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Ucraina-Russia, esplosione in un impianto vicino a Mosca: un morto - Video

La deflagrazione in una fabbrica ottica a Sergiev Posad dovuta a un "fattore umano" e non all'attacco di un drone. Kiev: "Produceva prodotti ottici per tank"

Ucraina-Russia, esplosione in un impianto vicino a Mosca: un morto - Video
09 agosto 2023 | 07.45
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Una potente esplosione è stata registrata in un impianto ottico meccanico di Sergiev Posad, vicino a Mosca. Le autorità russe spiegano che l'esplosione è dovuta a un "fattore umano" e non all'attacco di un drone. Una donna è morta. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Interfax, precisando che l'esplosione ha causato il ferimento di oltre 56 persone, sei delle quali sono ritenute in gravi condizioni. "Un totale di 56 persone ha chiesto aiuto medico. Trenta civili sono ricoverati in ospedale, sei dei quali in terapia intensiva" ha detto il governatore locale, Andrey Vorobyov.

Secondo il governatore serviranno ancora 12 ore per rimuovere le macerie, sotto le quali potrebbero essere sepolte delle persone: risultano ancora disperse otto persone. Circa 160 soccorritori sono al lavoro. "Abbiamo ricevuto un centinaio di chiamate di residenti le cui finestre si sono rotte per l'esplosione, sono stati colpiti 38 edifici ad appartamenti, quattro persone hanno denunciato auto danneggiate. Diverse strutture civili sono state danneggiate", ha affermato Vorobyov.

Vorobyov afferma che l'impianto colpito, la fabbrica ottico meccanica Zagorsk, produce in realtà materiale pirotecnico. "Da tempo l'imppianto non ha più nulla a che fare con l'ottica o la meccanica. Qui si produce soprattutto materiale pirotecnico", ha dichiarato, citato dalla Tass.

Anton Gerashchenko, consigliere del ministero dell'Interno ucraino, sottolinea su Twitter che le immagini dello scoppio non sono coerenti con un 'esplosione pirotecnica e afferma che l'impianto Zagorsk produce componenti militari.

L'emittente indipendente Nexta, inoltre, ha diffuso su Twitter le immagini delle aule devastate di una scuola di Sergiyev Posad, dove i telai delle finestre sono stati divelti e i controsoffitti sono in parte crollati.

"Sono stati distrutti 1.600 metri quadrati di hangar ceduti a una società privata dalla Zagorsk", precisa il ministero delle Emergenze. Il personale è stato evacuato dall'impianto.

La Tass scrive che la deflagrazione è avvenuta in un deposito pirotecnico nell'area dell'impianto ottico-meccanico di Seriyev Posad. Ma secondo Kiev la fabbrica esplosa faceva "prodotti militari" per la guerra in Ucraina, in particolare si fabbricavano prodotti ottici per i tank T-80 e T-90. "I media russi si sono precipitati a a dire che sono esplosi prodotti pirotecnici", ma non è così, scrive su Twitter il consigliere ucraino del ministero dell'Interno Anton Gerashchenko, allegando un'immagine dell'alta colonna di fumo grigio che s'innalza dall'impianto. "La fabbrica produceva prodotti militari per 'l'operazione speciale'. Quello che è esploso lì i media non lo dicono, ma non sono fuochi pirotecnici. Si vede una nuvola a fungo di una singola esplosione, mentre i fuochi sarebbero esplosi in diverse direzioni. Nei giorni scorsi erano anche apparse informazioni sui media che la Russia potrebbe aver superato il suo deficit nell'ottica per la produzione di tank T-80 e T-90, era la produzione di questo impianto", scrive Gerashchenko.

La Zagorsk, azienda specializzata nella produzione di componenti di optoelettronica per la sanità e le agenzie di sicurezza, fa capo alla holding Shvabe della Rostec, il conglomerato statale delle aziende strategiche.

 

DRONI SU MOSCA

In precedenza il sindaco di Mosca, Sergei Sobyanin, ha reso noto che due droni ucraini da combattimento sono stati abbattuti dalla difesa aerea in due diversi punti dei dintorni della capitale. I due droni, ha aggiunto, erano diretti sulla città. Uno dei due droni è precipitato nella zona di Domodedovo (dove c'è uno degli aeroporti che serve Mosca), a sud, e un secondo sull'autostrada per Minsk, a ovest. Il ministero della Difesa ha aggiunto che non ci sono state vittime o danni.

Per il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, i droni civili lanciati su Mosca preconizzano una futura guerra civile in Russia. "Un drone non identificato sulla Russia è un simbolo impeccabile del presente... Il clan di Putin è sempre più attivo e persistente nel portare la guerra sul proprio territorio. Una strategia corretta e ragionevole che farà precipitare la Federazione Russa in una salutare ristrutturazione politica, accelerare la distruzione del clan sciovinista e finalmente bloccare il paese in una tradizionale guerra civile interna", scrive Podolyak.

