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Terremoto Turchia e Siria, il sostegno dell'Europa e del mondo

Da Von der Leyen alla Casa Bianca fino alla Russia, la solidarietà al Paese colpito

Afp
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06 febbraio 2023 | 10.39
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"Piena solidarietà con il popolo della Turchia e della Siria dopo il terribile terremoto di questa mattina. Ci uniamo al dolore delle famiglie delle vittime. Il sostegno dell'Europa è già in arrivo e siamo pronti a continuare ad aiutare in ogni modo possibile". A scriverlo, su Twitter, è stata la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen dopo l'annuncio della partenza per la Turchia di una prima squadra di soccorritori romeni e olandesi.

L'Ue è pronta ad aiutare Turchia e Siria, assicurano anche il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e l'Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell. "Un terremoto devastante ha scosso la Turchia e la Siria questa mattina, causando la morte di centinaia di persone e il ferimento di molte altre. I nostri pensieri sono rivolti alle popolazioni della Turchia e della Siria. L'Ue è pronta ad aiutare", scrive su twitter Borrell. E Michel: "Sono profondamente rattristato dalle notizie del devastante terremoto che ha colpito parti della Turchia e della Siria. Esprimo le mie più sentite condoglianze alle numerose famiglie che hanno perso la vita e auguro una rapida guarigione ai feriti. L'Ue è pienamente solidale con voi".

L'Europa "sta con i popoli di Turchia e Siria in questo momento di difficoltà", dice via social la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola. "I miei pensieri vanno alle persone uccise, alle persone intrappolate" sotto le macerie, "ai feriti e a tutti i soccorritori, che fanno il massimo per salvare vite".

Anche il presidente del Ppe e del gruppo parlamentare popolare Manfred Weber ha espresso le sue "più sentite condoglianze" alle "famiglie delle vittime e a tutte le persone colpite. L'Europa aiuterà in ogni modo possibile". Per la capogruppo dei Socialisti e Democratici Iratxe Garcia Perez "siamo tutti profondamente rattristati dal devastante terremoto in Turchia e Siria, che ha provocato centinaia di vittime".

"Dieci squadre di ricerca e salvataggio urbane sono state rapidamente mobilitate da Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Polonia e Romania per supportare i primi soccorritori sul campo", hanno poi dichiarato Borrell e il commissario alle Emergenze Janez Lenarcic.

"Anche l'Italia e l'Ungheria - aggiungono - hanno offerto le loro squadre di soccorso alla Turchia. Il centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell'Ue è in contatto diretto con le autorità turche per coordinare ulteriore sostegno, se necessario".

Anche il sistema satellitare Copernicus dell'Ue, continuano Borrell e Lenarcic, "è stato attivato per fornire servizi di mappatura di emergenza. L'Ue è inoltre pronta a sostenere le persone colpite in Siria, che ha anch'essa riportato vittime, attraverso i suoi programmi di assistenza umanitaria. I nostri pensieri vanno a tutti coloro che hanno perso i propri cari e ia coraggiosi primi soccorritori, che lavorano per salvare vite umane".

USA - Gli Stati Uniti sono "profondamente preoccupati per il terremoto distruttivo" che ha colpito Siria e Turchia e sono pronti a fornire tutta la necessaria assistenza", fa sapere in una nota il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, secondo cui il presidente Joe Biden ha dato istruzioni all'agenzia per gli aiuti Usaid e agli altri partner del governo federale per valutare la risposta degli Stati Uniti per aiutare quanti sono più colpiti.

NATO - "Piena solidarietà al nostro alleato Turchia dopo il terribile terremoto. Sono in contatto con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e con il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu. Gli alleati della Nato stanno mobilitando il loro sostegno". Lo scrive su twitter il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg.

UCRAINA - Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy assicura che il suo Paese è pronto a fornire ogni aiuto all'"amichevole" popolo turco in seguito al terremoto della notte. Su twitter Zelensky, nel dirsi "scioccato" per le notizie sul sisma, porge le proprie condoglianze al presidente turco Recep Tayyip e alla famiglie delle vittime: "Siamo vicini in questo momento all'amichevole popolo turco e pronti a fornire ogni necessaria assistenza". Sin dall'inizio della guerra in Ucraina la Turchia ha svolto un importante ruolo di mediazione tra Mosca e Kiev.

RUSSIA - Anche il presidente russo Vladimir Putin ha inviato un telegramma al presidente turco Recep Tayyip Erdogan e al presidente siriano Bashar Assad per esprimere loro le condoglianze. "Condividiamo la tristezza e il dolore di coloro che hanno perso i loro parenti e amici, speriamo in una pronta guarigione di tutte le vittime e siamo pronti a fornire l'assistenza necessaria", scrive Putin, secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa russe.

Putin parlerà al telefono con Erdogan nelle prossime ore per coordinare l'invio di aiuti da parte della Russia al Paese, ha poi reso noto il Cremlino dopo che Putin ha parlato con Bashar Assad. "La parte russa ha anche informato attraverso i canali appropriati la leadership turca della sua disponibilità a inviare immediatamente aiuti", ha precisato la presidenza russa, citata dall'agenzia Tass.

CINA - Anche il Presidente cinese Xi Jinping ha inviato messaggi di condoglianze al Presidente turco e al Presidente siriano. Xi ha sottolineato che sotto la leadersip di Erdogan e Assad, i due Paesi e le popolazione supereranno il disastro e ricostruiranno le loro case al più presto.

ISRAELE - Israele manderà aiuti in Turchia, ma anche in Siria, ha detto il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, spiegando che la richiesta di aiuto alla Siria è arrivata tramite canali diplomatici. "E' stata ricevuto una richiesta per i molti che sono stati feriti nel terremoto in Siria", ha detto Netanyahu, aggiungendo di aver dato istruzioni perché ciò venga fatto. Secondo media israeliani, la richiesta è arrivata tramite la Russia. L'ambasciata di Mosca in Israele non ha però voluto commentare, riferisce Times of Israel.

Israele prevede di mandare tende, medicinali e coperte. Inoltre vi è disponibilità ad accogliere e curare feriti siriani. Israele considera la Siria uno stato ostile e i due paesi confinanti non hanno rapporti diplomatici. Tuttavia cittadini siriani sono già stati curati in Israele nelle fasi più sanguinose della guerra civile.

Con la Turchia vi sono invece rapporti diplomatici e vi è stato un recente riavvicinamento dopo anni di tensioni. Un primo team di esperti israeliani di salvataggio e soccorso è già partito per la Turchia con il compito primario di valutare la situazione sul terreno. A breve seguirà una seconda missione con team medici e di ricerca e soccorso, nell'ambito dell'operazione chiamata "ramoscello d'olivo".

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