I ministri del G7 invitano nuovamente la Russia "a de-escalare le tensioni, a ritirare in modo sostanziale le forze militari dai confini ucraini"
Crisi Ucraina-Russia, news e ultime notizie. "La Russia deve de-escalare" le tensioni "e rispettare i suoi impegni nell'attuazione degli accordi di Minsk" chiedono i ministri degli Esteri del G7 nel comunicato finale della riunione di Monaco, nel quale si invita nuovamente la Russia "a scegliere il percorso della diplomazia, a de-escalare le tensioni, a ritirare in modo sostanziale le forze militari dai confini ucraini, rispettando gli impegni internazionali".
ORE 22.03 - "Tutti i segnali indicano che la Russia stia pianificando un attacco all'Ucraina su larga scala". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg all'emittente tedesca Ard. "Le truppe non vengono ritirate come dice la Russia e nuove truppe si aggiungono", ha affermato, aggiungendo che vi sono indicazioni di tentativi russi di creare un pretesto per l'attacco. Stoltenberg si dice comunque sempre a favore di una soluzione negoziata. "Vogliamo che la Russia cambi direzione e si sieda al tavolo con noi", ha sottolineato.
ORE 21.11 - Il presidente francese Emmanuel Macron continua la mediazione diplomatica nella crisi ucraina. In programma questa sera una telefonata con il collega ucraino Volodymyr Zelensky e domani mattina alle 11 con il leader del Cremlino Vladimir Putin.
ORE 19.14 - Il ministero degli Esteri israeliano ha esortato i concittadini a lasciare immediatamente l'Ucraina. Lo riferisce Times of Israel. L'ambasciatore a Kiev, Michael Brodsky, e lo staff apriranno domani il consolato "per fornire documenti di viaggio agli israeliani che ne hanno bisogno".
ORE 18.48 - Una dozzina di colpi di mortaio sono caduti a pochi metri dal ministro ucraino dell'Interno, Denys Monastyrskiy, mentre incontrava i giornalisti vicino alla linea del fronte con i separatisti. Il ministro è dovuto correre a ripararsi e per fortuna nessuno è rimasto ferito, riferiscono i media internazionali.
ORE 18.43 - Due soldati ucraini e quattro feriti negli scontri di oggi nell'est dell'Ucraina. Lo riferisce l'esercito di Kiev, che accusa i separatisti filorussi nel Donbass di 70 violazioni del cessate il fuoco dalla mezzanotte scorsa. I miliziani dal canto loro fanno sapere che un civile è rimasto ferito negli scontri.
ORE 17.54 - "L’Italia darà il massimo per favorire il dialogo tra le parti e trovare un'intesa che ci conduca alla pace e alla stabilità". Lo ribadisce il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che oggi ha partecipato a Monaco alla riunione dei ministri degli Esteri del G7.
ORE 17.48 - "La Russia non dovrebbe dubitare che ogni ulteriore aggressione militare russa contro l'Ucraina avrà conseguenze massicce, tra cui sanzioni economiche e finanziarie su un ampio spettro di obiettivi individuali e settoriali che imporrebbero costi gravi e senza precedenti sull'economia russa. Prenderemo misure restrittive coordinate in questo caso". E' quanto si legge nella dichiarazione dei ministri degli Esteri del G7.
ORE 17.32 - "La Russia deve de-escalare" le tensioni "e rispettare i suoi impegni nell'attuazione degli accordi di Minsk". Lo chiedono i ministri degli Esteri del G7 nel comunicato finale della riunione di Monaco, nel quale sottolineano che "l'aumento delle violazioni del cessate il fuoco lungo la linea di contatto negli ultimi giorni è molto preoccupante".
ORE 17.28 - "Ci aspettiamo che la Russia attui l'annunciata riduzione delle sue attività militari lungo il confine con l'Ucraina. Non abbiamo visto prove di questa riduzione. Giudicheremo la Russia sui fatti". E' quanto si legge nel comunicato della riunione dei ministri degli Esteri del G7, nel quale si invita nuovamente la Russia "a scegliere il percorso della diplomazia, a de-escalare le tensioni, a ritirare in modo sostanziale le forze militari dai confini ucraini, rispettando gli impegni internazionali".
