Ultimatum di Mosca: "Deponete armi oggi". Nel Donbass truppe russe attaccano lungo fronte di 480 km
Si intensifica la battaglia per la conquista del Donbass nel 55esimo giorno di guerra tra Ucraina e Russia. Ed è iniziato l'assalto all'Azovstal, l'acciaieria di Mariupol dove sono asserragliati assieme ai militari ucraini almeno mille civili.
L'esercito di Mosca sta attaccando lungo un fronte di 480 chilometri nella parte orientale del Paese nell'ambito di quella che ha definito "una nuova fase della guerra", ha reso noto lo Stato Maggiore ucraino. In una nota l'esercito di Kiev ha riferito che le forze russe hanno cercato di sfondare le difese dell'Ucraina lungo quasi l'intera linea del fronte.
"I nazionalisti dell'Azovstal a Mariupol'' non hanno deposto le armi e non si sono arresi. Ma l'obiettivo delle milizie popolari filo-russe è quello di ''liberare il prima possibile'' l'acciaieria, ha detto il leader dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, secondo il quale nello stabilimento potrebbero essere presenti anche mercenari provenienti dagli Stati Uniti, dal Canada e dalla Romania.
Mosca ha lanciato un nuovo ultimatum. "Tenendo conto della situazione catastrofica presso l'impianto metallurgico Azovstal", a Mariupol, le forze armate russe "guidate da principi puramente umani" rinnovano l'ordine "ai militanti dei battaglioni nazionalisti e ai mercenari stranieri" di deporre le armi e dichiarare il cessate il fuoco dalle 12:00 (ora di Mosca) del 19 aprile. "A tutti coloro che depongono le armi è garantita la conservazione della vita", si legge in una nota del ministero della Difesa della Federazione russa.
Il governo russo ha annunciato oggi l'apertura di tre corridoi umanitari per evacuare l'acciaieria Azovstal di Mariupol. In una nota pubblicata sulla sua pagina web, il ministero della Difesa di Mosca ha spiegato che la decisione è stata adottata "davanti alla situazione catastrofica" nell'acciaieria e "seguendo principi puramente umanitari".
Il ministero ha spiegato che ognuno dei convogli sarà formato da 30 autobus e veicoli e dieci ambulanze e ha chiesto al governo di Kiev di "dimostrare prudenza e di dare le istruzioni opportune ai miliziani perché mettano fine alla resistenza".
Sui suoi canali social il Servizio di sicurezza dell'Ucraina (Sbu) scrive che "gli occupanti vogliono radere al suolo lo stabilimento Azovstal a Mariupol, dove i nostri combattenti si stanno difendendo". Sbu diffonde l'intercettazione di una conversazione telefonica di un militare russo, che parla della decisione della leadership militare di Mosca di sganciare bombe da tre tonnellate su Mariupol assediata. "Gli occupanti - sottolinea lo Sbu - non si lasciano scoraggiare nemmeno dal fatto che i civili si siano rifugiati nell'impianto".
Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco di Mariupol, denuncia che i russi starebbero prendendo di mira anche le aree residenziali intorno allo stabilimento. Invece di concentrarsi sull'impianto, che funge da roccaforte dei restanti difensori ucraini della città, i russi avrebbero colpito i quartieri residenziali.
Oleksandr Motusyanyk, portavoce del ministero della Difesa, ha comunicato che l'esercito russo sta conducendo l'offensiva nelle regioni di Kharkiv, Luhansk e Donetsk. Stando alle sue parole, lo scopo principale del nemico è di prendere il controllo delle regioni di Donetsk e Luhansk e mantenere il corridoio terrestre di collegamento con la Crimea.
Nella notte le sirene hanno suonato in quasi tutto il Paese. Diverse esplosioni sono state sentite a Mykolaiv, a est di Odessa, causando una decina di feriti, mentre tre persone sono state uccise e 15 ferite, tra cui un 14enne, nel bombardamento della città di Kharkiv, secondo funzionari ucraini. "I missili sono caduti proprio davanti alle case, nei parchi giochi per bambini e vicino ai centri di aiuto umanitario", ha detto il governatore della regione, Oleh Syneyhubov, che ha accusato l'esercito russo di aver attaccato i civili.
Due treni sono intanto stati messi a disposizione dalle Ferrovie ucraine (Ukrzaliznytsia) per evacuare i civili da Donetsk e Luhansk, nel Donbass. Lo ha reso noto Ukrzaliznytsia sul suo canale di Telegram dopo che la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk aveva annunciato che per oggi non era possibile garantire alcun corridoio umanitario dalle città assediate dai russi. ''State attenti alla stazione e andate ai rifugi al primo allarme. Prendetevi cura delle vostre famiglie e mandatele in salvo su rotaia!'', spiegano le ferrovie ucraine.
La città di Kreminna è "sfortunatamente sotto il controllo degli orchi" russi, ha denunciato il governatore della regione di Luhansk, Sergei Haidai, mentre il capo dell'amministrazione militare della città, Oleksandr Dunets, ha riferito che "i combattimenti continuano in periferia". Quattro persone sono morte, uccise dai colpi russi, mentre cercavano di scappare, ha reso noto l'esercito ucraino. Kreminna si trova a una cinquantina di chilometri a nordest di Kramatorsk, capoluogo del Donbass.
Le forze ucraine hanno colpito un villaggio russo al confine. Lo ha denunciato il governatore della provincia di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, sostenendo che tre persone sono rimaste ferite. Nei giorni scorsi la Russia ha denunciato più volte attacchi russi oltreconfine. Nessun commento per ora da parte ucraina.