L'azienda Usa e BioNTech chiederanno l'ok Fda al booster nei piccoli e presenteranno i dati all'Ema
Nuovi dati sul vaccino anti-Covid di Pfizer/BioNTech nei bimbi di 5-11 anni dimostrano che somministrare una terza dose (dosaggio 10 microgrammi) dopo circa 6 mesi dalla seconda aumenta la protezione anche dei più piccoli.
In particolare - riassumono le due aziende in una nota - i risultati di una sottoanalisi condotta sui sieri di 30 bambini partecipanti allo studio di fase 2/3 sulla fascia d'età 5-11 indicano, con una terza dose di vaccino rispetto a due, un aumento di 36 volte dei titoli degli anticorpi neutralizzanti la variante Omicron di Sars-CoV-2. Inoltre, nel trial clinico di fase 2/3 su 140 bimbi, una terza dose di vaccino ha aumentato di 6 volte gli anticorpi neutralizzanti contro il ceppo originario di Sars-CoV-2. L'iniezione si è confermata ben tollerata, senza che siano emersi nuovi alert sulla sicurezza.
L'americana Pfizer e il suo partner tedesco BioNTech intendono presentare nei prossimi giorni all'Agenzia del farmaco Usa Fda una richiesta di autorizzazione all'uso di emergenza (Eua) per una dose vaccinale booster nei bambini di 5-11 anni. Le compagnie prevedono inoltre di condividere il prima possibile questi dati con l'Agenzia europea del farmaco Ema e altri enti regolatori di tutto il mondo.