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Ucraina, Mosca su telefonata Xi-Zelensky: "Bene tutto ciò che può avvicinare la pace"

Per Kiev il "colloquio apre nuova fase nei rapporti". Pechino ribadisce: "Pronti a lavorare con tutti per soluzione politica"

AFP - AFP
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27 aprile 2023 | 12.17
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La Russia accoglie con favore qualsiasi evento che possa avvicinare il raggiungimento della pace in Ucraina e il raggiungimento degli obiettivi di quella che definisce l'operazione militare speciale. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha risposto a una richiesta di commento del colloquio telefonico di ieri tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il leader cinese Xi Jinping, il primo dall'inizio della guerra che la Cina non ha mai condannato esplicitamente.

"Siamo pronti ad accogliere positivamente tutto ciò che può avvicinare la fine del conflitto in Ucraina e, di fatto, il raggiungimento da parte della Russia di tutti gli obiettivi prefissati", ha detto Peskov in conferenza stampa.

"Per quanto riguarda il colloquio, si tratta di una questione sovrana per ciascun Paese, oggetto del loro dialogo bilaterale", ha aggiunto Peskov parlando con i giornalisti.

Sui punti in comune riguardo le iniziative di pace di Kiev e Pechino, Peskov ha precisato che si tratta di una questione nota, che "è stata presentata più volte" da Zelensky e dalla Cina. "Tutti i punti principali di questi piani - ha detto - sono stati annunciati pubblicamente". Il portavoce del Cremlino ha poi escluso che sia previsto a breve un incontro tra Vladimir Putin e Xi, dopo la visita di quest'ultimo a Mosca dello scorso marzo.

CINA - Pechino, da parte sua, ha definito il colloquio telefonico un "passo importante da parte della Cina per promuovere una soluzione politica alla crisi in Ucraina". In particolare il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, in dichiarazioni riportate dalla Cgt ha insistito sulla "posizione" del gigante asiatico rispetto al conflitto, "sollecitare i colloqui di pace".

Secondo Qin, intervenuto a margine di una riunione con i ministri degli Esteri dei Paesi dell'Asia centrale a Xi'an, "lo sviluppo della crisi ucraina fino a questo punto" ha un "background storico profondo e ragioni pratiche complesse" e "l'unico modo per risolvere conflitti complicati è tramite la soluzione politica". Il gigante asiatico e i Paesi dell'Asia centrale, ha sottolineato, "condividono opinioni e posizioni simili sulla crisi ucraina" e Pechino è "pronta a lavorare con tutte le parti internazionali" per "promuovere il più ampio consenso possibile per una soluzione della crisi ucraina".

La Cina ha accolto con favore anche la nomina del "nuovo ambasciatore ucraino in Cina" e si impegna a facilitarne "il lavoro".

UCRAINA - Il colloquio tra il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ed il leader cinese, Xi Jinping, "apre una nuova fase nei nostri rapporti bilaterali", ha dichiarato il primo ministro ucraino, Denys Shmyhal, nel corso di una conferenza stampa alla Stampa estera. Parlando di "conversazione molto produttiva", Shmyhal si è detto convinto che il colloquio di ieri sia "un inizio positivo per lo sviluppo futuro dei nostri rapporti". In merito al piano cinese per una soluzione del conflitto, il primo ministro ucraino ha precisato che Kiev ha la sua strada "per stabilire la pace, che è la formula presentata dal presidente Volodymyr Zelensky".

NATO - Il segretario della Nato Jens Stoltenberg ha salutato la prima telefonata fra il presidente cinese Xi Jinping e il suo collega ucraino Volodymyr Zelensky. Tuttavia, in un briefing con i giornalisti, ha sottolineato come ciò "non cambi il fatto che la Cina ancora non ha condannato" l'invasione russa.

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