Sono 15 i reattori nucleari ucraini che stanno tentando di operare in sicurezza in zona di guerra. "La fusione del nocciolo in uno qualsiasi di questi reattori potrebbe causare un disastroso rilascio di radiazioni", avverte l'Ippnw, International Physicians for the Prevention of Nuclear War, che ritiene ancora più preoccupante la minaccia di un'escalation che porti all'uso di armi nucleari.
"Una singola arma nucleare fatta esplodere su una qualsiasi delle grandi città d'Europa ucciderebbe centinaia di migliaia di persone. Una guerra nucleare tra Nato e Russia ucciderebbe direttamente decine di milioni di persone e potrebbe innescare una carestia globale", avvertono i membri della federazione globale. L'Ippnw con i suoi partner, sottolineano, "lavorano per promuovere la pace e avvertire i responsabili delle decisioni e tutte le persone del disastro umanitario che seguirebbe a un qualsiasi uso di armi nucleari".
Ciascuno dei 15 reattori nucleari operativi in Ucraina e le scorie radioattive immagazzinate vicino le centrali - ricorda l'Ippnw - contengono enormi quantità di sostanze estremamente pericolose e materiale radioattivo di lunga durata. Un attacco diretto o un cyber attacco, danni al loro funzionamento, inclusi l'interruzione della corrente e dell'acqua necessarie per il raffreddamento, incendi ed esplosioni potrebbero causare un disastro radiologico su tutta l'Eurasia. E anche una guerra nucleare limitata in una regione rappresenterebbe una catastrofe globale. Per questo, chiede l'Ippnw, "Russia e Nato devono rinunciare esplicitamente all'uso delle armi nucleari nella guerra in Ucraina. La catastrofe può essere evitata solo eliminandole".