Mosca: "Registrate numerose violazioni del cessate il fuoco"
La Russia accusa Kiev di aver interrotto l'evacuazione dei civili dall'impianto Azot di Severodonetsk lungo il corridoio umanitario verso la città di Svatovo. Ad affermarlo, secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa russa 'Tass', è il capo del Centro nazionale per la gestione della difesa della Federazione russa, il colonnello generale Mikhail Mizintsev, sostenendo che l'Ucraina "avrebbe commesso numerose violazioni del cessate il fuoco durante l'operazione umanitaria".
"Nonostante le misure senza precedenti adottate dalla Federazione Russa, le autorità di Kiev hanno cinicamente interrotto l'operazione umanitaria. Sono state registrate numerose violazioni del cessate il fuoco", ha detto Mizintsev
"I combattenti - ha accusato ancora Mizintsev - hanno sfruttato la tregua umanitaria per riorganizzarsi in posizioni più vantaggiose e ripristinare la capacità di combattimento, nascondendosi dietro i civili come scudo umano".
Fonti ucraine hanno denunciato che all'interno della fabbrica, circondata dalla forze russe, ci sono anche 500 civili, fra cui 40 bambini. "La situazione umanitaria a Severodonetsk è critica - ha scritto il sindaco Oleksandr Striuk sul suo canale Telegram, aggiornando sulla situazione - I russi cercano di prendere d'assalto la città da diverse direzioni; la logistica nella città è sempre più complicata ma restano alcune modalità di collegamento. L'esercito ucraino controlla la zona industriale e fa di tutto per respingere il nemico dal centro della città".
Secondo l'ultimo aggiornamento della situazione sul terreno fornito dall'intelligence di Londra, "dopo più di un mese di pesanti combattimenti, le forze russe ora controllano la maggior parte di Severodonetsk". "Le tattiche di guerra urbana della Russia, che fa affidamento sull'uso massiccio di artiglieria, hanno generato ingenti danni collaterali in tutta la città". "Elementi delle forze armate ucraine, insieme a diverse centinaia di civili, hanno trovato rifugio nei bunker sotterranei dell'impianto chimico di Azot, nella zona industriale della città", prosegue.
"Le forze russe rimarranno verosimilmente appostate intorno all'impianto finché i combattenti ucraini potranno resistere sottoterra. Ciò probabilmente impedirà temporaneamente alla Russia di riassegnare queste unità per missioni altrove. È altamente improbabile che la Russia abbia previsto un'opposizione così forte, o un conflitto così lento e logorante al momento della sua pianificazione dell'invasione", conclude il rapporto.