"Assurde le proposte di pace di Zelensky. Sorpresi da Italia leader fronte anti-russo"
Washington ha soggiogato l'Europa per poter muovere guerra a Mosca. Adolf Hitler e Napoleone Bonaparte usarono la stessa tattica contro la Russia. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov nel corso della conferenza stampa annuale da Mosca.
"Gli Stati Uniti, attraverso l'Ucraina, stanno conducendo una guerra per procura contro il nostro Paese con lo stesso compito: la soluzione finale della questione russa", ha affermato Lavrov.
"Così come Napoleone ha mobilitato quasi tutta l'Europa contro l'Impero russo, come Hitler ha conquistato una parte dei Paesi europei e li ha dispiegati contro l'Unione Sovietica", gli Stati Uniti "hanno creato una coalizione con quasi tutti i Paesi europei che sono membri della Nato e dell'Ue".
"Servendosi dell'Ucraina, promuovono una guerra con la stessa finalità, quella della soluzione finale della questione russa. Esattamente come Hitler voleva una 'soluzione finale' alla questione ebraica".
Il ministro degli Esteri russo ha bollato come "assurdo" il piano di pace in dieci punti proposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Zelensky propone iniziative assurde, un piano in dieci punti in cui tutto è ammucchiato: sicurezza alimentare, energetica e biologica, ritiro delle truppe russe, pentimento della Federazione russa, tribunali, condanne", ha detto Lavrov in conferenza stampa.
"Siamo pronti a rispondere a qualsiasi proposta seria (di negoziato), ma non ne vediamo", ha aggiunto. Il ministro ha respinto come "sciocchezze" le affermazioni dell'Occidente sul fatto che sarà l'Ucraina a decidere sulla pace. E' "l'Occidente che decide per l'Ucraina", ha sostenuto Lavrov.
Poi, sul nostro Paese: "La rapidità con cui l'Italia si è spostata non solo nel campo di coloro che hanno aderito alle sanzioni, ma nel campo dei leader del fronte anti-russo, almeno sotto il precedente governo, è stata in qualche modo sorprendente per noi".
La posizione dell'Italia sulla guerra in Ucraina è "più o meno paragonabile a quella di altri Paesi che erano nostri amici" e "riflette la linea di confronto aggressivo imposta dall'Europa, piuttosto che gli interessi del popolo italiano" ha affermato nel corso della conferenza stampa. "Mi piace molto il popolo italiano, le sue tradizioni e il suo atteggiamento nei confronti della vita che sono simili al nostro", ha aggiunto Lavrov, sottolineando che "al popolo italiano non interessano le barriere" o "tagliare tutti i canali".
Quanto alle relazioni tra Russia e Cina "stanno sicuramente vivendo i momenti migliori della loro storia. Ne parlano i nostri leader, il presidente Putin e il presidente Xi Jinping. Lo dicono i documenti, l'ultimo dei quali è stato adottato a febbraio, quando il presidente della Russia ha visitato la Repubblica popolare cinese".
Il ministro ha sottolineato che in Cina le relazioni con la Russia non sono valutate come un'alleanza ma come "qualcosa che è più forte di un'alleanza in molti modi: si tratta di relazioni pragmatiche, fiduciose e rispettose reciprocamente basate su un equilibrio di interessi".
Secondo il capo del ministero degli Esteri russo, l'Occidente, di fronte alla proficua e stretta collaborazione tra Russia e Cina, non può farsi da parte e sta tentando di ostacolare lo sviluppo delle relazioni tra i Paesi. "I dati non vanno nemmeno cercati, sono di pubblico dominio: sono le strategie adottate dagli Stati Uniti, le dottrine di sicurezza e le dichiarazioni tra Nato e l'Unione Europea... Russia e Cina sono direttamente elencate come minacce", ha detto Lavrov. In Occidente la Russia è considerata "una minaccia immediata che vogliono affrontare il prima possibile", e la Cina "la sfida principale, a lungo termine, seria e sistemica", ha concluso.