Stoltenberg: "Alleati non partecipano alla guerra. Incidente al confine causato da razzo ucraino, ma non è colpa di Kiev"
"Gli alleati della Nato non partecipano al conflitto in Ucraina. La Nato e gli alleati forniscono supporto all'Ucraina. Aiutiamo l'Ucraina a difendere i diritti dell'autodifesa. Questo è un diritto sancito dalla Carta delle Nazioni Unite. E, naturalmente, l'Ucraina ha il diritto di difendersi dalla guerra illegale di aggressione della Russia contro l'Ucraina". Così il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha risposto, oggi in conferenza stampa a Bruxelles, a una domanda sulla possibilità che la Nato estenda al territorio ucraino il proprio 'ombrello' antimissile.
"La nostra priorità principale ora, o una delle priorità principali - ha continuato - è fornire più sistemi di difesa aerea per l'Ucraina. I nostri sistemi di difesa aerea sono impostati per difendersi dagli attacchi 24 ore su 24. Ma non abbiamo alcuna indicazione che questo sia stato il risultato di un attacco deliberato e questo incidente non ha le caratteristiche di un attacco".
"Secondo risultati preliminari, probabilmente l'incidente" che ha provocato ieri due morti nel villaggio di Przewodow, nella Polonia sudorientale, a pochi chilometri dal confine con l'Ucraina, "è stato causato da un missile ucraino, lanciato per proteggere il territorio ucraino dagli attacchi missilistici russi", ha detto Stoltenberg. Ma l'incidente "non è colpa di Kiev. La Russia porta la responsabilità ultima per questa guerra illegale".
"L'esplosione - ha continuato - si è verificata mentre la Russia lanciava una massiccia ondata di attacchi missilistici" contro il territorio ucraino. La Nato "monitora la situazione fin dall'inizio: le indagini sono in corso, e dobbiamo aspettare i risultati. Non abbiamo indicazioni che sia stata il risultato di un attacco deliberato. Non abbiamo indicazioni che la Russia stia preparando un'offensiva contro la Nato".
"Le guerre sono pericolose e gli errori capitano" ha detto, poi, Stoltenberg alla Bbc. "Qualunque cosa sia successa ieri, l'Ucraina ha il diritto di difendersi", ha affermato il numero uno dell'Alleanza, ripetendo che è in corso un'indagine per accertare cosa è successo.
Nel Consiglio dell'Atlantico del Nord riunitosi oggi "gli alleati Nato hanno fatto le loro condoglianze per la tragica perdita di vite, esprimendo forte solidarietà con il nostro alleato, la Polonia. E hanno chiarito che continueremo a sostenere l'Ucraina nel suo diritto all'autodifesa", ha quindi sottolineato.
Gli alleati della Nato "concordano sull'approccio, per cui non c'è stata una richiesta di incontro in base all'articolo 4, sulla base dell'analisi e da quanto emerso finora dalle indagini in corso"., ha affermato ancora Stoltenberg.
L'articolo 4 del Trattato dell'Atlantico del Nord prevede che gli alleati si consultino "ogni volta che, nell'opinione di uno di essi, l'integrità territoriale, l'indipendenza politica o la sicurezza" di un Paese membro dell'Alleanza "fosse minacciata".
Con il presidente polacco Andrzej Duda, ha continuato Stoltenberg, "abbiamo concordato sull'importanza di aspettare i risultati delle indagini in corso. Tutti gli alleati concordano sul fatto che non abbiamo indicazioni che si è trattato di un attacco deliberato. Tutti concordiamo che la Russia, con la guerra in Ucraina, ha responsabilità" per quanto accaduto nella Polonia sudorientale ieri pomeriggio.