Secondo il consigliere del sindaco della città l'intenzione della Russia sarebbe quella di distruggere le prove senza perdere tempo a cercare i morti nelle case distrutte
"A Mariupol gli invasori russi iniziano a demolire le case indiscriminatamente e gettano nella discarica i cadaveri che trovano sotto le macerie". A riferirlo, a 100 giorni dall'inizio della guerra in Ucraina, è il consigliere del sindaco Petro Andryushchenko, secondo cui l'intenzione dei russi sarebbe quella di distruggere le prove senza perdere tempo a cercare i morti nelle case distrutte.
"Non è possibile ottenere dati sui nuovi corpi dei morti a causa del fatto che dopo la demolizione tutto viene portato nella discarica distrettuale della riva sinistra del fiume", ha spiegato Andryushchenko.
Come riportato dall'Unian, secondo il sindaco di Mariupol Vadim Boychenko, gli occupanti russi insieme ai separatisti hanno completamente distrutto quasi 1.300 grattacieli a Mariupol, quindi il bilancio delle vittime effettivo potrebbe essere molte volte superiore ai 22.000 dichiarati.