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Terremoto Turchia, epicentro Gaziantep: la città trasformata da guerra in Siria

Un tempo chiamata Antep, la città turca devastata dal sisma è situata a 90 chilometri circa dal confine con la Siria

Terremoto Turchia, epicentro Gaziantep: la città trasformata da guerra in Siria
06 febbraio 2023 | 21.01
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Il conflitto in Siria ha cambiato il volto di Gaziantep, la città della Turchia meridionale dove è stato registrato l'epicentro del terremoto devastante che ha provocato migliaia di vittime. Un tempo chiamata Antep, la città è situata a 90 chilometri circa dal confine con la Siria. E proprio dalla Siria, a causa della guerra, in questi anni si stima siano arrivati 500mila rifugiati. Rinomata per la sua cucina - molti ritengono che il 'baklava' migliore del Paese si prepari qui - Gaziantep è stata storicamente un crocevia di storie ed etnie. Qui da secoli coesistono turchi, curdi e arabi.

La sua città 'sorella' siriana, da cui dista 120 chilometri, è Aleppo. Entrambe facevano parte della stessa regione sotto l'Impero Ottomano, ma la guerra in qualche modo le ha riunite, anche grazie alla politica della municipalità di Gaziantep incentrata sull'integrazione dei rifugiati nelle aree urbane piuttosto che nei campi profughi.

Già prima dello scoppio della guerra siriana nel 2011 e della fuga verso la Turchia di quasi 4 milioni di persone, Gaziantep era una delle aree urbane con la più rapida crescita al mondo, essendo passata da una popolazione di 120mila abitanti negli anni '70 a oltre un milione. Da allora, è diventata un importante centro per la distribuzione degli aiuti umanitari e una calamita per i profughi da Aleppo che sono riusciti a trovare un lavoro e a costruirsi una nuova vita.

Non tutti gli abitanti, tuttavia, hanno accolto con favore l'ondata di rifugiati arrivata dalla Siria, e questo sentimento si è accentuato ultimamente con la crisi economica che ha colpito la Turchia, dove l'inflazione è alle stelle e c'è un'emergenza abitativa. Il presidente Recep Tayyip Erdogan è stato qui in visita lo scorso il 5 novembre, in vista delle elezioni, e nel suo comizio ha promesso maggiori investimenti. Ma alcuni residenti non hanno risparmiato critiche al governo per aver, dal loro punto di vista, lasciato troppa libertà di manovra ai siriani, che qui hanno messo radici.

Il centro storico di Gaziantep, con le sue stradine piene di laboratori per la lavorazione del rame e fabbri, che sorge intorno al castello patrimonio dell'Umanità secondo l'Unesco - purtroppo gravemente danneggiato dal sisma - a molti ricorda l'Aleppo pre-guerra. I siriani hanno poi costruito scuole, negozi e ristoranti. Il risultato sono strade in cui si incontrano insegne dei negozi in arabo accanto a quelle in turco e dove i fast food siriani che preparano lo shawerma condividono lo stesso spazio con chi vende kebab. In alcuni quartieri, i residenti sono per il 90% arabi.

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