40 i diplomatici "non grati" in Germania, "numerosi" quelli espulsi dalla Francia
Il governo tedesco ha dichiarato "persona non grata" 40 diplomatici russi, un atto che equivale all'espulsione dal Paese. Lo ha riferito la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, secondo cui i "membri dell'ambasciata russa" espulsi "hanno lavorato ogni giorno qui in Germania contro la nostra libertà, contro la coesione della nostra società. Non lo tollereremo più". La decisione è stata comunicata all'ambasciatore russo, Sergei Nethayev, che è stato convocato al ministero degli Esteri, ha precisato Baerbock, secondo cui i 40 colpiti dal provvedimento - ritenuti membri dei servizi di intelligence russi - hanno cinque giorni per lasciare il Paese. Mosca "reagirà a questo atto ostile da parte della macchina politica tedesca", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, commentando la decisione del governo tedesco.
Dopo la Germania, anche la Francia ha deciso questa sera di espellere "numerosi diplomatici russi in Francia le cui attività sono contrarie ai nostri interessi di sicurezza. Questa azione si inserisce nelle procedure europee". Ad affermarlo è il ministero degli Esteri francese in una nota. "La nostra principale responsabilità è sempre assicurare la sicurezza dei francesi e gli europei", sottolinea il ministero. L'espulsione anche da parte della Francia indica che anche Parigi ha ceduto alla "psicosi" e a questo provvedimento seguiranno "misure di ritorsione", ha commentato il vice ministro degli Esteri russo, Alexander Grushko, citato dall'Interfax. "Questo è il segnale che la psicosi è diventata incontrollabile anche a Parigi", ha dichiarato.