.09
LETTURA: 2 minuti

L'Ucraina attacca in Russia con tank e soldati. Le news della guerra descrivono una giornata caratterizzata dagli scontri nella regione russa di Kursk, con un'azione accompagnata dal raid di droni che ha ferito almeno 18 persone, secondo le informazioni diffuse su Telegram dal governatore Alexei Smirnov. I media russi fanno riferimento anche all'avanzata di centinaia di soldati ucraini accompagnati dai tank attraverso il confine: il tentativo di penetrare in profondità, però, secondo il ministero della Difesa di Mosca sarebbe stato respinto. I video pubblicati sui social mostrano una situazione caotica, con civili che abbandonano le proprie case.

Si continua intanto a combattere nel Donetsk, regione fulcro della guerra in queste settimane. Le forze di Mosca spingono per sfondare verso Pokrovsk e per acquisire il controllo del nodo logistico di Kostyantynivka.

Il piano di Kiev

In un quadro sempre complesso, l'Ucraina stanzierà finanziamenti aggiuntivi per il suo programma missilistico. Ad annunciarlo è stato il presidente Volodymyr Zelensky, senza riferire dettagli, riferendosi alla decisione presa durante la riunione del comando militare generale, nel corso della quale il ministro della Difesa Rustem Umerov e il ministro per le industrie strategiche Alexander Kamyshin hanno informato il presidente sulla produzione di droni e missili ucraini. "Ci stiamo avvicinando sempre di più alla possibilità di utilizzare missili di nostra produzione e non affidarci solo a quelli dei nostri partner", ha spiegato Zelensky.

L'Ucraina non ha risposto alle proposte di pace

Il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Sergei Shoigu, ha dichiarato che l'Ucraina non ha al momento risposto alle proposte di pace avanzate il mese scorso da Vladimir Putin. "Sono quasi due mesi e ancora nessuna risposta", ha affermato, citato dalla Tass. Discutere di Conferenza di Ginevra, formula Zelensky o altri formati, ha poi aggiunto Shoigu, non ha alcun senso: negoziare senza uno dei negoziatori chiave "è un po' strano".

Il segretario Shoigu ha affermato che le forze armate di Kiev avrebbero subito oltre 115mila perdite negli ultimi due mesi e le truppe russe avrebbero conquistato da metà giugno un'area di 420 chilometri quadrati di territorio ucraino. Dati che però non possono essere verificati in modo indipendente.

Il capo di Stato Maggiore russo, Valery Gerasimov, ha invece visitato il fronte nell'est del'Ucraina e ha consegnato medaglie ai soldati impegnati in quella che per il Cremlino è l' "operazione militare speciale" scattata il 24 febbraio di due anni fa: un video diffuso su Telegram dal ministero della Difesa di Mosca mostra Gerasimov mentre visita postazioni sotterranee e incontra le truppe. Dai comandanti, fa sapere il ministero, Gerasimov ha ricevuto aggiornamenti sulla situazione in varie porzioni del fronte e il generale ha impartito nuove disposizioni ai militari, comunicando i "prossimi compiti di combattimento". Non sono però stati diffusi dettagli e non è chiaro dove esattamente siano state registrate le immagini, dove e quando si sia recato Gerasimov.

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