ORE 17.11 - La Francia "raccomanda a tutti i cittadini il cui soggiorno in Ucraina non è impellente di lasciare il Paese". E' quanto si legge in un avviso del ministero degli Esteri francesi, che esorta "quanti si trovano negli oblast di Kharkiv, Donetsk e Luhansk" o nella regione di Dnipro di "lasciare senza indugio queste zone".
ORE 16.58 - Il comando congiunto ucraino ha diffuso un video del bombardamento di artiglieria contro il valico di Shchastia, a nord della città di Luhansk controllata dai ribelli filo russi. Le riprese sono state fatte alle 11.30 ora locale e vi si vede l'arrivo di un razzo. Secondo il ministero degli Esteri ucraino, riferisce il Guardian, le forze russe volevano colpire un convoglio umanitario dell'alto commissariato Onu per i profughi che stava lasciando il territorio controllato dai separatisti. L'attacco rappresenta "una grave violazione" del cessate il fuoco, viene sottolineato.
ORE 16.36 - Se l'Occidente è convinto che la Russia invaderà l'Ucraina, allora agisca adesso. E' il monito arrivato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza. Dite che la guerra sta per iniziare, allora cosa aspettate? Non ci servono le sanzioni quando inizieranno i bombardamenti".
ORE 16.30 - Alla riunione dei ministri degli Esteri del G7 a Monaco è stato "ribadito il sostegno alla sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina e la necessità di deterrenza e dialogo con la Russia per composizione duratura delle tensioni". E' quanto si legge in un tweet della Farnesina, a conclusione della riunione alla quale ha partecipato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e durante la quale è stato riaffermato "il sostegno al negoziato per il rilancio dell'accordo sul nucleare e al processo politico mediato dall’Onu in Libia".
ORE 16.28 - Mentre continua a crescere la tensione fra Ucraina e Russia, la Nato ha annunciato il ritiro dello staff da Kiev. "La sicurezza del nostro personale è importante, abbiamo trasferito lo staff a Leopoli e Bruxelles", ha detto un portavoce a Bruxelles, sottolineando che gli altri uffici dell'Alleanza atlantica in Ucraina rimangono operativi.
ORE 16.11 - "Proteggeremo il nostro Paese con o senza l'aiuto dei nostri partner". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando alla conferenza di Monaco.
ORE 15.59 - Il governo di Berlino ha invitato i cittadini tedeschi a lasciare immediatamente l'Ucraina, sottolineando che "un conflitto militare è possibile in qualsiasi momento". Intanto la compagnia aerea tedesca Lufthansa ha annunciato che cesserà tutti i voli da e per Kiev a partire da lunedì e almeno fino al 28 febbraio.
ORE 15.52 - In seguito a una richiesta del governo ucraino per assistenza d'emergenza davanti alla "minaccia di un'ulteriore escalation", la Commissione europea "sta coordinando la consegna di forniture essenziali per sostenere la popolazione attraverso il meccanismo di protezione civile della Ue". E' quanto si legge in una nota dell'esecutivo di Bruxelles, nella quale si ribadisce "il sostegno agli sforzi di preparazione per tutti i possibili scenari".
ORE 14.48 - La situazione in Ucraina si trova ad "un momento decisivo". Lo ha detto la vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris, parlando in apertura del suo incontro a Monaco con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, incontro che offre "la possibilità di reiterare la posizione" di Washington a sostegno di Kiev. "Prendiamo seriamente la minaccia" contro l'Ucraina, ha affermato.
ORE 14.38 - Citando una inchiesta in corso, le autorità locali ucraine hanno impedito agli osservatori dell'Osce, giovedì, di avvicinarsi oltre i 30-50 metri all'asilo bombardato poco prima nella zona controllata da Kiev a Stanytsia Luhanska, pochi chilometri a nord di Luhansk, e per questo non sono riusciti a valutare il tipo di proiettile usato e la direzione di tiro, si legge nel rapporto quotidiano dell'attività di monitoraggio. Gli osservatori hanno invece potuto constatare un cratere nel cortile dell'asilo, fori di schegge di proiettile sul muro di cinta, e un buco di un metro di diametro su una facciata. Giovedì è stato inoltre registrato un picco di violazioni del cessate il fuoco (più di 800) e di esplosioni nel Donbass.