9 I MORTI A POKROVSK

E' salito a nove morti il bilancio delle vittime dell'attacco missilistico russo che ha colpito la città di Pokrovsk, nel Donetsk. Lo ha confermato nelle ultime ore il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Secondo le autorità locali, lunedì sera due missili Iskander hanno colpito la città a distanza di 40 minuti l'uno dall'altro. Zelensky ha accusato la Russia per quello che considera un attacco mirato contro i soccorritori dal momento che, stando alle denunce, il secondo attacco è avvenuto mentre il personale paramedico ucraino era impegnato nei primi soccorsi.

"E' una decisione deliberata dei terroristi: provocare il massimo dolore e il maggior numero di danni", ha detto Zelensky nel messaggio diffuso nella notte via Telegram. Il presidente ucraino ha confermato che i feriti sono 82. Secondo le autorità di Kiev, risultano danneggiati palazzi, un albergo, farmacie, negozi e locali e fra le vittime ci sono civili, poliziotti e soccorritori. Il ministero della Difesa russo ha sostenuto che a Pokrovsk è stato colpito un centro di comando delle forze ucraine.

TRE MORTI A ZAPORIZHZHIA

E' di almeno tre morti il bilancio di un attacco missilistico russo contro Zaporizhzhia, nell'Ucraina centrale. Lo ha riferito il governatore dell'omonima regione, Yurii Malashko, citato dal Kyiv Independent.

LA DENUNCIA DI MOSCA

L'Ucraina ha tentato di colpire "l'impianto di stoccaggio del combustibile nucleare esaurito" all'interno del complesso della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che è sotto il controllo russo. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Ria Novosti, secondo la quale un eventuale bombardamento dell'impianto avrebbe causato "una catastrofe nucleare e la morte di persone". In precedenza i media russi avevano riportato la notizia che un drone dell'esercito ucraino, diretto verso la centrale di Zaporizhzhia, era stato intercettato sui cieli di Enerhodar, la città dove si trova l'impianto.

DALLA GERMANIA ALTRI CARRI ARMATI LEOPARD 1

La tedesca Rheinmetall prepara una nuova fornitura di carri armati Leopard per l'Ucraina. Lo riporta il giornale Handelsblatt che cita fonti del settore secondo cui Rheinmetall ha acquisto 50 Leopard 1 dalla belga Oip Land Systems, che saranno 'ricondizionati' in Germania.

Al Guardian il Ceo di Oip Land Systems, Freddy Versluys, ha riferito della vendita di 49 unità a un altro Paese europeo, spiegando di non poter rivelare né il valore dell'operazione. Secondo Versluys potrebbero essere necessari fino a sei mesi per vedere i carri armati in campo in Ucraina.

Secondo il giornale tedesco verranno ri-equipaggiati per l'impiego in strutture del gruppo Rheinmetall. Al termine delle operazioni è prevista la consegna di una trentina di mezzi.

ARRESTATO RUSSO IN CRIMEA

Un cittadino russo di 42 anni è stato arrestato in Crimea con l'accusa di aver pianificato un atto di sabotaggio di un gasdotto su ordine dei servizi di Kiev, ha denunciato l'Fsb, precisando che l'uomo ha confessato la sua cooperazione con l'Ucraina.

LA CONTROFFENSIVA UCRAINA

Prima dell'invasione l'esercito russo era "temuto istericamente", ma dopo la guerra "La Russia cesserà di esistere come minaccia militare". Lo scrive su Twitter il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, rispondendo a quanti esprimono dubbi sull'andamento della controffensiva ucraina. "Quando qualcuno parla della controffensiva ucraina, la sua velocità, direzione ed efficienza, dispensa consigli o dichiara in confidenza che che 'qualcosa non va secondo i piani', la principale cosa da ricordare è che ieri (prima dell'invasione dell'Ucraina su larga scala), l'esercito russo era seriamente chiamato 'il secondo esercito del mondo', era istericamente temuto e non si immaginava neppure di poterlo combattere efficacemente", scrive Podolyak.

Per "smontare il mito", bisognerà essere "pazienti e seguire da vicino il lavoro di alta qualità delle forze armate ucraine. In ogni caso raggiungeranno una conclusione obbligatoria e giusta. La Russia cesserà di esistere come minaccia militare dopo la guerra in Ucraina. Almeno per l'Ucraina e l'Europa. Intanto le operazioni offensive continuano", conclude Podolyak.

BOMBE SU BELGOROD

Una persona è rimasta uccisa e quattro ferite in un bombardamento del villaggio russo di Gorgovsky nell'oblast di Belgorod. Lo ha detto Vyacheslav Gladkov, governatore di questa regione confinante con l'Ucraina, citato dall'agenzia Tass. "L'insediamento di Gorkovsky, nel distretto urbano di Graivoron, è finito sotto il fuoco delle forze armate ucraine: cinque proiettili d'artiglieria sono esplosi nel centro del villaggio, vicino una scuola", ha scritto il governatore su Telegram, spiegando che un uomo è morto dopo essere stato ferito fatalmente da una scheggia.

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