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Yemen, raid saudita colpisce una scuola: vittime tra gli studenti

Allarme Unicef: decine di bambini uccisi, mutilati e costretti alla fuga. Riad: "Abbiamo prove che Iran e Hezbollah hanno addestrato houthi". Oms: "Oltre 540 morti e 1.700 feriti dal 19 marzo"

(Foto Afp)
(Foto Afp)
07 aprile 2015 | 10.47
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Una scuola che si trova vicino a una base militare a Ibb, nello Yemen sud occidentale, è stata colpita da un raid aereo condotto dalla coalizione militare guidata dall'Arabia Saudita contro i miliziani sciiti houhti. Lo riferiscono due funzionari dell'amministrazione provinciale di Ibb spiegando che almeno sei studenti sono rimasti feriti. Una terza fonte all'interno del ministero dell'Istruzione di Ibb ha detto che tre studenti sono stati uccisi in seguito a un raid aereo che ha colpito la scuola di Al Bastain a Maitam, nello Yemen sud occidentale, vicino alla base militare di Al Hamza. La scuola colpita si trova a circa 500 metri dalla base obiettivo del raid. Gli studenti erano in mensa quando è avvenuto l'attacco.

Oggi l'Unicef ha reso noto che almeno 74 bambini sono stati uccisi e 44 sono stati feriti dall'inizio dei raid della coalizione guidata da Riad il 26 marzo. Sono invece più di 100mila le persone sfollate in seguito ai combattimenti. Unicef parla di "cifre prudenti", chiarendo di ritenere che il numero totale dei bambini uccisi sia molto più alto, visto che il conflitto si è intensificato nel corso della scorsa settimana. "I bambini stanno pagando un prezzo intollerabile per questo conflitto - ha detto Julien Harneis Rappresentante Unicef in Yemen - Sono stati uccisi, mutilati e costretti a fuggire dalle loro case, la loro salute minacciata e la loro istruzione interrotta. A questi bambini deve essere immediatamente concessa una speciale protezione da tutte le parti in conflitto, secondo il diritto internazionale umanitario".

Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, dal 19 marzo in Yemen oltre 540 persone sono rimaste uccise e circa 1.700 ferite.

Intanto, mentre la Somalia ha dato il suo consenso all'uso del suo spazio aereo, delle proprie acque e del proprio territorio alla coalizione militare guidata dall'Arabia Saudita per fermare l'avanzata dei miliziani sciiti houthi nello Yemen, il portavoce della coalizione militare a guida saudita, il generale Ahmed Asiri, ha puntato il dito contro Iran e Hezbollah. Hanno addestrato i miliziani sciiti houthi ''contro gli yemeniti'' ha detto il generale, affermando di ''avere le prove che l'Iran ha addestrato le milizie houthi sull'uso dei jet da combattimento''. Parlando della situazione umanitaria nello Yemen, Asidi ha detto che è stato concesso alla Croce Rossa Internazionale di entrare ad Aden.

In città la situazione è ''catastrofica'' e in generale, comunque, la situazione umanitaria in tutto lo Yemen è ''molto difficile'', ha spiegato la portavoce della Croce Rossa Internazionale in Yemen Marie Claire Feghali.

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