ORE 14.32 - "Grazie al segretario di Stato Usa, Antony Blinken, per aver condiviso ulteriori dati e valutazioni sui piani aggressivi della Russia". Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "L'Ucraina è ora ancor meglio preparata per eventuali ulteriori scenari - aggiunge con una foto dell'incontro con Blinken mentre proseguono i lavori della Conferenza sulla sicurezza di Monaco -. La diplomazia ucraina e americana non risparmieranno sforzi per proteggere l'Ucraina. Gli Stati Uniti sostengono fermamente l'Ucraina".
ORE 14.30 - "L'unica cosa che vogliamo è la pace, vogliamo riportare la pace nel nostro Paese". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky all'inizio del suo incontro a Monaco con la vice presidente americana Kamala Harris. "Siamo grati agli Stati Uniti", ha affermato Zelensky, ribadendo la disponibilità di Kiev ad un percorso diplomatico.
ORE 14.19 - L'agenzia statale ucraina per le gestione della zona di esclusione di Chernobyl ha annunciato l'evacuzione forzata dell'area, che si trova ad appena 70 chilometri da Kiev, tra il confine con la Bielorussia e la capitale. Lo riferisce l'agenzia di stampa Interfax-Ucraina, secondo cui l'agenzia ha anche vietato qualsiasi visita nella zona tra domani ed il 20 marzo a causa del trasferimento di combustibile nucleare esausto e come misura preventiva prevista nell'ambito del progetto di ammodernamento del sistema di controllo e osservazione ambientale delle radiazioni.
ORE 13.30 - "Andrebbe rispettata la sovranità e l'indipendenza di ogni Paese". Si è espresso così il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, durante l'intervento in collegamento video alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "E' una norma fondamentale delle relazioni internazionali", ha affermato.
ORE 13.14 - La crisi ucraina rappresenta una situazione di "estremo pericolo per il mondo". Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson, parlando alla conferenza sulla sicurezza di Monaco, esprimendo l'auspicio che gli sforzi diplomatici abbiano successo, ma il mondo deve essere "risolutamente onesto" sulla minaccia russa.
ORE 13.00 - Europei e alleati Nato saranno "uniti" contro la Russia in caso di invasione dell'Ucraina. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, durante un colloquio telefonico con il capo della diplomazia russa, Sergei Lavrov, al quale ha espresso "forte preoccupazione" riguardo l'escalation nell'est dell'Ucraina. Una nota della diplomazia francese sottolinea come "le numerose violazioni del cessate il fuoco rilevate dalla missione dell'Osce sono contrarie agli impegni presi nel quadro dei recenti scambi nell'ambito del formato Normandia". E Le Drian ha messo in guardia dalle "conseguenze per la Russia di qualsiasi ulteriore attacco all'integrità territoriale dell'Ucraina", certo della "risposta unità degli europei e dei loro alleati" che scatterebbe con "sanzioni massicce". Le Drian ha comunque constatato "l'esistenza di uno spazio di dialogo sempre possibile". La Francia conferma l'impegno per il dialogo, "ma spetta alla Russia fare la scelta di un simile dialogo se ne ha la vera volontà" perché "oggi azioni e parole della Russia non sono in linea".
ORE 12.53 - Le forze militari russe "sono pronte a colpire" l'Ucraina. Lo ha detto il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin, riecheggiando le parole del presidente Joe Biden, secondo cui Vladimir Putin "ha deciso" di invadere il Paese. In una conferenza stampa a Vilnius, il numero uno del Pentagono ha detto: "Voglio che tutti in Lituania, Estonia e Lettonia sappiano - e voglio che lo sappia il presidente Putin - che gli Stati Uniti sono al fianco dei nostri alleati".
ORE 12.19 - "Non è troppo tardi per la Russia per cambiare rotta", per "smettere di prepararsi alla guerra e iniziare a lavorare per una soluzione pacifica". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, durante l'intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco, affermando che il rischio di conflitto è "reale". "Sono giorni pericolosi per l'Europa", ha detto, insistendo sul fatto che "nonostante" le dichiarazioni da parte russa "non vediamo sinora segnali di ritiro o de-escalation", anzi, il contrario. La richiesta per la Russia è di "fare quello che dice e ritirare le sue forze dai confini con l'Ucrina". Sarebbe "un primo passo importante verso una soluzione pacifica".
ORE 12.17 - "Alle parole russe non corrispondono i fatti". Lo ha detto la vice presidente degli Stati Uniti Kamala Harris nel suo intervento alla Conferenza di Monaco sulla sicurezza, durante il quale ha ribadito che "i confini nazionali non dovrebbero essere cambiati con la forza". "Oggi gli Stati Uniti e i nostri partner e alleati sono più vicini che mai - ha rivendicato ancora Harris - Oggi il nostro obiettivo è chiaro e siamo sempre più fiduciosi nella nostra visione. La nostra forza non deve essere sottostimata, perché risiede nella nostra unità. Come abbiamo sempre dimostrato, ci vuole più forza per costruire qualcosa di quanta ce ne voglia per distruggerla".
ORE 11.56 - "Se l'obiettivo del Cremlino è avere meno Nato ai suoi confini, avrà solo più Nato. E se vuole dividere la Nato avrà solo un'alleanza ancora più unita". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Adotteremo - ha affermato - tutte le misure necessarie per proteggere e difendere tutti gli alleati".
ORE 11.46 - Per evitare il conflitto fra Russia e Ucraina sarà necessaria "tutta la diplomazia possibile, e senza peccare di ingenuità", ha affermato il Cancelliere tedesco Olaf Scholz, nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Una aggressione militare contro l'Ucraina sarebbe un enorme errore e non vogliamo che le cose precipitino a questo punto", ha aggiunto, confermando la disponibilità del suo Paese a proseguire lo sforzo diplomatico di mediazione.
ORE 11.06 - "E' possibile dire, oggi, che anche nel caso di interruzioni della catena di rifornimento del gas da parte della Russia, per questo inverno siamo in sicurezza", ha annunciato la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyden, nel suo intervento alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. "Gazprom sta cercando deliberatamente di immagazzinare e consegnare quantità di gas minori possibile mentre i prezzi e la domanda stanno salendo velocemente", ha aggiunto. L'Ue fa fronte con il gas al 24 per cento del suo fabbisogno, il 90 per cento del quale è importato. Di questa quantità, il 40 per cento arriva da Gazprom.
ORE 10.36 - Il Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio è oggi a Monaco di Baviera per partecipare alla Ministeriale G7 straordinaria organizzata dalla Presidenza tedesca, nel quadro della 58ma Conferenza sulla sicurezza di Monaco, conferma la Farnesina in una nota. Le tensioni tra l’Ucraina e la Federazione Russa saranno al centro dell’incontro, il cui obiettivo è rafforzare il coordinamento per giungere a un allentamento delle tensioni e a una composizione pacifica, sostenibile e duratura della crisi.
ORE 10.06 - L'agenzia russa Tass, citando residenti locali, denuncia l'esplosione, nella notte, di una bomba a un chilometro dal confine con l'Ucraina, nel distretto di Tarasovsky della regione di Rostov, vicino a una abitazione.
ORE 09.59 - La Russia è pronta a proteggere i suoi cittadini nel Donbass se saranno in pericolo, ha affermato il Presidente della Duma di Stato, Vyaceslav Volodin. "La Russia non vuole la guerra. Il nostro Presidente, Putin, lo ha ribadito più volte. Se si creano pericoli per i russi che vivono nelle Repubbliche di Donetsk e Luhansk, il nostro Paese li difenderà", ha affermato. In questi anni la Russia ha accelerato la distribuzione di passaporti fra i residenti delle due regioni ucraine indipendentiste (si parla di 720mila passaporti erogati).
ORE 9.39 - Lo stato di emergenza è stato introdotto, a partire dalle dieci di questa mattina, nella regione della Federazione russa di Rostov, "a causa del crescente flusso di profughi" provenienti dalle regioni indipendentiste di Luhansk e Donetsk, ha reso noto il governatore, Vasily Golubev, dopo aver incontrato il ministro per le Emergenze facente funzione, Aleksandr Chupriyan. Ieri i 'presidenti' delle due regioni, autoproclamate Repubbliche popolari nel 2014, hanno chiesto ai civili di lasciare le loro case e di passare il confine.
ORE 9.36 - L'Ucrania denuncia la morte di uno dei suoi militari in scontri con le milizie filorusse lungo la linea di contatto nell'est del Paese. Secondo l'esercito ucraino, il militare è deceduto a seguito di un attacco dell'artiglieria pesante, intorno alle 9 ora locale, dopo essere stato ferito da schegge. "Le Forze Armate ucraine manifestano sentite condoglianze ai parenti e agli amici del defunto", si legge in una nota pubblicata da Ukrinform senza al momento altri dettagli.
ORE 9.02 - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parteciperà oggi alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Lo riporta Sputnik secondo cui Zelensky tornerà poi oggi stesso in Ucraina.
ORE 8.42 - Anche il leader dell'autoproclamata repubblica popolare di Luhansk, Leonid Pasechnik, ha annunciato la firma di un decreto per la "mobilitazione generale". Lo riferisce Sputnik dopo le notizie analoghe su quanto deciso dal leader della autoproclamata repubblica di Donetsk, Denis Pushilin.
ORE 8.36 - Circa 25.000 hanno lasciato l'autoproclamata repubblica popolare di Luhansk e altre 10.000 persone lasceranno l'area. Lo ha detto, secondo quanto riporta l'agenzia Tass, il ministro per le emergenze dell'autoproclamata repubblica Yevgeny Katsavalov. "Circa 25.000 hanno passato il confine con i loro mezzi - ha affermato - E' in fase di organizzazione un convoglio organizzato per il trasferimento di 10.000 persone".
ORE 8.24 - I leader separatisti nell'est dell'Ucraina dichiarano che prosegue l'evacuazione della popolazione dalla regione denunciando attacchi nella notte. Più di 6.000 persone, compresi 2.400 bambini, sono stati trasferiti dall'area. Alloggi sono stati preparati nella regione meridionale russa di Rostov. Stamani da Donetsk i separatisti hanno denunciato decine colpi sparati dalla mezzanotte contro il loro territorio, mentre i leader di Luhansk hanno denunciato violazioni del cessate il fuoco. Notizie che non possono essere verificate in modo indipendente. Le parti si scambiano regolarmente accuse. L'Osce ha segnalato un aumento delle violazioni del cessate il fuoco nel Donbass.
ORE 7.56 - Il leader della autoproclamata repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, annuncia di aver "firmato un decreto per la mobilitazione generale". In un videomessaggio di cui dà notizia l'agenzia Tass, si rivolge ai "connazionali riservisti" affinché si presentino agli uffici militari. "Faccio appello a tutti gli uomini della repubblica in grado di imbracciare un'arma a difendere le loro famiglie, i loro bambini, le loro mogli, le loro madri", ha scritto Pushilin su Telegram rivolgendosi ai riservisti.
ORE 7.18 - Un "aumento importante" delle violazioni del cessate il fuoco nel Donbass rispetto ai giorni passati. Nella tarda serata di ieri l'Osce ha segnalato di aver registrato centinaia di casi il giorno precedente nella regione in cui si trovano Donetsk e Luhansk. Qui sono state segnalate 648 violazioni, comprese 519 esplosioni. Nella zona di Donetsk 222 violazioni, con 135 esplosioni. L'Osce ha ribadito la "necessità" di astenersi dall'uso della forza e di attenuare una situazione "già tesa". "La retorica sempre più ostile e incendiaria che abbiamo sentito di recente mina gli sforzi per promuovere pace, stabilità e sicurezza e aumenta il rischio di nuovi scontri ed escalation. Deve finire", chiede l'organizzazione.